Tartarughe giganti riprodotte in Italia?

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
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AleeHali
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Messaggioda AleeHali » mer dic 20, 2006 11:40 pm

Danilo, vorrei scoprire qualcosa di più anch'io. Purtroppo sembra che il problema, al momento, non riguardi tanto la disponibilità di tecnologie, quanto la mancanza di studi approfonditi che individuino in ogni specie, ad esempio, la sequenza che determina il sesso (cosa che con gli uccelli si fa abitualmente per pochi soldi).
Leggi questa risposta ad un lettore di Reptiles Magazine che chiedeva se era possibile sessare i rettili:

"Good questions. I have had many inquiries about performing DNA sexing on reptiles. The technology has been available for many avian species for over 15 years, and involves removing only a drop of blood for DNA analysis.
Unfortunately, the technology is not quite so simple in herps, as the DNA portions of the chromosomes that determine the sex are not as easily identified as they are in avian species. To determine the DNA sequencing of herps would require some sort of grant or funding in order to study the chromosomes and genes in order to identify the portions involved with determining sex.
At this time, the only herps that can be sexed by DNA analysis are green iguanas (Iguana iguana) and Komodo dragons (Varanus komodoensis), according to an employee at Zoogen, a well-known company that performs DNA sexing of many avian species.
Until DNA sexing becomes commercially available for the reptile species, we will need to rely on other methods of sexing herps."

Mi sa che ci vorrà ancora un po'...

Ciao

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » gio dic 21, 2006 12:27 am

dalle mie parti so che c'è un piccolo "centro" aperto al pubblico che fa proprio ricerche di questo tipo, per esempio individua le sottospecie di hermanni (infatti in primavera vorrei portare una delle mie su cui vorrei saperne di più).
Non so se le ricerche siano basate sul DNA (sono ignorante in matera, ma credo non ci siano altre strade che diano certezza di "classificazione"), comunque appena ho tempo voglio fermarmi per avere informazioni migliori, sulla tecnica utilizzata, sui tempi, sui costi, su quali esemplari è possibile fare i test ecc..


A riguardo dell'ultima cosa (ossia su quali esemplari è possibile fare i test) avrei un dubbio da chirire, perchè mi pare di ricordare che sulle piccoline di hermanni o in generale quelle di piccola taglia era un problema fare degli esami per la ridotta quantità di sangue.. e mi chiedo: per fare esami sul DNA sapevo che era sufficiente anche una piccolissima quantità di sangue o addirittura di tessuto organico.. perchè servirebbe tutto quel sangue? ci sono diversi tipi di esami per sapere a quale sottospecie appartiene un esemplare?

appena posso comunque provo a informarmi in quel centro di cui parlavo.. ti terrò informato se ho "notizie" utili..

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AleeHali
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Messaggioda AleeHali » gio dic 21, 2006 12:34 am

Ho letto nel sito di una società che fa la sessatura degli uccelli (:D:D:D) che, a seconda del tipo di esame, chiedevano differenti quantità di sangue. Se ritrovo il sito metto un link.

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Ale
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Messaggioda Ale » gio dic 21, 2006 11:52 am

Allora, per ottenere un DNA basta pochissimo sangue, nel caso delle tartarughe davvero pochissimo, infatti i cheloni come tutti i rettili hanno globuli rossi con il nucleo, in cui è contenuto il genoma, (i mammiferi e, se nn ricordo male anche uccelli, hanno globuli rossi che hanno perso tutti il nucleo al momento del rilascio nel circolo dal midollo, per cui ,in questi casi,per ottenre DNA, bisogna estrarre dal sangue altri tipi cellulari col nucleo,meno numerosi dei rossi, come i leucociti).
I costi di un'idagine non sono poi così elevati se si considera la quantità dei reagenti da utilizzare; ma chi vuoi che metta a disposizione, in Italia, le costosissime apparecchiature ed il proprio laboratorio per una classificazione genetica dei rettili??
In Italia non ci sno i soldi per le indagini gentiche sulle malattie dell'uomo!
Sul discorso della sessatura, c'è da dire che negli uccelli è enormemente più facile, in quanto gli uccelli come i mammiferi hanno cromosomi sessuali(cioè intere molecole di DNA tutte "dedicate" alla determinazione del sex).
Per cui basta applicare una semplice procedura che visualizzi i cromosomi per capire il sex dell'individuo.
Le difficoltà dei rettili sono costituite dal fatto che i maschi e le femmine hanno un genoma identico, l'unica cosa che li differenzia è la presenza di geni attivi in un sesso ma inattivi nell'altro. L'attivazione di un gruppo di geni invece di un altro è temperatura-dipendente.Determinare se un gene o un gruppo di geni sono attivi o meno è possibile, ma si ritorna al discorso di prima.

