riconoscimento ibera

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EDG
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Re: riconoscimento ibera

Messaggioda EDG » dom ago 19, 2012 11:25 pm

tartamau ha scritto:Il problema sono il numero di animali che fanno parte della tua statistica ed il numero di anni di osservazione e, ripeto, l'ignorare l'importanza del microclima.

Che ne sai quanti animali fanno parte della mia statistica? : Lol : Dai scherzo, concordo che certe conclusioni non si possono dare così alla leggera, ma visto che hai parlato di base scientifica, un libro sulle tartarughe scritto da un veterinario esperto in questi animali non ha alcuna attendibilità? A chi si dovrebbe dare ascolto?

tartamau ha scritto:Per quanto mi riguarda ho solo esemplari lisci e quindi evidentemente secondo il tuo dire non mangiano proteine, ma non è così...

Mai detto una cosa del genere, o non mi sono spiegato bene o non hai compreso bene il mio discorso precedente.

tartamau ha scritto:l'ignorare l'importanza del microclima

Anche questa è una tua affermazione che non ha niente a che fare con me. Chi ha mai detto che l'importanza del microclima non serve, e che ne sai se io non la rispetto? : Wink :

PS: le proteine non ci sono solo negli alimenti di origine animale, anche con alcune erbe spontanee si offre una buona quantità di proteine, che rientrano nella dieta normale di questi animali, sono gli eccessi che non vanno bene. Tornando un po' nel tema di questa discussione, se alcune ibera hanno bisogno di un maggior apporto di proteine, non sarebbe più salutare ricercarle nei vegetali, piuttosto che dare carne o crocchette per cani e gatti?
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tartamau
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Re: riconoscimento ibera

Messaggioda tartamau » lun ago 20, 2012 2:05 pm

Vero, ma il problema è di ordine di disponibilità e di costo. Non esistono mangimi equilibrati per tartarughe terrestri e quelli che ci sono hanno costi proibitivi se solo superi un certo numero di esemplari. Se poi andiamo a vedere la composizione di alcuni preparati in pellet per tartarughe vegetariane, scopriamo un tenore proteico che sfiora il 20% e che la composizione è stranamente molto simile ai mangini "dietetici" per cani. La differenza sta di fatto nel costo, MOLTO più abbordabile per questi ultimi. Diffidiamo sempre di ciò che ci viene fatto credere, leggiamo bene le etichette, che non possono mentire, e decidiamo in base a quanto ci sta scritto cercando prodotti analoghi. La logica del commercio e della produzione cerca sempre il miglior compromesso tra costi di produzione (compreso quello della materia prima e della sua scelta) e commerciabilità. Impensabile che un'azienda, se pur grande, acquisti un macchinario costosissimo e metta su una linea di produzione per prodotti di nicchia che non ripagherebbero mai il costo sostenuto, piuttosto si ricerca sempre di far produrre a terzi secondo le nostre esigenze e guarda caso, il mercato è fatto di cibi secchi per cani e gatti, si cambia dunque qualcosa ed ecco il prodotto "rivoluzionario" (ma uguale a tutti gli altri...). Per mia esperienza, un buon prodotto per cani a basso tenore proteico, cioè fino al 19-20% in proteine, non crea problemi se dato nei periodi caldi e ad intervalli di qualche giorno. Basta salire al 30% ed indirizzarsi verso gli alimenti per gatti, ed ecco che ci saranno ostruzioni intestinali e problemi al fegato ed ai reni.
Dimenticavo, evitiamo di dare cibi proteici oltre il mese di agosto al nord e settembre al sud, lasciamo che gli animali smaltiscano i metaboliti per tempo prima del letargo. Ormai le tartarughe a questo periodo hanno raggiunto, almeno gli animali subadulti e adulti, il loro peso maggiore, ed ormai non crescono più perdendo notevolmente l'appetito.
Un'altra dritta... Molti scelgono di mettere gli animali in cassoni (anche per ragioni più che corrette) per il letargo, forzando cioè il loro orologio biologico. Se l'animale non si è completamente ripulito dagli alimenti digeriti dall'ultimo pasto, la conseguenza più drammatica è il blocco intestinale con morte fulminea. Ricordiamoci, che mentre gli adulti tendono a ridurre l'alimentazione, i piccoli smangiucchiano sempre, e sono loro quelli di fatto più a rischio. Assicuriamoci dunque che siano passate almeno 2-3 settimane di digiuno vero prima di spostare gli animali per il letargo, ricordandoci di dare a loro la possibilità di avere il giusto microclima. Questo scongiurerà perdite di peso inopportune, spesso dovute unicamente alla disidratazione conseguente ad ambiente secco ed al blocco dell'assunzione di cibo (acqua).
Per finire ricordo che una tartaruga in buona salute che fa il letargo in posto ottimale, solitamente ha una perdita ponderale minima, se non in alcuni caso un incremento. Questo deve far comprendere che l'animale non solo non ha perso liquidi, ma li scambia attivamente attraverso la cute! E ciò non solo durante il letargo, attenzione.

