Terminologia scientifica

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
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Giuseppe Liotta
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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda Giuseppe Liotta » mar ott 04, 2011 8:31 pm

Massimo perdonami, non sono una cima in inglese, ma da quel po che ho capito si dice la stessa cosa che ha detto Antonio..

fleming76 ha scritto:
EDG ha scritto:
fleming76 ha scritto:ti ricorda qlkosa?

A dire il vero no : Lol : , non sto scherzando ma le tigri leucistiche nei colori assomigliano di più alla Chelonia mydas che ho postato prima. Queste hermanni hermanni io non le definirei leucistiche ma ipomelaniche perchè hanno poca melanina rispetto alla "normalità". Possibilmente ho torto e tu ragione ma anche sbagliando non riesco a convincermi che queste hermanni hermanni siano leucistiche(a questo punto meglio inventargli un altro termine), pazienza : Rolleyes :.


Nell'ipomelanismo la melanina c'è ed è nella sua forma completa ma in quantità minore e questo si manifesta con macchie scure (NERE) in quantità minore, nel leucismo non si riesce a produrre melanina matura ma solo pigmento immaturo (marrone chiaro e non nero) perchè la cascata enzimatica è interrotta per mancanza di un fattore trasmesso come gene autosomico recessivoQuindi ricapitolando la differenza sta nel fatto che ipomelanismo macchie scure ma in minor numero, non viene trasmesso geneticamente, quindi i figli non avranno la stessa colorazione dei genitori. Leucismo la melanina non è presente ma è presente solo un pigmento immaturo (macchie marroni chiare) ed è trasmesso geneticamente come fattore autosomico recessivo, da due genitori leucistici tutti i figli saranno leucistici, da un leucistico ed un portatore 50% di leucistici e 50% di portatori ecc.

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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda fleming76 » mar ott 04, 2011 10:13 pm

ubu ha scritto:Il leucismo non è albinismo, è di più, è l'assenza di tutti i pigmenti...

Leucism is a condition characterized by reduced pigmentation in animals and humans. Unlike albinism, it is caused by a reduction in all types of skin pigment, not just melanin

Una tartaruga gialla ...oltretutto con delle macchie scure, non è leucistica, in campo terraristico si sta prendendo il vizio di usare termini impropri, mal tradotti dall'inglese o inventati.

Since all pigment cell-types differentiate from the same multipotent precursor cell-type, leucism can cause the reduction in all types of pigment. This is in contrast to albinism, for which leucism is often mistaken. Albinism results in the reduction of melanin production only, though the melanocyte (or melanophore) is still present. Thus in species that have other pigment cell-types, for example xanthophores, albinos are not entirely white, but instead display a pale yellow colour.


traducendo alla lettera "leucismo è una condizione di ridotta pigmentazione, non assenza di pigmento"
Ribadisco che nelle hermanni anche per l'albino "puro", ossia il T- il colore giallo non manca mai
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e che in molte specie i soggetti leucistici presentano un pigmento immaturo (marroncino) che segue il disegno tipico della specie, quindi anche se dal greco vuol dire mancanza di pigmento, questo è stato esteso alla mancanza di pigmento maturo dovuta alla mancanza di un gene coinvolto nella formazione del pigmento melaninico
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questo e solo questo fa della hermanni hermanni leucistica un morph, ossia la trasmissione autosomica recessiva, se faccio accoppiare 2 thh leucistiche avro tutte leucistiche, due albini T- avrò tutti albini T-, 2 marginate albine caramello tutte albine caramello.
caro ubu sai cosa succede se fai accoppiare 2 thb ipomelaniche? o ti limiti solo alle definizioni, ebbene non avrai tutti thb ipomelanici e questa è una verità inconfutabile
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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda ubu » mer ott 05, 2011 8:41 am

@fleming, hai scritto ''caro ubu sai cosa succede se fai accoppiare 2 thb ipomelaniche? o ti limiti solo alle definizioni, ebbene non avrai tutti thb ipomelanici e questa è una verità inconfutabile''

Se ha letto bene i miei post non sto trattando della solita storiella dei piselli, ma di terminologie scientifiche mal applicate o inventate di sana pianta. Insomma di eccezioni linguistiche, non di ereditarietà dei caratterri.

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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda ubu » mer ott 05, 2011 8:56 am

Coma fate a dire che queste ipomelaniche siamo leucistiche, cioè bianche?!

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Le linee di crescita sono sempre più chiare, non bariamo!
La tonalità di fondo e della pelle è ocra in entrambi gli esemplari!
Le foto dei mammiferi postati hanno il fondo bianco e con qualche striatura o macchia scura e non fondo ocra come nell'isabellismo.

