Maledetti ratti, subdoli e assassini, non lasciano scampo alle povere tarte indifese ed in letargo: è questo il momento di porre le apposite esche avvelenate nei giardini, in punti ben determinati magari sopraelevati e circoscritti,inaccessibili a bambini, alle tarta ed altri animali, da controllare spesso per determinarne l'eventuale consumo e la presenza dei ratti.
Dalla foto non si può ben valutare, ma credo che l'esemplare maschio abbia riportato, oltre alle lesioni cutanee, qualche altro grave danno ad organi vitali interni, che spiega i sintomi ed il suo decesso
Determinati farmaci (Pharmakos= veleno, dal greco)vengono forniti ai tessuti bersaglio dosi terapeutiche per prevenire, curare o limitare stati morbosi dell'organismo.
La risposta terapeutica dipendono dalla farmacocinetica della sostanza, cioè l'inizio, la durata e l'intensità dell’effetto farmacologico dipendono dalla dose, dal metodo di somministrazione nell’organismo, dalla velocità di diffusione nel plasma, dalla sua distribuzione,assorbimento,trasformazione ed escrezione dall’organismo.
L'efficacia di un farmaco dipende quindi dalla via di somministrazione, che a sua volta non può prescindere dalle caratteristiche di idrosolubilità, liposolubilità, ph della sostanza.
Possiamo distinguere, semplificando molto, le seguenti categorie di somministrazione:
- enterale,
- orale: più comune, ma meno efficace per effetto dell’inattivazione operata dal fegato e dall’intestino; l’assunzione con il cibo influenza ulteriormente l’assorbimento di alcuni farmaci (es. penicillina) che vengono distrutti dagli acidi gastrici prodotti; è da preferire tuttavia in caso di patologie gastriche ed intestinali
- sublinguale: consente al farmaco di diffondere tramite la rete capillare passando nel circolo sistemico senza inattivazioni metaboliche, poco attuabile nelle tartarughe!
- rettale: ha il vantaggio di limitare l’inattivazione e/o la trasformazione ad opera degli enzimi intestinali o dal basso pH dello stomaco, può essere utilizzata nelle tartarughe
parenterale,
è la via di somministrazione dei farmaci scarsamente assorbiti dal tratto gastrointestinale o che sono instabili in questo ambiente.
E’ inoltre la via preferenziale per farmaci che devono agire rapidamente.
La somministrazione parenterale di un farmaco prevede quindi un perfetto dosaggio della sua quantità.
Le vie specifiche sono:la endovascolare, molto efficace, attuabile nei nostri cheloni solo da Medici Veterinari specialisti
Intramuscolare:, sottocutanea o intradermica: abbastanza efficaci e rapide, solitamente le più utilizzate nelle tartarughe: attenzione tuttavia a non iniettare sottocute o nel derma farmaci che devono essere iniettati intramuscolo e viceversa, si possono provocare gravi danni da necrosi dei tessuti oppure il farmaco non ha effetto: attenzione a farsi spiegare bene dal Veterinario come e dove effettuare l'iniezione!!
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Altre vie di somministrazione sono:
- Inalatoria: assicura una rapidità simile a quella EV sfruttando l’ampia superficie della mucosa del tratto respiratorio e polmonare. E’ usata per alcuni farmaci allo stato gassoso;
- Nasale o mucosale: è la via di somministrazione di desmopressina per il diabete insipido, calcitonina di salmone, cocaina (non è il caso nostro)
- Intratecale e intraventricolare, con farmaci inseriti direttamente nel liquido cefalo rachidiano o nel ventricoli;
- Topica: per effetti locali;
- Transdermica o : per farmaci a lento rilascio (es. nitroglicerina)(sotto altre forme da usare in casi estremi contro i ratti

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