Geo & Geo / discussione legislazione

Sezione dedicata a fiere, mostre, Acquari e Bioparchi inerenti le tartarughe.
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Carmen
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Messaggioda Carmen » mer gen 03, 2007 4:11 pm

Sarebbe l'unica soluzione, ma pare non sia da prendere neanche in considerazione.
Comunque penso anche io che la situazione così non può rimanere e frà qualche decina d'anni le cose dovranno cambiare per forza, forse quando ci saranno più tarte che cani qualcuno aprirà gli occhi!!!

Ma nel frattempo?

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » mer gen 03, 2007 6:29 pm

mi fa piacere Carmen sapere che riempiresti le tartarughe di microchip.. come se si risolvesse tutto.
pensi che i proprietari di tarta sarebbero tutti disposti a impiantare immondizia dentro alle loro beniamine come se fossero dei transformers.. ( http://www.autorobot.it/index.php?ind=g ... w&ida=1120 )

se essere dalla parte della legge vuole dire fare queste schifezze mi dispiace ma preferisco tenerle illegalmente piuttosto!.. oppure pianto il microchip nel corpo di chi vuole impormi di fare queste cose..


le soluzioni ci sono, e se sei animalista non cerchi la soluzione che sia solo comoda, ma coerente con quello che pensi.

non si tratta di moralismo, ma di coerenza.
io alle mie tarta non infilo nessun impianto elettrico..

non so come faccia a piacerti l'idea.

le foto sono la soluzione migliore, se uno non sa fare una foto va da chi sa farle.
Perchè le vecchiette di quel paese che dici sarebbero in grado di impiantargli un chip?
NO! allora anzichè mettergli il chip gli faranno fare una foto!

Non capisco che ragionamento sia...

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » mer gen 03, 2007 6:31 pm

se poi mi si vuol dare del moralista mi frega il cavolo..

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » mer gen 03, 2007 6:34 pm

mentre invece x le piccoline la legge non dovrebbe nemmeno considerarle, tanto più ce ne sono e meglio è!.. e nessuno porta vie le piccole dalla natura.. tanto in natura non si trovano e a nessuno viene in mente di "asportarla" dalla natura per guadagnarci 20 euro e richiare 6 milioni di multa!!

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Ale
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Messaggioda Ale » mer gen 03, 2007 8:56 pm

Ma, scusate, cerchiamo un modo per cambiare le leggi e non se parla più. Io credo che tutto nasca dal fatto che le attuali leggi fanno passare le nostrane per animali rarissimi, ormai estinti, dando loro un valore che tutto sommato non hanno, proprio perchè i nostri giardini ne sono pieni. Se le leggi le svalutassero un pò, rendendole più "economiche e commerciali", per dirla nella maniera più squallida, non ci sarebbe nessun bisogno di riconoscerle meticolosamente una ad una.

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Carmen
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Messaggioda Carmen » mer gen 03, 2007 9:46 pm

Ma io ho mai detto di essere a favore del microchip?????

Prima di tutto penso che non serva a niente, perchè può essere tolto a piacimento da una tarta e infilato in un'altra, magari da una morta e infilato dentro una selvatica,
secondo perchè credo che in Italia non siamo attrezzati per questo tipo di tecnologia, tant'è che i veterinari non hanno nemmeno il lettore per i microchip dei cani nonostante abbiano obbligato tutti ad infilargliene uno in corpo.
E terzo perchè sono sicura che comunque la maggior parte delle tarte , come sono rimaste non denunciate, rimarrebbero senza microchip.

Poi figuriamoci che traffico nero di microchip sorgerebbe: tarte rubate e sezionate vive per toglierglielo, tarte morte aperte per lo stesso motivo, e trafficoni che si arricchiscono vendendo a 100 o 200 euro microchip per regolarizzare le tarte come adesso avviene con i documenti.

Ma lasciamo perdere...

Se però servisse microchipparle, o fargli un piccolo foro nel carapace o tatuarle col laser un numero di serie, o qualsiasi altra cosa che impedisca la contraffazione e lo scambio della tarta, allora ben venga!!!!

Se serve io sono d'accordo, perchè vuol dire che riusciremo davvero a salvaguardare le tarte in natura e questo non ha prezzo.