Questa è bianca
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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda fleming76 » mer ott 05, 2011 9:59 am

ubu ha scritto:@fleming, hai scritto ''caro ubu sai cosa succede se fai accoppiare 2 thb ipomelaniche? o ti limiti solo alle definizioni, ebbene non avrai tutti thb ipomelanici e questa è una verità inconfutabile''

Se ha letto bene i miei post non sto trattando della solita storiella dei piselli, ma di terminologie scientifiche mal applicate o inventate di sana pianta. Insomma di eccezioni linguistiche, non di ereditarietà dei caratterri.

se per te la genetica è la storiella dei piselli allora alzo le mani e ti lascio alla tua terminologia
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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda tartamau » gio ott 06, 2011 1:55 pm

Non posso che concordare con Antonio, l'albinismo è una situazione assai complessa e racchiude mille sfumature, poi troviamo l'axantismo, l'eritrismo, ipermelanismo ecc. Tutte mutazioni che possono essere definite "varianti di colori". Non posso fare notare che stranamente gli occhi delle Thb albine presenti in tutti i forum sono innaturalmente rossi, quasi fossero dei led accesi. Photoshop e consimili insegnano... L'occhio rosso, premesso che si può ottenere semplicemente per sovraesposizione di luce che permette la visione dell'occhio interno che è vascolarizzato e quindi rosso, vedi le normali foto con flasch, non è mai con alone rosso come le foto suddette. Tutte le albine da me viste, e non sono poche, specie se usi macchine fotografiche che naturalmente riducono o attenuano il fenomeno degli occhi rossi, il rosso è visibile bene sole se per esempio sono messe al sole e a favor di luce. Per essere più chiaro le foto di trasverso non danno mai il rosso. Questo per far notare che l'occhio rosso nell'albino è spesso una condizione dei primi tempi di vita. Nei mammiferi l'albino ha un occhio chiaro, mai rosso, l'asinello albino dell'Asinara li ha azzurri, le marginata caramello nocciola (ma vanno visti a favor di luce) ed anche negli adulti un occhio esperto li sa ben riconoscere. Non è per fare polemica, ma con le definizioni che si trovano nelle enciclopedie, riprese spesso da soli letterati che al più riconoscono l'etimologia e l'origine della parola, non è possibile descrivere un discorso complesso come l'albinismo, in quanto a seconda del gene interessato dalla mutazione, vi possono essere tante varianti.
Per poter far capire a tutti quanto detto, immaginiamo che nel caso del pigmento melanina si parta da un aminoacido precursore, la tirosina appunto per arrivare in diversi passaggi biochimici regolati da differenti enzimi, a loro volta codificati in parti differenti del dna. Ora, nel caso sia l'enzima tirosinasi ad essere mutato e reso inattivo, parleremo di albino T-, cioè che non viene prodotto l'enzima tirosinasi o sia così mutato da non essere rilevabile. Qualora l'enzima tirosinasi sia presente, ma il fenotipo risulti "albino" (alla nascita un esemplare bianco e con gli occhi rossi non può essere definito che albino, per giunta se avesse solo un deficit di produzione della melanina dovrebbe averne almeno un po', ma non è così e diviene scuro crescendo, fatto questo che lascia supporre come con l'alimentazione possa ingerire del pigmento o forme incomplete di esso), sicuramente possiamo avere una mutazione in un altro punto della cascata di reazioni che portano alla maturazione della melanina. Immaginiamo inoltre che il colore è dovuto ad un discorso chimico, cioè la formazione di un certo numero di doppi legami nella molecola, gli fa acquisire il colore che vediamo, ma ci potrebbero essere dei colori che non vediamo in quanto la sensibilità dell'occhio umano non è estesa se non in un piccolo ambito della luce (definita luce visibile, ma non è uguale per tutti gli esseri viventi, c'è per esempio chi vede nell'ultravioletto come molti insetti e certi uccelli). Poi ci sono anche i colori fisici, cioè quelli che si trovano negli insetti, coleotteri e lepidotteri e sono dovuti alla rifrazione e scomposizione dello spettro della luce visibile nelle sue componenti prodotto da particolari strutture presenti sulla cuticola o sulle squamette che ricoprono le ali delle farfalle. Di fatto vediamo un colore ma non è altro che lo stesso fenomeno dell'arcobaleno.
Tornando al nostro discorso, è chiaro che a seconda di dove avvenga la mutazione ci troveremo di fronte a situazioni diverse, ma andando tutte ad interessare la produzione di melanina, non si può non definirle albinismo. Poi lo possiamo a sua volta suddividere in sottocategorie (e qui la fantasia si sbizzarrisce), ma l'ambito è sempre e solo questo. Le definizioni infatti dicono sempre assenza o ridotta presenza di pigmento melanina, quindi è opportuno cercare di avere una visione più aperta del fenomeno. Ci sono casi, e qui concludo, che albini completi non danno prole albina in F1, e questo si spiega facilmente al momento del reincrocio della F1, infatti in F2 compaiono gli albini, ma ci saranno sempre esemplari di colorazione normale (a questo punto ci viene in aiuto Mendel e le sue tabelline per la trasmissione di due caratteri recessivi). Come ci spieghiamo questo? Semplice, la mutazione del maschio non è la stessa della femmina, essendo omozigote recessiva perchè si manifesti, una copia corretta del gene che serve per completare la cascata di reazioni che portano alla melanina è sempre presente. Essendo dominante, la nasconderà.
Spero di aver chiarito un po' la cosa, e che con le definizioni nude e crude non si arriva molto lontano. Purtroppo la realtà è sempre più complessa, e spesso cozza con la necessità di dare una classificazione di un fenomeno in termini di semplice definizione. Per complicare ulteriormente la cosa, dirò che spesso una mutazione non incide solo in un ambito, in quanto in biologia la stessa molecola può avere altre funzioni nelle cellule di differenti organi o tessuti. Nel caso delle marginata albino caramello, una alimentazione più ricca in proteine (ricordiamoci che la tirosina è un amminoacido), fa si che l'animale acquisti quel minimo di colorazione che gli permette di avere una vita normale, cioè gli permetta di scaldarsi al sole in modo soddisfacente. Non escludo poi che ciò tamponi altre carenze, infatti un'alimentazione esclusivamente vegetale non permette a questi animali di crescere normalmente. E qui concludo facendo notare che in natura le nostre tartarughe mangiano di tutto e probabilmente frazioni proteiche ben superiori a quello che qualcuno si ostina a dire, fatto questo me lo lascia pensare il fatto che in natura le T+ sopravvivono. Al museo di Storia Naturale di Milano, sono infatti conservati in alcol esemplari albini, raccolti in natura, di Testudo marginata collezionati all'inizio del 1900.
www.testudoalbino.com

