seri problemi con TM

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Pupa
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Messaggioda Pupa » dom giu 17, 2007 1:39 am

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Messaggio inserito da simon@

Personalmente credo che le TM siano davvero più sensibili all'umidità dell THb, si sa, quest'ultime hanno origini balcaniche, le TM vengono da Grecia e Sardegna..



La Sardegna è tremendamente umida però..
c'è un clima più secco, e fresco, solo nell'interno..

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Messaggio inserito da Fede

Secondo me dovresti far analizzare alcuni esemplari deceduti e alcune delle tue thb...



E' molto più facile a dire che a fare, ragazzi..
Io da quasi 2 mesi sto girando i vet di tutta la provincia per capire di cosa si siano ammalate, e poi morte, le mie due marginatine,
e non ho trovato nessuno che abbia potuto eseguire test,
perchè sono troppo piccole:
primo: per riuscire ad analizzare sangue da vive
secondo: troppo piccole per test virali anche da morte.

Sto anche conservato in frigo l'ultima morta,
ma non trovo nessuno che sia in grado di analizzarla.
All'istituto Zooprofilattico di qui
mi hanno detto che non prendono simili esemplari da privati (????)
Sto aspettando che un paio di vet mi dicano se
sono riusciti ad ottenere che la analizzino..
Non so cos'altro fare..
anche perchè ora ho una hermannina debole,
stessi sintomi delle marginatine decedute,
e vorrei tanto salvarla..
speriamo che riesca a immunizzarsi da sola,
perchè qui nessuno ne capisce nulla..xx(

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Messaggio inserito da jack

oggi ho iniziato con la somministrazione di una soluzione fatta di fisiologica e vitamine. non sarà la panacea ma non è nemmeno un farmaco. chi lo usa nota una maggior vivacità ed un maggior appetito. ...... pruvem (proviamo)........



potrei sapere cosa usi??
Perchè a me è stato consigliato, come unica e ultima risorsa,
(visto che non si capisce di cosa si ammalino)
di usare Stimulfos(integratore vitaminico molto forte) diluito con soluzione glucosata

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » dom giu 17, 2007 5:57 am

credo sia proprio qullo che dici tu, ma non ne sono sicuro. mi è stato dato da un amico, il quale si serve di un veterinario di Ravenna giudicato molto competente. anche lui è diventato competente a forza di frequentarlo. L'ho visto sverminare (e salvare) interi allevamenti. Gli sono stati donati esemplari in condizioni disastrose; oggi sono tartarughe adulte e riproduttive

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » dom giu 17, 2007 9:35 am

beh, questo può essere un esempio per quanti dicono che le tarta non devono essere sverminate.
Io penso una cosa, indipendentemente se la causa dei decessi in discussione è stata questa o no (e mi disiace moltissimo!): dato che in cattività non si riuscirà mai a somministrare alle tartarughe una dieta che sia simile (perchè uguale ce lo possiamo solo sognare!) a quella che hanno in natura, la condizione parassitaria deve essere tenuta rigorosamente sotto controllo. In natura l'equilibrio tra parassiti e risposte immunitarie e tra parassiti e condizione dell'animale è perfetto al 99% dei casi, ma in cattività diventa delicato. Basta poco per romperlo...e se ad un'alimentazione diversa (per forza di cose!) ci aggiungiamo che queste tartarughe soffrono un pochino l'ambiente diverso da quello naturale, che è più secco...ecco il risultato.
La condizione chiaramente varia da soggetto a soggetto, non si può generalizzare. Magari per molto tempo alcune patologie, anche parassitarie, possono essere asintomatiche...poi, con una leggera caduta delle difese immunitarie (magari "impegnate" a risolvere la famosa "goggiolina") la situazione precipita...fino a decessi inspiegabili. E' chiaro che gli animali appena importati o appena presi vanno tenuti sotto controllo maggiormente (e sottoposti ad una ragionevole quarantena), anche se sono nati da 15 giorni.
E' difficile se non impossibile essere certi dello stato in cui sono state tenute...bastano minimi contatti con altre tarta, che non sono al massimo, per avere problemi.
Per questo ho maturato l'idea che sverminarle all'occorrenza è la cosa migliore...a mio avviso!