Per concludere, io ho faticato non poco a trovarmi il veterinario di fiducia. Se il veterinario che dici aver scritto certe cose avesse solo fatto una ricerca bibliografica SERIA, nonché un'esperienza se non a parole, certe cose non le avrebbe scritte. Tu hai ragione nel dire che non potevi che fidarti, ma è pur vero che in questi libri le stupidaggini si sprecano ed alcune è in grado chiunque di trovarle, ergo dovrebbe venire il dubbio che ciò che è stato scritto in altre parti non sia poi così assoluto.
In un centro di recupero dove venivano alloggiati animali di sequestro, al mio appunto che tenere le tartarughe all'ombra nelle voliere dei pappagalli con fondo in cemento era sbagliatissimo (erano poi tutte mischiate), mi è stato risposto, era un veterinario attenzione, che le tartarughe cercano l'ombra!
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Re: riconoscimento ibera

Messaggioda EDG » lun ago 20, 2012 9:13 pm

tartamau ha scritto:Se poi andiamo a vedere la composizione di alcuni preparati in pellet per tartarughe vegetariane, scopriamo un tenore proteico che sfiora il 20% e che la composizione è stranamente molto simile ai mangini "dietetici" per cani.

Infatti di solito si sconsigliano i mangimi commerciali per tartarughe terrestri. Inoltre mi sembra che ti limiti a considerare solo la percentuale di proteine. I grassi presenti negli alimenti "dietetici" per cani e gatti non pensi siano un problema per le tartarughe?

Hai mai letto ciò che scrive Marta Avanzi (medico veterinario specializzato in animali esotici) nel suo libro "guida alle tartarughe terrestri" nella parte intitolata "eccesso di alimenti proteici di origine animale e vegetale"?
Pensi che M. Avanzi sia un veterinario da quattro soldi che riporta le cosa senza cognizione di causa? Allora non ascoltiamo più nessuno e andiamo avanti solo con le teorie!

Ma poi scusami, mi parli di "numero insufficiente di animali che fanno parte della mia statistica" e di "conclusioni senza base scientifica", allora cosa bisogna dire della tua affermazione che una delle cause della piramidalizzazione è lo schiacciamento delle tartarughe tra di loro in spazi stretti?
Se come dici, le tue sono tutte lisce, su cosa ti sei basato per questa teoria?
Di sicuro tu hai più anni di esperienza di me con le tartarughe di terra, ma basta l'età per trasformare la teoria in scienza?

Un'ultima domanda a chi mi sa rispondere. Perchè molte ibera "east anatolian" che provengono dalla farm di Reimann presentano un inizio di piramidalizzazione?
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Re: riconoscimento ibera