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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda EDG » gio ott 06, 2011 2:18 pm

Grazie per questo intervento. Alcune cose non riesco a seguirle perchè mi mancano le basi su certi argomenti, ma credo che tutta questa storia si possa riassumere in questa frase che condivido:
tartamau ha scritto:con le definizioni nude e crude non si arriva molto lontano. Purtroppo la realtà è sempre più complessa, e spesso cozza con la necessità di dare una classificazione di un fenomeno in termini di semplice definizione.


Vedendo le foto della zebra e del pinguino mi sto ricredendo su quelle hermanni hermanni; anche se le si vuole chiamare leucistiche non è detto che occorre per forza considerare il colore bianco. Il termine albinismo deriva dal latino "albus" e anch'esso significa bianco, ma nemmeno tutti gli albini sono effettivamente bianchi!
Di sicuro quelle hermanni leucistiche non reggono il confronto con le sulcata leucistiche, ma a questo punto penso si possano considerare due varianti dello stesso fenomeno.
Enrico

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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda Tartaboy » gio ott 06, 2011 2:28 pm

tartamau ha scritto:Non è per fare polemica, ma con le definizioni che si trovano nelle enciclopedie, riprese spesso da soli letterati che al più riconoscono l'etimologia e l'origine della parola, non è possibile descrivere un discorso complesso come l'albinismo, in quanto a seconda del gene interessato dalla mutazione, vi possono essere tante varianti.

Poi ci sono anche i colori fisici, cioè quelli che si trovano negli insetti, coleotteri e lepidotteri e sono dovuti alla rifrazione e scomposizione dello spettro della luce visibile nelle sue componenti prodotto da particolari strutture presenti sulla cuticola o sulle squamette che ricoprono le ali delle farfalle. Di fatto vediamo un colore ma non è altro che lo stesso fenomeno dell'arcobaleno.


Nonostante io sia un orgoglioso simpatizzante di latinismi, purismi lessicali e affini quoto anch'io il primo pezzo e ti ringrazio per l'intervento. L'argomento è molto più vasto delle possibilità di una discussione, ma effettivamente il tema iniziale erano le rispondenze etimologiche, quindi sulla carta staremmo andando OT : Twisted :

già che hai citato i colori fisici volevo però aggiungere un gruppo di vertebrati che li "utilizza" cioè diverse specie di colibrì. fine OT
Vincenzo

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Re: Terminologia scientifica

Messaggioda tartamau » gio ott 06, 2011 3:46 pm

Stando sulla carta non si potrebbe pertanto replicare... : Rolleyes : E' vero che si parlava di etimologia di termini spesso usati impropriamente, concordo su questo, ma era un discorso che non reggeva dal punto di vista scientifico, quindi non poteva essere ribattuto sullo stesso piano, ma solo da quello scientifico. Il "conio" delle parole spesso è molto antico e fotografa la "cosa" sulla base delle conoscenze del tempo. Queste parole sono rimaste, ma con il progredire delle conoscenze scientifiche si sono arricchite di molti altri significati e spiegazioni, questo solo per dire che forse il modo più corretto per definire l'assenza o la ridotta o modificata presenza di pigmento melanina è correttamento definito da "forma di albinismo" o variante di colore dipendente da...
Per me è assai scorretto cercare a tutti costi di ascrivere un fenomeno in una categoria, o per la sua complessità, in una semplicistica definizione. Per concludere, spesso le parole con l'uso ed il tempo perdono il loro significato e ne acquistano un altro...
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