Messaggioda Dunadan » mar mag 01, 2007 6:47 pm
Spero che qui vi siano pochi a voler limitare i ragionamenti con un buonismo di quelli piatti.
Non sono venuto qui a chiedere un giudizio morale, problema che mi pongo di già da me.
Il paragone del "dare poco da mangiare al figlio" è proprio fuori luogo in ambiente in cui si discute di rettili e non di mammiferi, cioè di animali che sono maggiormente capaci di restare autonomi da cibo, con un metabolismo enormemente differente dai mammiferi.
Ho parlato di dare da mangiare un giorno si e uno no, non ho detto che le lascio a digiuno una settimana.
Da questa scelta non si può desumere che le mie tartarughe avranno problemi fisici e che non mi merito di tenerle. Infatti il mio limitare il cibo non sarebbe estremo, ma sarebbe anzi una simulazione più adeguata rispetto alla condizione di natura. Evitando quella condizione di "cibo perennemente presente" che è propria della vita in cattività.
Sicuramente anche io mi sono spiegato male, voglio stabilire alcuni punti:
- Il genere di dieta scarsa che voglio applicare non strariperà mai in alimentazione troppo scarsa e dannosa per l'animale. E proprio anche per questo mi rivolgo a voi esperti, cioè ho cercato questo forum e vi chiedo consigli
- La temperatura dell'acqua di 20 gradi, non è dannosa per la salute dell'animale, ma comporta sicuramente che la voracità sia minore di quando si tiene la temperatura a 26 gradi.
Sul discorso apprezzabilissimo di Simona, sul fatto che tenere l'animale piccolo ha un sapore di "innaturale", rispondo che io affronto questo problema morale pensando che la natura ha dotato proprio questi animali di caratteristiche tali da adattarsi al meglio all'ambiente a loro disponibile(nei nostri casi, chi più, chi meno,ambiente comunque artificiale).
Io voglio calibrare l'adattamento migliore all'ambiente in cui vivono. Trovo invece più insensato "pompare di cibo e calore" animali che in un anno di età saranno già poco comodi E MAGARI NON SIAMO ANCORA PRONTI A CREARGLI UN LAGHETTO IN GIARDINO.
So bene che poi sarò io a dover adattare l'ambiente per loro.
Quindi, nei limiti morali a me chiari sulla salute, vorrei chiedervi un parere il più possibile tecnico per quanto riguarda il sfruttare la natura stessa delle tartarughe (crescere meno in condizioni inadatte a crescita enorme), in attesa di naturalizzare il più possibile la loro vita.