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essemario
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Messaggioda essemario » dom giu 17, 2007 3:31 pm

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Messaggio inserito da AndreaG

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Messaggio inserito da jack

le tm ci sono eccome, ma quasi tutti gli allevatori riscontrano spesso la classica "goccia al naso" nei mesi meno caldi



La classica bollicina al naso oltre alle TM ce l'hanno spesso anche le ibere.
Ad ogni modo le marginate sapete tutti che non sono specie originarie dell'Italia.
Quindi allevando solo delle hermanni saresti molto più tranquillo.




...Riprendo questo intervento di AndreaG. Io ho ibere e sono in una zona parecchio fredda: fanno letarghi all'aperto da ottobre-novembre fino ad aprile: mai visto neppure lievi tracce di rafreddore, e poi fino ad un anno fa il recinto dove le tenevo non era neppure chissa' che soleggiato, secondo me ci sono piccoli fattori che influiscono sulla buona salute. Ad esempio, le mie stanno in una parte del giardino "infossata" rispetto al resto, riparate da un muro di pietra alto un paio di metri che accumula bene il calore e protegge dal vento (con la Bora non si scherza)

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Messaggioda simon@ » gio apr 03, 2008 10:46 am

Io riesumo questa vecchia, interessantissima discussione, chi ha tempo e voglia dovrebbe rileggersela tutta, fa sempre bene.

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cecilia
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Messaggioda cecilia » gio apr 03, 2008 11:16 am

grazie simo!!!! me la ero persa, quindi a parte il fatto letargo da subito ,le baby andrebbero controllate e sverminate sempre ..giusto!? voi ogni quanto lo fate?

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » gio apr 03, 2008 11:25 am

innanzitutto è una cosa che si fa dopo aver consultato un buon veterinario che sia competente in materia di tartarughe.....e in Italia ce ne sono abbastanza!... non sono terapie "fai da te"

in secondo luogo, secondo il mio parere, o meglio come mi comporto io (non sono un veterinario!): faccio controllare le feci un paio di volte l'anno (importantissimo il controllo verso la fine dell'estate, ma in buon anticipo rispetto all'autunno o comunque al periodo del letargo, per permettere alla terapia di rendere al massimo e alla tartaruga di rimettersi bene in sesto prima del "riposino"!) e poi, se il veterinario pensa che sia il caso di sverminare si parte con la terapia!;)

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Messaggioda cecilia » gio apr 03, 2008 11:48 am

Citazione:
Messaggio inserito da Tortugo

innanzitutto è una cosa che si fa dopo aver consultato un buon veterinario che sia competente in materia di tartarughe.....e in Italia ce ne sono abbastanza!... non sono terapie "fai da te"





questo e' sicuro!!!;);) grazie allora appena sveglie e prima di dormire...;)

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » gio apr 03, 2008 1:49 pm

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Messaggio inserito da jack

caspita, mi sembra proprio di aver gettato un sasso in uno stagno. e pensare che credevo che gli argomenti fossero orami esauriti. Complimenti a tutti gli allevatori (anche blasonati) che in questi giorni hanno ammesso candidamente(sia sul forum che al telefono) di aver avuto decine di decessi. Con la sincerità si aiuta gli altri e si fa più bella figura che ne a fare i perfettini. grazie anche a tutte le persone che hanno detto la loro



Più che una rubrica medica mi pare diventata un "Outing".

Ritengo utile aggiungere quindi le mie esperienze e considerazioni.