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AleeHali
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Messaggioda AleeHali » gio dic 21, 2006 12:13 pm

Quindi - parliamo di fantascienza, è ovvio - se conoscessimo la procedura per attivare o disattivare un dato gruppo di geni, potremmo avere una femmina di abingdoni semplicemente "convertendo" il genoma di George, che nell'uovo era potenzialmente sia maschio sia femmina, ed ha deciso di fare il maschietto per fattori esterni (non mi ricordo ora se nelle tartarughe giganti il sesso è determinato dall'incubazione).

O meglio, più semplicemente - scusa, vado avanti nei ragionamenti mentre scrivo - si potrebbe inserire il genoma di George, così com'è, in uova differenti, ed ottenere maschi e femmine con la temperatura d'incubazione. Gli esemplari ottenuti sarebbero, è vero, geneticamente identici: ma sarebbe pur sempre meglio di niente...

Ale, ti devo una pizza per la pazienza con cui ci stai illuminando!

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Ale
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Messaggioda Ale » gio dic 21, 2006 12:38 pm

Eh, bel quesito! A questo punto bisognerebbe vedere fino a che punto il genoma di un rettile, ad esempio maschile, se utilizzato per clonazione, sarebbe in grado di "sdifferenziarsi", cioè tornare indietro, per riprendere la strada in senso femminile....ma su questo non so prorpio nulla!
Per la pizza...ci sto!!A patto che la mangiamo a Napoli!

cakktuz
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Messaggioda cakktuz » gio dic 21, 2006 2:59 pm

..ti dico una cosa curiosa,ma che "deve far riflettere"...quando una femmina adulta si appresta a deporre le uova,per ammorbidire il terreno urina fino a cinque litri di pipi...pensa che ridere.....dover poi pulire.....
:o):o):o)

dovresti preparare una stanza terrario con la piletta di scarico nel mezzo del pavimento come se fosse una doccia gigante!

mmmm no.. devo studiarla megio, perchè sarebbe sempre intoppato lo scarico.. dato che ci sarebbero pezzetti di pagliericcio o cose simili...

spero di aver studiato tutto per tempo.. dato che voglio prepararmi bene..

luca1988
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Messaggioda luca1988 » gio dic 21, 2006 3:37 pm

5 litri?ma è tantissima!!

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AleeHali
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Messaggioda AleeHali » ven dic 22, 2006 5:18 pm

Di studiare non si finisce mai, e a Natale si ha anche un po' di fortuna: sono inciampato nella risposta alla domanda della pagina scorsa sulle specie/sottospecie di Aldabra.

Sembrerebbe proprio che, col migliorare delle tecniche di analisi del DNA, Gerlach (con altri) si sia dovuto ricredere: le tartarughe di Aldabra e delle Seychelles sono TUTTE molto simili geneticamente. Non passano la barriera di specie, e pertanto, pur con le loro differenze morfologiche, sono da considerare un'unica specie, il cui nome più accreditato, a questo punto, è Aldabrachelys gigantea.

Rimangono invece confermate le cinque specie di Cylindraspis (come dallo schema che ho inserito nel post su Lonesome George) e, passando alle Galapagos, la sola Geochelone nigra con quindici sottospecie (quattro estinte), salvo il fatto che le quattro sottospecie che vivono nella parte meridionale di Isabela sono similissime (sempre da un punto di vista genetico) e quindi è possibile una futura revisione.

Ciao

trifo
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Messaggioda trifo » ven dic 22, 2006 11:12 pm

Citazione:
Messaggio inserito da AleeHali

Di studiare non si finisce mai, e a Natale si ha anche un po' di fortuna: sono inciampato nella risposta alla domanda della pagina scorsa sulle specie/sottospecie di Aldabra.

Sembrerebbe proprio che, col migliorare delle tecniche di analisi del DNA, Gerlach (con altri) si sia dovuto ricredere: le tartarughe di Aldabra e delle Seychelles sono TUTTE molto simili geneticamente. Non passano la barriera di specie, e pertanto, pur con le loro differenze morfologiche, sono da considerare un'unica specie, il cui nome più accreditato, a questo punto, è Aldabrachelys gigantea.
Rimangono invece confermate le cinque specie di Cylindraspis (come dallo schema che ho inserito nel post su Lonesome George) e, passando alle Galapagos, la sola Geochelone nigra con quindici sottospecie (quattro estinte), salvo il fatto che le quattro sottospecie che vivono nella parte meridionale di Isabela sono similissime (sempre da un punto di vista genetico) e quindi è possibile una futura revisione.

