tartamau ha scritto:La sede corretta di inoculo per le baby non è nelle zampe posteriori, ma bensì anteriormente sotto cute tra zampa e collo, proprio sotto il carapace. Questa in sintesi la zona presa in considerazione dalle prove presentate al Ministero e quindi avallate. Mi auguro che vengano fatti dei corsi appositi a tutti i veterinari che vorranno effettuare questa procedura.
Dietro c'è di fatto meno spazio ed è più facile commettere un errore. Come in tutte le cose, una certa dose di rischio c'è sempre e va messa in conto, ma se la procedura è eseguita in modo corretto, si può ritenere che sia realmente molto basso, addirittura trascurabile.
La normativa prevede che tutti gli animali siano marcati a norma di legge, ed a rigor di logica, poichè il microchip serve per le verifiche e a dare una identità univoca all'animale, che senso avrebbe inserirlo solo sui piccoli?
Le mie infatti sono state inoculate tutte trà zampa e collo lato six, ma di fatto i vertici della SIVAE ( parlo di settembre 2011 ) erano in attesa di ulteriori dati per arrivare ad una conclusione univoca. Chi ha avuto modo di seguire le relazioni tenute dai vari veterinari, ricorderà certamente la relazione del Dott. Mattia Bielli ( presidente SIVAE) che descriveva l' inoculo nella zampa, previa applicazione di un punto di sutura. Quindi se non vi sono state ulteriori novità la cosa è del tutto individuale ( per la cites di Torino le cose stanno esattamente allo stesso modo ) Resta il fatto che per molti vet e propietari, inserire un "palo" lungo 1/5 del corpo è peggio che metterlo in una zampa, non dimentichiamoci che si tratta di animali magari nati a Luglio/ Agosto, che hanno avuto5/6 mesi di cresita attiva, ( sempre che il clima e le condizioni metereologiche non peggiorino la cosa ) personalmente prevedo (almeno da parte mia ) parecchie certificazioni mediche atte a rinviare l' inoculo. ( Almeno con il veterinario, posso permettermi di parlare alla pari.
Poi sarebbe anche interessante sentire i vertici ENPA, e chiedere loro se per identificare un animale, sia pure a scopo legislativo
è necessario "scannarlo".
Il fatto che una tartaruga non si lamenti non vuol dire che non soffra, a tal proposito sarebbe interessante rivedere la relazione e consultare gli studi del Dott. Stefano Cusaro, che sullo studio del dolore nei cheloni ha speso un bel pò di risorse.