Circa 17 mila piccoli esemplari di tartarughe dell’Amazzonia, di 4 sottospecie diverse, sono state liberate nel fine settimana da alcuni volontari dei comuni brasiliani di Presidente Figureido e San Sebastiano. Le tartarughe fanno parte di specie considerate a rischio estinzione e, per questo motivo, da alcuni anni è nato un progetto comunitario per la loro salvaguardia. I piccoli di tartaruga vengono raccolti dalle rive dei fiumi in cui nascono dopo la schiusa delle uova, nelle zone non soggette a protezione, e grazie a centinaia di volontari di tutte le età, vengono poi liberate vicino il fiume Uatuma, in una zona impervia raggiungibile solo attraverso le barche che viene considerato un vero paradiso naturale.

Le tartarughe sono minacciate non solo dall’intervento dell’uomo e dall’inquinamento delle acque dei fiumi brasiliani, ma anche dai numerosi nemici naturali, tra i quali vi sono i temibili coccodrilli, i voraci pesci gatto e altre specie di tartaruga molto aggressive, come le tartarughe azzannatrici.
Il progetto per salvarle nasce nel 1989, grazie all’appoggio e all’investimento del dipartimento dell’Ambiente e dell’Energia in Amazzonia. Dopo poco tempo, l’operazione di liberazione delle piccole tartarughe si è trasformato in un vero e proprio evento mediatico seguito da curiosi e giornalisti di tutto il mondo.
A partecipare vi sono sia ragazzini, tra i più entusiasti, che persone anziane, in tutta circa 300 persone. Tra loro la signora Nazaré Gomes, di 63 anni, che si da un gran da fare per i piccoli rettili. ‘Ho fatto un corso di un mese – spiega l’anziana donna – per conoscere le nostre tartarughe e capire come possono essere salvaguardate. Adesso mi diverto tantissimo e so che sto svolgendo un lavoro importante per il mio Paese’.