Ciao



Ciao caro AleeHali,
Anzitutto colgo l'occasione per ringraziarti di avere aperto una discussione di grande interesse(almeno per me)e per fare a te e a tutti gli utenti del forum i miei piu' cari auguri di buon Natale e di buone feste.
Sul discorso Aldabrachelys...
Sono del tuo stesso parere.
Ho letto anche io il "ripensamento di Gerlach&co"...infatti,come ti ho gia' scritto in un mio post precedente questo,la Dipsochelys e' una specie che ha "generato" tre sottospecie:Arnoldi,Hololissa e Dussumieri.
Aggiungo inoltre,per esser piu' preciso,che la Dussumieri(specie della quale puoi vederne un "cucciolo" nelle mie mani...nella discussione "Tarta trifo")definita G.Aldabrachelys(ovvero,tartaruga gigante della spettacolare isola di Aldabra)e' originaria di Aldabra,e solo di Aldabra.
Ok che,poi,negli anni....e' stata introdotta anche nelle Mauritius e nelle Seychelles in generale...ma lei,e' la vera Geochelone Aldabrachelys.
Le altre due(Hololissa e Arnoldi)non si possono considerare Geochelone Aldabrachelys,a mio avviso,ma testuggini giganti delle Seychelles.
Ps:Questo e' il mio parere personale che,forse,puo' essere sbagliato ma che mi auguro,sia ben compreso e se del caso,confutato da chi ne sa sicuramente piu' di me.Per esempio Marco,persona che stimo molto per la sua profonda conoscenza dovuta ad una grande esperienza maturata nel corso degli anni.
AriPs:Sto approfittando del pc d'un amico...sono in montagna e non so quando avro' l'occasione di "riconnettermi",pertanto,scusami in anticipo se non rispondero' per tempo a tue eventuali risposte.
Ciao:D
Gian

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Messaggioda DelorenziDanilo » sab dic 23, 2006 1:27 am

e quindi dato che "geneticamente" non superano la barriera di specie si distinguono solo da aspetti estetici? e quindi immagino che da piccole sia praticamente impossibile riconoscerne la sottospecie, giusto?

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Messaggioda AleeHali » sab dic 23, 2006 1:39 am

Trifo, solo una piccola differenziazione: alle Seychelles ci sono arrivate, a Mauritius sono state introdotte.
Danilo, sempre Gerlach fa vedere una foto in cui una arnoldi ed un'hololissa, a quattro mesi, siano già diverse (la arnoldi è molto più bombata.

Ciao

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Messaggioda DelorenziDanilo » sab dic 23, 2006 2:09 am

io ho fatto una ricerca di foto sulle aldabra.
l'ideale sarebbe fare un pò un elenco delle differenze, dato che anche negli esemplari della stessa "sottospecie" la morfologia cambia non di poco..

Ho molte immaginidi di "gigantee" e non mi dispiacerebbe postarle.

Cosa dite le postiamo quì oppure nella sezione fotografica?

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Messaggioda DelorenziDanilo » sab dic 23, 2006 2:22 am

Credo che il problema vero e proprio di come distinguere una "sottospecie" dall'altra credo non mi si porrà mai.. almeno in italia!

Per quanto riguarda la hololissa si è "certi" di 12 esemplari in tutto il mondo (8 alle seychelles e 4 in zoo in giro x il mondo)..quindi sarà già molto se ne vedrò un'esemplare in tutta la vita..

Della arnoldi sembra se ne conoscano 18 esemplari.


Brutta notizia da un punto di vista della conservazione!

ecco la fonte delle notizie:
http://members.aol.com/jstgerlach/tortoise.htm



Per fortuna però ci sono anche buone notizie: sembra ci siano state le prime nascite di hololissa e di arnoldi... anche se sembra che non ci sia la certezza della paternità dei piccoli, almeno in un caso.


link:
http://members.aol.com/jstgerlach/tnews.htm

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Messaggioda DelorenziDanilo » sab dic 23, 2006 2:40 am

questa sarebbe la foto di una delle due piccole di hololissa nate nel 2002.

in effetti è completamente nera già da piccolina..


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