Premetto che non ho mai dico mai avuto morti fra gli over sei anni ad eccezione di una vecchia femmina capostopite morta surgelata ( -18 °C ) nel gennaio '85. (Non aveva fatto le giuste previsioni meteo.)
Ne ho pochi (morti) fra le Tm nate in incubatrice,mai miei dati partono dal 2004 che aggiunto al 2005,'6,'7 su un totale di 28 nati ho registrato 3 morti (non mi pare grave).
Diversa è la situazione con le Th in quanto su circa 110 uova di cui circa 85 feconde mi nascono 75 piccoli vivi.
Non faccio fare il letargo del primo anno ,ma poiché non tutte le tartarughe nascono uguali le seleziono a mio giudizio fra forti e deboli (con ovviamente l'intento di tenere maggiormente sotto controllo quelle più deboli) il risultato è che nel terrario (sono identici sotto tutti i punti di vista costruttivi, per l'alimentazione "integro" quelle più deboli ) dove tengo quelle "robuste" la mortalità è del 5% in quello dove tengo le "deboli,malformate ,placche anomale ecc" la mortalità e quasi del 40%. Che lo stato di cattività in terrario, esasperi le condizioni di debolezza di esemplari ,che comunque in natura non sarebbero mai nati o morti entro breve tempo, a me pare evidente, e pertanto ho deciso che il prossimo anno a quelli che io ritengo esemplari deboli farò fare il letargo all'aperto. (Avrò così anche dei dati da confrontare)

Per concludere, aggiungo che negli anni '90, prima di passare all'incubatrice, con la metà dei riproduttori che ho adesso,mi nascevano ,in terra 10/12 tartarughe Th 70% maschi.

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Valentina
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Messaggioda Valentina » gio apr 03, 2008 2:42 pm

Vi racconto anch'io la mia esperienza..
Dal '96 (anno in cui ho avuto le prime nascite) al '98 ho fatto saltare il letargo e ho avuto altissime morie di Tm.
Non ho MAI avuto morti di Thh in tutti questi anni, ne ho anche una nata senza occhi che sta benissimo nonostante sia più piccola delle coetanee.
Dal 99 al 2004 ho fatto fare il letargo alle piccole (età compresa ta gli 0 e i 4 anni) in condizioni controllate, ossia in una loggia all'aperto, ma riparata dalle intemperie e le tarte alloggiavano in cassette con foglie secche. La moria è diminuita, ma comunque non scomparsa del tutto.
Dal 2005 faccio fare il letargo in un recinto sul terreno. Il primo recinto era composto da una gabbia per conigli che chiudevo d'inverno quando le piccole dormivano rintanate nel riparo interno; intorno alla gabbia c'erano delle lastre in legno così al loro risveglio riaprivo la gabbia le piccole potevano gironzolare in uno spazio più ampio, però risultava troppo umido e spesso le Tm avevano scolo nasale persistente, ma come venivano spostate in un recinto più soleggiato lo scolo passava.
Nel 2007 ho fatto un nuovo recinto, è in legno e contiene 3 ripari con erba secca, è ben esposto al sole e in parte anche alle intemperie (anche se il legno ripara dal vento, la terra è più alta che nelle zone circostanti e le fessure del legno fanno drenare l'acqua in modo che non si allaghi).
Devo dire che nessuna ha scolo nasale, sembra tutto ok per ora (tocco ferro:D).
Comunque in questi ultimi anni le poche piccole che ho tenuto sembrano star bene (a parte una di cui ho già parlato nel forum che ha quasi 4 anni che sembra si stia riprendendo, con problemi di crescita e inappetenza).
Informandomi presso le persone a cui le ho cedute ho notato che son sopravvissute per lo più a chi le ha tenute all'aperto.
Lo scolo nasale paradossalmente nelle adulte l'ho notato più in estate, ma come già letto in una discussione qui in sezione medica è probabilmente dovuto all'eccessiva secchezza dell'ambiente. Ho risolto questo problema con un'irrigazione a goccia in due punti del recinto.
In tutto questo bisogna tener conto del fatto che abito nel sud della Sardegna dove il clima è caldo umido (l'umidità relativa dell'aria è sempre molto elevata, ma la piovosità è bassissima).

Jack poi sei riuscito a scoprire cosa poteva essere?


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