Geo & Geo / discussione legislazione

Sezione dedicata a fiere, mostre, Acquari e Bioparchi inerenti le tartarughe.
luca1988
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Messaggioda luca1988 » ven dic 29, 2006 8:51 pm

Però magari la smettono..

anto
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Messaggioda anto » ven dic 29, 2006 9:27 pm

Si fermeranno quando non ce ne saranno più:(!
Più sono poche; più sono rare; di conseguenza più alto è il prezzo di vendita!
Questo è quanto mi è stato detto una volta da una persona con la quale si discuteva sul commercio di tarte di cattura!

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Ale
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Messaggioda Ale » ven dic 29, 2006 9:31 pm

E se si marchiassero a fuoco sul carapace?

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yuri
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Messaggioda yuri » ven dic 29, 2006 11:29 pm

una cosa definitiva sarebbe 1 un nuovo censimento delle tartarughe in cattività e poi chipparle tutte,2 rilasciare i patentini da allevatore professionista e amatoriale con possibilità di fare i cites per i nuovi nati,(magari pagando una tassa una volta sola).3 Dopodiche inaspire le pene per chi detiene esemplari non in regola(arresto reale,non a tarallucci e vino come adesso)

luca1988
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Messaggioda luca1988 » ven dic 29, 2006 11:29 pm

E' vero,però forse se le pene e i controlli aumentassero,magari anche in minima parte diminuirebbero i traffici..

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Agostino
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Messaggioda Agostino » sab dic 30, 2006 11:44 am

Le pene sono già molto alte ed è appurato che non è un gran deterrente, mentre i controlli ne fanno sempre meno in quanto mancano i fondi, spesso non hanno la benzina e fanno solo le chiamate più urgenti, figurati se controllano i bracconieri di tarte !

L'album degli allevatori deve essere solo amatoriale, come fanno già per gli uccelli, poi dipende da quante uno ne vende, che decide se è commerciante o amatore.
Ovvio che una volta che uno è riconosciuto come allevatore amatoriale, gli si deve facilitare il rilascio dei certificati CITES, con una piccola quota, senza la str.....a delle foto ogni anno, ma solo al 5° anno, tanto prima o poi le foto le si dovranno mettere, altrimenti si rischia grosso e anche se qualcuno potrebbe contestare che qualcuno prima del 5° anno potrebbe scambiare le tarte, non sarebbe certo un problema, visto che in natura trovare delle baby è molto difficile; in fondo è indispensabile trovare il miglior compromesso, altrimenti faranno solo delle leggi belle sulla carta, ma non applicabili e come l'ultima che non ha risolto il problema, i negozianti non trovano esemplari italiani col CITES e si rivolgono all'estero che sono piene di malattie e poi sono incentivati ad acquistare un sacco di esotiche, che poi troppo spesso spacciano con caratteristiche simili alle nostre, vedi le horsfieldii.

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yuri
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Messaggioda yuri » sab dic 30, 2006 3:50 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Agostino

i negozianti non trovano esemplari italiani col CITES e si rivolgono all'estero

molte delle quali sono prese in italia senza documenti poi regolarizzate in slovenia o direttamente in germania

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Agostino
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Messaggioda Agostino » sab dic 30, 2006 7:51 pm

Finchè sono prese in cattività, non è poi così male, altra cosa quando le prendono in natura.

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Carmen
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Messaggioda Carmen » sab dic 30, 2006 11:55 pm

Io invece credo fermamente che siano da censire quelle selvatiche e marchiarle, inanellarle, o quant'altro in modo che a nessuno mai più venga in mente di catturarle per vendersele.
Una volta risolta questa cosa, che non è certo facile, le altre in circolazione saranno ovviamente tutte di povenienza lecita, per esclusione!!!
Mi sembra più impossibile l'idea di un nuovo censimento di quelle in cattività: a cosa ha portato il primo?
Quante ne ha veramente censite, un decimo? e quante sono diventate negli anni, un ciquantesimo, un centesimo o meno ancora?

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n/a15
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Messaggioda n/a15 » dom dic 31, 2006 12:42 am

ma se non hanno nemmeno il buon senso di vietare l'importazione delle acquatiche americane, cosa pensate che possano fare di buono per questo settore ??????? altro argomento: non me ne vogliano gli appassionati di esotiche, ma con il fiorire di internet e delle mostre erpetologiche TROPPA gente si è messa in casa sulcate e simili, senza la cognizione di quel che verrà..... risultato: solo negli ultimi due mesi tre persone hanno telefonato in sede offrendo in regalo le loro esotiche perchè non possono più tenerle. Quante saranno fra dieci anni quelle che non avranno più posto ???? quante saranno quelle che creperanno per un errato allevamento ????? non bisognerebbe limitare tutta sta bubbana di esotiche ?????

