Flavio ha scritto:Già non si capisce più niente....a Cesena ( e stando a quanto riferiscono i vet, che li hanno comperati ) c' erano quelli da 1.6 mm di diametro e sembravano essere i più piccoli sul mercato, adesso Maurizio riporta di 1.2 mm di diametro, così ad occhio arriverà a 2 mm di foro dell' ago, penso che un animaletto di tre anni ben nutrito e sano possa sopportarlo agevolmente senza problemi, a sto punto dai che le chippiamo tutte. Poi se non mi sbaglio Maurizio sei del settore, se riesci ad importarli puoi avere l' esclusiva come fornitore ufficiale dei veterinari che trattano rettili e non solo.
Gianpaolo ha scritto:Ti posso garantire che ho comperato una scatola da dieci pezzi e l'ho pagata dieci euro.
Per quello che riguarda la lunghezza, la veterinaria mi diceva che se eccessiva può creare problemi all'articolazione (in parole povere: la coscia deve essere più lunga del microchip)
Gianpaolo ha scritto:Ti posso garantire che ho comperato una scatola da dieci pezzi e l'ho pagata dieci euro.
Per quello che riguarda la lunghezza, la veterinaria mi diceva che se eccessiva può creare problemi all'articolazione (in parole povere: la coscia deve essere più lunga del microchip)
tartamau ha scritto:Gianpaolo ha scritto:Ti posso garantire che ho comperato una scatola da dieci pezzi e l'ho pagata dieci euro.
Per quello che riguarda la lunghezza, la veterinaria mi diceva che se eccessiva può creare problemi all'articolazione (in parole povere: la coscia deve essere più lunga del microchip)
Il microchip non dovrebbe essere inserito nel muscolo, ma bensì in una "tasca" naturale nell'incavo degli arti, per giunta sotto cute. La reazione dell'animale sarà quella di rinchiudere il chip in una capsula fibrosa e da lì non si muoverà più. Si capisce che se viene inserito nel muscolo può provocarne la paralisi... E' probabile che non solo la lunghezza crei problemi se il femore è solo 1 cm o poco più, in quanto l'ago stesso ha in questo caso un diametro pari o di poco inferiore all'arto. Altro particolare non da poco è che l'iniettore utilizza uno stantuffo che per garantire l'uscita del dispositivo deve estroflettersi all'esterno per qualche millimetro oltre l'inizio dell'ago. Questo nei comuni dispositivi incrementa la zona interessata dal trauma dovuto all'operazione di inoculo. La miniaturizzazione riduce anche questo problema.
beppe56 ha scritto:Sono decisamente più piccoli, ma con questi Mini Microchip secondo te si possono Chippare soggetti di quale dimensione?
Flavio ha scritto:Direi che fai cosa buona e giusta, cosiì ti levi dalle scatole rinnovi e quant' altro, Aprile poi è un periodo ad ok![]()
Ho scritto ieri sera ad una ditta tedesca che li produce ( sales@tierchip.de ) chiedendo info varie.
tartamau ha scritto:Flavio ha scritto:Direi che fai cosa buona e giusta, cosiì ti levi dalle scatole rinnovi e quant' altro, Aprile poi è un periodo ad ok![]()
Ho scritto ieri sera ad una ditta tedesca che li produce ( sales@tierchip.de ) chiedendo info varie.
Perché questi chip possano essere venduti a tutti, è necessario che grossisti italiani li acquistino e li vendano al dettaglio. E' impensabile ricorrere a tappeto all'acquisto estero. Teniamo conto che la maggior parte degli allevatori di tartarughe non frequenta nessun Forum o gruppo di discussione e la conoscenza di questo dispositivo deve venire dalle istituzioni. In questi giorni, infatti, i responsabili cites del Ministero dell'Ambiente e delle Politiche Agricole e Forestali stanno valutando in concerto questi nuovi dispositivi, con la speranza che ciò porti ad una auspicabile semplificazione. Se vogliamo essere veramente di aiuto alle persone, la cosa deve essere sposata dalle istituzioni e deve essere supportata dai professionisti nella giusta maniera. Non deve cioè diventare il prezzo da pagare un deterrente alla legalità.
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