Il problema nel CONSIGLIARE antiparassitari per la RIMOZIONE delle zecche sta a mio avviso soprattutto nel rischio di far utilizzare sostanze potenzialmente velenose a persone che, non avendo alcuna competenza specifica (e a volte nessun buon senso, diciamocela tutta

) li utilizzano in maniera erronea, indiscriminata, magari ripetitiva e in sovrabbondanza. Gli antiparassitari, non solo il frontline, hanno praticamente tutti un assorbimento cutaneo, percui il rischio di effetti tossici sistemici è concreto se non se ne fa un uso più che corretto. Certo è importante sotto questo punto di vista il punto di impianto del o dei parassiti, un rischio maggiore ci sarà per applicazioni in zone con cute sottile, o in punti nei quali la tartaruga può arrivare con la bocca, o vicino la cloaca. Al contrario dove ci sono grosse scaglie cornee fuori dalla portata del muso il rischio sarà verosimilmente minore.
Come ho detto, la mia deduzione è questa: NELL'UOMO c'è un rischio minimo di contagio con Borrelia burgdorferi, batterio che determina la Malattia di Lyme, una delle nuove malattie infettive che si stanno diffondendo in Europa provenienti da altri continenti. Nonostante questo, attualmente le linee guida dicono che l'importante è rimuovere
la zecca interamente, senza porre enfasi sul COME la si rimuove.
Nella tartaruga, che io sappia (il che è tutto dire

), non sono state individuate malattie infettive specifiche trasmesse dal morso di zecca, quindi a maggior ragione il COME si rimuove questo parassita non dovrebbe essere un problema di fondamentale importanza!
Potendo scegliere fra sostanze potenzialmente pericolose in mano ad inesperti o sprovveduti, e metodi meccanici non eccessivamente cruenti IO mi sentirei di consigliare i secondi.