Continuo a pensare però che l'unico sarebbe marchiare quelle che ne hanno veramente bisogno e cioè le selvatiche e non le nostre tarte che vivono beate e tranquille nei nostri giardini: già sono "sfortunate" perchè in cattività, dobbiamo pure metterci noi ad aggravare ulteriormente la loro condizione di prigioniere?

Oh!!!, se si organizza un campo di ricerca per censire e segnare le marginate in natura io ci sono!!!
D'altronde non sono già state censite altre popolazioni di tarte in natura?
Io sò di si.

jitka
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Messaggioda jitka » mer gen 03, 2007 11:33 pm

La mia opinione riguardo il microchip:
le tartarughe sono animali che esistevano già nella preistoria quindi molto antichi e sono molto sensibili a qualsiasi intervento esterno, anche se tanti asseriscono che il microchip non gli può fare male io ho forti dubbi.
Anche nella medicina tante pratiche che nel passato erano considerate valide oggi si è scoperto che sono assolutamente nocive.
Delle tartarughe sappiamo ben poco.....

trifo
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Messaggioda trifo » mer gen 03, 2007 11:54 pm

Brava jitka^^
Condivido a pieno il tuo parere!!!

trifo
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Messaggioda trifo » mer gen 03, 2007 11:56 pm

Citazione:
Messaggio inserito da jitka

La mia opinione riguardo il microchip:
le tartarughe sono animali che esistevano già nella preistoria quindi molto antichi e sono molto sensibili a qualsiasi intervento esterno, anche se tanti asseriscono che il microchip non gli può fare male io ho forti dubbi.
Anche nella medicina tante pratiche che nel passato erano considerate valide oggi si è scoperto che sono assolutamente nocive.
Delle tartarughe sappiamo ben poco.....

Quindi vediamo di non spaccargli i maroni!!!!

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Carmen
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Messaggioda Carmen » gio gen 04, 2007 12:07 am

Mah?
Il fatto che esistevano già nella preistoria vuol dire che sono animali molto resistenti, non molto sensibili!!!!!

Io, pur non essendo a favore del microchip non credo possa fargli alcun male,
nel senso che i rischi ci sono, ma se ci fossero anche i vantaggi i rischi si potrebbero anche correre no?

Anche il vaccino è rischioso, ma ai bambini lo si fà lo stesso e nonostante ogni tanto qualche bambino si ammali a causa del vaccino, i bambini che si sono salvati grazie alla sua scoperta non si contano più.

Il tutto stà nel fare una giusta proporzione trà vantaggi e svantaggi, e se i vantaggi superano di gran lunga gli svantaggi, allora credo sia il caso di farci un pensierino.

Ripeto però che non è il caso del microchip, che secondo me non porta alcun vantaggio e non risolverà il problema.

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Messaggioda Carmen » gio gen 04, 2007 12:17 am

Danilo , comunque non mi hai ancora risposto: visto che sostieni che le foto siano la soluzione, parlami un pò di come dovrebbero essere questi documenti con foto, inerenti alle tarte: la foto sarà autenticata o sarà una foto appiccicata lì da chiunque?
Chi mi dice che non possa essere facilmente scambiata con un'altra?
chi mi assicura che il documento di una non possa essere passato ad un'altra semplicemente cambiando la foto, o trovando una tarta simile?
E questo dovrebbe essere il metodo sicuro per evitare che vengano prelevate tarte in natura???

A me sembra l'ennesima cavolata.

Ma secondo te in giro non ci sono tarte di cattura che miracolosamente hanno il cites giallo con le foto???
Basta sborsare un bel pò di soldini e si trovano, anzi, ti dirò di più, c'è chi te le offre ad un prezzo senza documenti e ad un altro con tutti i documenti ( cites giallo ) in regola.

Pensa un pò come funziona bene la soluzione delle foto!!!

anto
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Messaggioda anto » gio gen 04, 2007 12:52 am

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Ma secondo te in giro non ci sono tarte di cattura che miracolosamente hanno il cites giallo con le foto???
Basta sborsare un bel pò di soldini e si trovano, anzi, ti dirò di più, c'è chi te le offre ad un prezzo senza documenti e ad un altro con tutti i documenti ( cites giallo ) in regola.

Pensa un pò come funziona bene la soluzione delle foto!!!


Confermo!!!:(!