Messaggioda tartamau » lun ago 20, 2012 9:40 pm

Vengono tenuti molti esemplari (infatti sono oltre che piramidalizzati, anche affrittellati) in poco spazio ed in condizioni di microclima inadatto. Per il resto so che dà verdure, quindi come ti spieghi la cosa?
Posso dirti che ho fatto studi specifici di Biologia, sono 27 anni che allevo tartarughe e me ne sono passate per le mani migliaia. E lo scrivo unicamente per darti la dimensione di ciò di cui parlo, e perchè chi legge capisca quali siano i fondamentali. Vedi, io non capisco la tua strenua difesa della persona che citi, piuttosto vatti a vedere la bibliografia che cita...
Io non ho fatto nomi, quindi come puoi dire a chi mi sono rivolto? Per il resto mi basta confrontare quello che dichiara sulla determinazione del sesso con studi scientifici accreditati per dimostrare che non coincidono affatto, così come tante altre cose.
Un insieme di luoghi comuni... Il veterinario è il medico degli animali, ha una preparazione specifica solitamente incentrata su aspetti inerenti alla cura delle patologie, mentre gli aspetti inerenti alla biologia sono competenza ed approfondimento di altra figura professionale. Questo non vuol dire che non ci sia un'infarinatura generale, ma certamente che certi aspetti non sono per forza di cose approfonditi allo stesso modo.
Detto questo, ribadisco quanto scritto, quindi chi vuol cogliere i consigli dati lo può fare, altrimenti se li ignora.
Se torni indietro nel tempo, scripta manent, potrai verificare che quanto scrivevo anche in altri ambiti anni fa (e solitamente osteggiati) si sono verificati parola per parola... : Razz :
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Re: riconoscimento ibera

Messaggioda EDG » lun ago 20, 2012 9:50 pm

tartamau ha scritto:Vedi, io non capisco la tua strenua difesa della persona che citi, piuttosto vatti a vedere la bibliografia che cita...

Strenua difesa? Assolutamente no. Perchè poi dovrei difendere una persona che nemmeno conosco! : Lol :
Non sono uno che si fa impressionare dal "titolo di laurea" (anche se qualcosa vorrà dire, non a caso anche tu lo usi come supporto delle tue affermazioni), ho messo in mezzo quel veterinario solo per spiegare il mio punto di vista sul discorso "base scientifica", e non importa se non ti riferivi per la precisione a quella persona.

tartamau ha scritto:Detto questo, ribadisco quanto scritto, quindi chi vuol cogliere i consigli dati lo può fare, altrimenti se li ignora.

Certo! Se insisto è proprio per capire meglio come stanno le cose. Sono sempre predisposto a mettere in discussione qualsiasi cosa.

tartamau ha scritto:Per il resto so che dà verdure, quindi come ti spieghi la cosa?

Anche la semplice lattuga è solo verdura! Ma sappiamo che non è tra le più indicate (e non per le proteine!).
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Re: riconoscimento ibera

Messaggioda Tartaboy » ven ago 24, 2012 9:15 pm

tartamau ha scritto:Il veterinario è il medico degli animali, ha una preparazione specifica solitamente incentrata su aspetti inerenti alla cura delle patologie, mentre gli aspetti inerenti alla biologia sono competenza ed approfondimento di altra figura professionale. Questo non vuol dire che non ci sia un'infarinatura generale, ma certamente che certi aspetti non sono per forza di cose approfonditi allo stesso modo.

Hai ragione Maurizio, molto spesso un buon veterinario è prevalentemente un clinico, per cui discrimina poco tra i molti dettagli dell'allevamento dei NAC(o addirittura, cosa gravissima, sa curare per esempio una ipocalcemia grave in una pardalis allevata senza lampade, ma poi non sa cosa consigliare al proprietario sulla stabulazione, e la dipartita dell'animale è solo rimandata...), e questo a mio avviso è una carenza grave, che purtroppo dipende più dalla tradizione accademica che da altro; e il problema con gli esotici è anche che sono praticamente banditi dai corsi di laurea ortodossi, per cui l'approfondimento serio e gli aggiornamenti continui su tematiche più specifiche sono delegati alla passione e al buon senso del professionista in questione, e ti assicuro che le buone leve promettono bene in questo senso : winkwk : in fin dei conti il 90% delle patologie sono da cattivo mantenimento, e la medicina preventiva si traduce in conoscenze bio-eto-ecologiche degli animali.
Detto questo l'articolo che ho citato prima l'ha tradotto per noi l'ottimo Filly, buona lettura a tutti!!
http://www.tartaclubitalia.it/le-cause- ... testuggini
Vincenzo


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