tartamau ha scritto:Noi purtroppo in UE ci siamo da sempre ed il regolamento europeo non avrebbe ammesso le stesse facilitazioni di chi è entrato successivamente. Resta il fatto innegabile che la sanatoria poteva e doveva essere gestita diversamente.
Agostino ha scritto:Capisco che alla fine si dovranno microcippare tutti gli esemplari, ma le normative europee prevedono la possibilità per delle deroghe ove ne fosse bisogno; L'Italia è uno dei paesi con maggior bisogno di alcune deroghe che prendessero in considerazione il fatto che abbiamo ancora un pò di animali in natura e tantissimi in cattività.
Invece si è voluto interpretarle nel modo più severo, specialmente con la scelta di chiedere la seconda generazione per ottenere le certificazioni CITES, cosa che permetterà di ottenerli solo ad un limitatissimo numero di allevatori, con conseguente effetto di incentivare l'illegalità ed il bracconaggio. Gli effetti poi sono già sotto gli occhi di tutti, specialmente della forestale che è operativa sul territorio e conosce bene le realtà locali
Agostino ha scritto:Capisco che alla fine si dovranno microcippare tutti gli esemplari, ma le normative europee prevedono la possibilità per delle deroghe ove ne fosse bisogno; L'Italia è uno dei paesi con maggior bisogno di alcune deroghe che prendessero in considerazione il fatto che abbiamo ancora un pò di animali in natura e tantissimi in cattività.
Invece si è voluto interpretarle nel modo più severo, specialmente con la scelta di chiedere la seconda generazione per ottenere le certificazioni CITES, cosa che permetterà di ottenerli solo ad un limitatissimo numero di allevatori, con conseguente effetto di incentivare l'illegalità ed il bracconaggio. Gli effetti poi sono già sotto gli occhi di tutti, specialmente della forestale che è operativa sul territorio e conosce bene le realtà locali
pecary3 ha scritto:tartamau ha scritto:Noi purtroppo in UE ci siamo da sempre ed il regolamento europeo non avrebbe ammesso le stesse facilitazioni di chi è entrato successivamente. Resta il fatto innegabile che la sanatoria poteva e doveva essere gestita diversamente.
Nn è vero perchè per gli esemplari pre-cites o pre-regolamento le norme prevedono la certificazione a seconda dell'origine (fonte "U" o fonte "F", con deroghe per i divieti di vendita). La Rep Ceca e altri paesi si sono attenuti a questa possibilità. L'Olanda per esempio già prevedeva la movimentazione con CITES 9.2 per le Testudo. Tutto questo caos è partito prorio da loro, quando l'Autorità di gestione CITES olandese ha chiesto delucidazioni sul perchè un allevatore italiano avesse ceduto senza CITES 9.2 delle Testudo ad un allevatore olandese.
Sono un Forestale che lavora al CITES
pecary3 ha scritto:Agostino ha scritto:Capisco che alla fine si dovranno microcippare tutti gli esemplari, ma le normative europee prevedono la possibilità per delle deroghe ove ne fosse bisogno; L'Italia è uno dei paesi con maggior bisogno di alcune deroghe che prendessero in considerazione il fatto che abbiamo ancora un pò di animali in natura e tantissimi in cattività.
Invece si è voluto interpretarle nel modo più severo, specialmente con la scelta di chiedere la seconda generazione per ottenere le certificazioni CITES, cosa che permetterà di ottenerli solo ad un limitatissimo numero di allevatori, con conseguente effetto di incentivare l'illegalità ed il bracconaggio. Gli effetti poi sono già sotto gli occhi di tutti, specialmente della forestale che è operativa sul territorio e conosce bene le realtà locali
In effetti sono calate drasticamente le denunce di nascita, tantissimi schiacciano le uova. Purtroppo la proposta di declassare almeno le Testudo hermanni e le greche in allegato "B" si è si arenata, si spera nella prossima conferenza degli stati parte CITES.
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