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Messaggioda anto » gio gen 04, 2007 1:00 am

Secondo me la soluzione più semplice è a portata di mano, basetrebbe cambiare questa stupida legge che rende lento e macchinoso tutto ciò che riguarda le tarte.
Se si potessero vendere liberamente pensate che si catturerebbero più tarte in natura?
Con tutte quelle che ci sono in cattività( migliaia e migliaia) (grandi e piccole) credete che qualcuno correrebbe ancora il rischio di prenderle in natura??
Sapete la concorrenza che gli allevatori farebbero ai bracconieri?
Ci sarebbero tartarughe a volontà per soddisfare la domanda!
Chiunque potrebbe andare da un allevatore e prendere una tarta liberamente pagando magari lo stesso prezzo che si paga oggi per prenderne una di cattura!

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Messaggioda simon@ » gio gen 04, 2007 1:52 am

Secondo me, se si potessero vendere liberamente, ci sarebbero comunque le catture(per gli esemplari adulti, che nessun allevatore vende volentieri e se li vende se li fa GIUSTAMENTE pagare cifre alte) e ci sarebbero comunque i furti nei giardini, per lo stesso motivo.
Le tarte frutto di questi atti illegali costerebbero MENO di quelle legalmente vendute, per cui ci sarebbe ugualmente richiesta....nè più nè meno che adesso.
per cui non credo sia la soluzione.

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Messaggioda DelorenziDanilo » gio gen 04, 2007 2:32 am

Secondo me ha ragione Agostino, quando dice che le tartarughe piccoline non dovrebbero nemmeno essere segnalate per diversi motivi:
1 perchè non esisterà mai il prelievo in natura delle piccole, dato che è praticamente impossibile trovarne una (e se anche è il caso di una non è quello il problema
2 perchè più ce ne sono e meglio è, ovviamente, quindi rendere difficile l'allevamento con le leggi fa l'effetto contrario, anzichè farle nascere con facilità ne nascono meno dato che ce ne sono poche in commercio (dato che hanno un sacco di problemi burocratici per chi le cede e costi assurdi per chi le vende regolarmente.
3 perchè anche la forestale non sa più da che parte prendere per gestire tutti quei fogli di nascite, spostamenti, cessioni, ecc ecc che sono alla fine tanto lavoro e purtroppo serve a poco per la salvaguardia delle tarta.

Quindi dato che il problema del bracconaggio interessa solo le tarta subadulte e adulte sono solo quelle a dover essere controllate!

A questo punto quando raggiungono certe dimensioni, un certo peso, o una certa età (basta mettersi d'accordo su quale parametro vogliamo usare come riferimento) gli si fa una foto del carapace, del piastrone e di una zampa anteriore.
Questo una volta, magari da rinnovare ogni 3 anni per esempio.

Questa cosa per esempio ha 2 effetti: semplificare la vita agli allevatori onesti che tengono le tarta per passione e magari penalizza chi ne ha centinaia e lo fa con scopo di lucro dato che stare dietro a centinaia di tarta adulte è un impegno non da poco.

Il metodo non crea il minimo problema alle tarta.

In caso di controllo l'importante è che non siano presenti esemplari al di sopra di certe dimensioni che non siano stati dichiarati (con le foto come detto).
In quel caso sanzioni e quant'altro.

Quando si effettua una cessione dovrebbe essere obbligatorio rilasciare il foglio di allevamento della specie in questione (ossia le schede semplificate già disponibili sul sito del TCI).
Potrebbe bastare che il ricevente o chi cede invii alla forestale semplicemente un foglio con la firma del ricevente che ha ricevuto il materiale informativo.

Sicuramente diversi dettagli sono da discutere, ma la linea base sul fatto che solo le adulte e subadulte dovrebbero essere segnalate sarebbe un'ottima cosa.

Non ci sarebbero trasferimenti di chip da un'esemplare all'altro o stesso per gli anelli.. dato che le foto sono inconfutabili, e secondo me le foto (anche delle squame) sono più inequivocabili di tutte le altre soluzioni.. e nessuno rischierebbe cercando di spacciare una tarta per un'altra!

L'importante è che le foto non debbano essere fatte sulle piccole, altrimenti è un impazzimento per tutti: allevatori, commercianti, forestale, ecc e la cosa non sarebbe utile a niente..tantomeno alle tarta!


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