Logicamente le ragioni devono essere certe e portate avanti con fermezza ma anche con cortesia

A sto punto mi pento di avere registrato tutte le tartarughe
chettolo ha scritto:
Sarebbe anche inutile tale operazione, dal momento che non esiste una anagrafe delle tartarughe... Al limite si potrebbe verificare se in merito all'esemplare controllato, dotato di microchip. risulta una denuncia di smarrimento o furto. Purtroppo il microchip identifica l'esemplare e non è collegato al possessore o proprietario.
@barbara: Per quanto riguarda l'applicazione del chip, come ho detto mi sembra chiaramente nel mio post, l'operazione deve essere compiuta da un veterinario, esperto nella materia, sia per evitare probelmi di natura post-operatoria, sia perchè la cosa abbia un valore legale (certificato medico attestante l'avvenuto inserimento).
In ogni caso, la legge è legge, e per quanto interpretabile, va rispettata. Gli uffici periferici devono rispettare la normativa vigente, non bisogna avere paura di "mettersi contro". E' un atteggiamento infantile e pericolosamente rinunciatario. La norma è tale e va rispettata, se l'ufficio periferico non la recepisce spontaneamente lo farà una volta interpellato l'ufficio centrale. Le interpretazioni personali degli impiegati o funzionari sono sciocchezze.
Off topic: le cose in Italia vanno male anche per questo: il cittadino ha in sè un pregiudizio e un preconcetto verso la pubblica amministrazione e per pigrizia, ignoranza o timore, non pretende che gli iter vadano rispettati e si ferma davanti al primo "ostacolo", al primo impiegato ignorante.
seda ha scritto:A sto punto mi pento di avere registrato tutte le tartarughe
a questo si arriva!!!!!!!!!!!!!avevate qualche dubbio?
Flavio ha scritto:Forse vivrò gli ultimi miei anni e ci lascierò la pellaccia sognando, ma un sistema in cui gli organi preposti, magari suopportati da associazioni come la nostra che lavorano e si impegnano all' unisono per la "salguardia vera" degli animali di cui siamo appassionati è un pensiero che non riesco a cancellare dalla mente.
Rucola ha scritto:Flavio ha scritto:Forse vivrò gli ultimi miei anni e ci lascierò la pellaccia sognando, ma un sistema in cui gli organi preposti, magari suopportati da associazioni come la nostra che lavorano e si impegnano all' unisono per la "salguardia vera" degli animali di cui siamo appassionati è un pensiero che non riesco a cancellare dalla mente.
Vedi Flavio, le Associazioni, i Club, le Fodazioni, e chi ne ha più ne metta, anzichè farsi i dispetti tra loro e parlare male una dell'altro dovrebbero unirsi e portare al ministero competente delle proposte decenti in modo da poter semplificare e nel tempo stesso regolamentare in modo chiaro ed univoco, e non soggettivo, tutta la normativa.
roberto ha scritto:Caro chettolo
Non dimentichiamo che alcuni anni fa delle nazioni hanno legiferato norme che poi sono servite a creare dei criminali processati da tribunali internazionali e condannati, le norme non sono buone solo perché sono leggi, sono buone quando regolamentano un sistema, non quando lo rendono oneroso fuori del normale, creano parassitismo burocratico senza un fine utile
Flavio ha scritto:Ma poi che sistema barbaro è, quello di doversi sempre rivolgere alle sedi competenti con il timore reverenziale di incappare in qualche guaio, solo perchè non si sà mai esattamente come stanno le cose.
Se mi ferma la Polizia Stradale, ed io sono certo di aver ottemperato ai miei obblighi, non ho nessuna paura, anzi devo prendere atto che stanno svolgendo un servizio per il quale anche io nel mio piccolo contribuisco economicamente, chi indossa una divisa, chiunque la indossa, è un servitore dello stato e tra i suoi compiti ci dovrebbe essere quello di controllare il rispetto delle regole
ed eventualmente punire chi non le osserva, tutelando chi si dimostra rispettoso delle regole stesse.
In fondo pretendere regole chiare, univoche, ragionevoli, pagandoci anche il congruo e dovuto onere, non mi sembra di chiedere il mondo.
Visitano il forum: Nessuno e 25 ospiti