Raga comunque ho scritto una strooooo

Più precisamente una mezza stroooo
Infatti i conti non mi tornavano su alcuni punti e così mi son adato a rivedere un po' di cose e il risultato è stato questo: il sitema della D3 è determinante nell'omeostasi del calcio solo quando questo ione è scarsamente presente nella dieta, che è poi la condizione che caratterizza gli erbivori, che si nutrono di tessuti, quelli vegetali, in cui il calcio è presente a basse concentrazioni (se si fa il paragone coi tessuti animali). In pratica la D3 fa sintetizzare quelle proteine che, sulla membrana delle cellule intestinali deputate all'assorbimento, sono in grado di prendere selettivamente quel poco e prezioso calcio che c'è nel lume intestinale e buttarlo dentro e quindi in circolo. Questo ruolo della D3 è sottolineato dal fatto che, le "sue proteine" intervengono anche sulle cellule dei tubuli renali a recuperare quel calcio che altrimenti andrebbe perso nelle urine o nell'ac.urico. E questo già l'abbiamo detto. Ma la mia imprecisione, grossolana

è stata nel considerare come unico sistema di assorbimento del calcio quello mediato dalla D3, quando non è affatto così: se la dieta è ricca di calcio, infatti, la differenza di concetrazione che c'è tra il lume intestinale (dove ci sono elevate quantità dello ione assunte con la dieta) e il circolo ematico (in cui lo ione è a concentrazioni bassissime) spinge il calcio a bypassare completamente il sistema di assorbimento mediato dalla D3 e a passare nel circolo ematico direttamente attraverso gli spazi interstiziali che ci sono tra una cellula intestinale e l'altra.
Arricchire in calcio un alimento, quindi, significa di fatto assumerne di più e in modo meno controllato di quanto avevo detto nel primo post.
Morale della favola: somministrarlo solo se si conoscono le reali esigenze dell'esemplare.