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Luca-VE
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Messaggioda Luca-VE » dom dic 31, 2006 12:49 am

Jack i problemi che hai citato (mi riferisco alle esotiche) sono sicuramente reali.
Pero' non credo che la soluzione sia nel vietarne le importazioni, ma nel regolarne la vendita sopratutto dal lato informativo.
I problemi di abbandoni e di errato allevamento riguardano tutte le tartarughe, anche le nostrane (anzi tutti gli animali in generale, compresi pesci, uccelli e cani e gatti)

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Messaggioda DelorenziDanilo » dom dic 31, 2006 4:34 am

Si, infatti non credo che il problema sia togliere le esotiche dal mercato.. non ne vedo il motivo (anche se sono d'accordissimo con Jack che presto molte esotiche come le sulcate non sapremo + dove metterle e non avremo il posto a sufficienza per tenerle.. nemmeno nei parchi o zoo)

Se una persona sa come tenerle ed ha spazio e tempo x accudirle è un modo anche quello per aumentare il numero di esemplari e magari evitarne l'estinzione!

Per Carmen: fare un censimento di quelle in natura è quasi impossibile (sono difficilissime da trovare.. sia perchè sono pochissime sia perchè si nascondono benissimo)
e comunuqe impensabile mettergli un'anello a quelle in cattivita! pensi di riuscire a trovarne così tante? e poi forarle tutte?

No ai fori e no al microchip! sono animali.. quindi non gli va fatto del male perchè l'uomo ha dei problemi burocratici!!!!

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yuri
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Messaggioda yuri » dom dic 31, 2006 10:53 am

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Io invece credo fermamente che siano da censire quelle selvatiche e marchiarle, inanellarle, o quant'altro in modo che a nessuno mai più venga in mente di catturarle per vendersele.
Una volta risolta questa cosa, che non è certo facile, le altre in circolazione saranno ovviamente tutte di povenienza lecita, per esclusione!!!
Mi sembra più impossibile l'idea di un nuovo censimento di quelle in cattività: a cosa ha portato il primo?
Quante ne ha veramente censite, un decimo? e quante sono diventate negli anni, un ciquantesimo, un centesimo o meno ancora?



trovare tutte quelle in natura è impossibile e sarebbe un lavoro immane e dispendioso,poi non c'è modo(e non è giusto) di marchiarle in modo definitivo.
L'errore del primo censimento è stato il fatto di non aver controllato realmente e fotografato tutte tartarughe detenute e continuare a considerarle di cattura.qualcuno ne ha dichiarate di più altri in meno e spesso le specie erano errate.Poi in pochi hanno risposto al censimento, erano altri tempi per le tartarughe,adesso la risposta non può che essere totale.certo un problema potrebbe stare nella rincorsa ad esemplari di cattura per regolarizzarli,ma se per esempio si rende publica la cosa a dicembre e si lascia un solo mese di tempo per presentare le carte il problema si può superare.verranno regolarizzate molte tarte illegali,ma è inevitabile e in caso contrario non è che queste illegali verranno reinmesse in natura,e forse andranno in mano a gente più seria
Questa almeno è l'idea del mio ufficio cites che per mia fortuna e fatto da persone in gamba e preparate

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platysternon
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Messaggioda platysternon » dom dic 31, 2006 2:02 pm

Citazione:
Messaggio inserito da yuri

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Io invece credo fermamente che siano da censire quelle selvatiche e marchiarle, inanellarle, o quant'altro in modo che a nessuno mai più venga in mente di catturarle per vendersele.
Una volta risolta questa cosa, che non è certo facile, le altre in circolazione saranno ovviamente tutte di povenienza lecita, per esclusione!!!
Mi sembra più impossibile l'idea di un nuovo censimento di quelle in cattività: a cosa ha portato il primo?
Quante ne ha veramente censite, un decimo? e quante sono diventate negli anni, un ciquantesimo, un centesimo o meno ancora?



trovare tutte quelle in natura è impossibile e sarebbe un lavoro immane e dispendioso,poi non c'è modo(e non è giusto) di marchiarle in modo definitivo.
L'errore del primo censimento è stato il fatto di non aver controllato realmente e fotografato tutte tartarughe detenute e continuare a considerarle di cattura.qualcuno ne ha dichiarate di più altri in meno e spesso le specie erano errate.Poi in pochi hanno risposto al censimento, erano altri tempi per le tartarughe,adesso la risposta non può che essere totale.certo un problema potrebbe stare nella rincorsa ad esemplari di cattura per regolarizzarli,ma se per esempio si rende publica la cosa a dicembre e si lascia un solo mese di tempo per presentare le carte il problema si può superare.verranno regolarizzate molte tarte illegali,ma è inevitabile e in caso contrario non è che queste illegali verranno reinmesse in natura,e forse andranno in mano a gente più seria
Questa almeno è l'idea del mio ufficio cites che per mia fortuna e fatto da persone in gamba e preparate



sarebbe anche il periodo giusto visto che son in letargo anche in natura e quindi per i bracconieri sarebbe difficile trovarle

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Agostino
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Messaggioda Agostino » dom dic 31, 2006 2:10 pm

Mi richiamo al post di Jack:
Vietare è stato oppurato che crea mercato nero e non risolve il problema,
se pensi bene, quelli che ci chiamano per donarci delle esotiche la maggioranza sono proprio quelli che le hanno acquistate senza sapere cosa comperavano, magari consigliati da venditori che non avevavno altro da vendergli; se avessero avuto a disposizione delle europee, probabilmente gli avrebbero spiegato che le esotiche sono difficili da mantenere e crescono molto, vendendogli delle europee che come sappiamo sono molto meno impegnative.


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