Messaggioda campania » mar nov 14, 2006 10:49 am
sinceramente a me sembra un ibera molto matura, ne ho un esemplare identico per colore, forma e dimensioni che proviene dalla macedonia , dovrei postare una foto se avete pazienza debbo fargliela.
Comunque è un bellissimo animale anche se di incerta origine, considerate che nelle popolazioni naturali di ibere c'è una variabilità morfologica spaventosa, mi insospettiscono sempre le suddivisioni dei ricercatori in varie sottospecie perchè in molti casi penso che siano più alla ricerca di fama e notorietà che non della verità tassonomica. Quando pubblicheranno le mappature genetiche delle varie popolazioni (questo lo si comincia a fare con le piante dove parecchi generi, malvacee per esempio, in base a mappatura genetica sono stati aboliti ed addirittura taxa che si pensavano molto "moderni" evolutivamente sono stati scoperti essere dei taxa molto arcaici) allora saremo tutti più sicuri. Se si vede a quello che è successo al genere Furculachelys che fu creato da Highfield una decina d'anni fa si capisce che solo le mappature geniche sono la risposta:
highfield creò un nuovo genere, furculachelys nabeulensis appunto, sulla base di differenze morfologiche esterne ed ossee rispetto a Testudo graeca. oggi mappando ed analizzando in laboratorio gli esemplari e confrontandoli sono giunti alla conclusione che Furculachelys non è un nome tassonomicamente valido e che le tartarughe tunisine e di parte dell'algeria sono da chiamarsi
Testudo graeca nabeulensis, si ammette cioè una differenziazione a livello subspecifico ma non a livello di genere. Con questo non dico che la Testudo ibera ssp.di bigflay non sia armeniaca o ibera o floweri o perses o anatolica o........