barbarabe66, quella degli eventuali danni nel corso degli anni, è un'ottima osservazione. Anche questo, rientra tra i motivi per cui MAI mi sognerei di far intedere che la mia parola è "verbo", e oltretutto, non sono nulla di più di un'appassionato, non un veterinario, ed è anche la ragione per cui ho sempre ribadito: meglio la consultazione con il veterinario.
Riportando esclusivamente ciò che ho potuto constatare, posso dire che dall'anno nefasto dell'infestazione, ad oggi, le uniche "morti" sono state 2 piccole che non sono riuscite a rompere completamente l'uovo e a uscire dal nido/sede di deposizione.
Per il resto negli adulti e nelle piccole (le piccole di allora, le subadulte di oggi) trattate, non ho riscontrato nulla di anomalo.
Questo forum è una cosa ottima anche per la presenza di veterinari qualificati, magari anche (e aggiungerei sopratutto) possessori di testudo.
Non temevo la giusta "strigliata", confessando la pratica poco ortodossa dell' "autosomministrazione" (auto? bo, sarà definizione giusta? sarà che gli animali li vivo come una parte di me?) ma volevo far presente che non mi sono messo a "sperimentare" , mi sono rifatto al peso dell'animale, anche se il farmaco parlava di cani e gatti, confidando nel fatto che un lieve sovraddosaggio non avrebbe dovuto comportare tragedie e del resto a mia difesa potrei aggiungere che, mentre ci sono farmaci specifici per i volatili, per gli ovini, per i gatti ecc.. come indicato dai foglietti illustrativi, IO personalmente non ho MAI trovato riferimento alcuno a terapici specifici per rettili. (a parte integratori, omeopatici/erboristici e prodotti galenici come il carbonato di calcio "tal quale")
Ragazzi, per ribadire una nota doverosa: sono stato fortunato, è vero.
Come vermifugo inizialmente pensai di usare una pappina d'aglio, ma anche se la soluzione "erboristica" può sembrare più sicura, in rete e tra scambi di esperienze con altra gente non ho trovato riferimento alcuno all'eventuale tossicità di questa pianta e a quali dosi (almeno sui rettili).
Sapendo (e avendo personalmente constatato) che per esempio nell'uomo abbassa parecchio la pressione, ho evitato. Questo si, una somministrazione di qualcosa di apparentemente innocuo, con nessun riferimento a disposizione, sarebbe stato un'esperimento, giusto?
Vi porto come esempio il basilico che alcuni di voi danno alle proprie tartarughe.. da quando so' che l'eugenolo (sostanza aromatica presente nel basilico) può dare effetti tossici, che l'estratto alcolico stesso di basilico ha proprietà anestetiche, e che se le parti verdi usate provengono da piante al di sotto di 10 cm, l'eugenolo è nella forma metilata, che è cancerogena, evito di somministrarlo.
[a scanso di equivoci:
http://www.sssa.it/news.asp?id={EE43C98C-0021-473E-A25A-38742139997D}&sessionid= ,
http://www.albanesi.it/Alimentazione/OGM.htm ]
Non voglio sperimentare, perchè non ho documentazione sottomano, come invece ho avuto con quel pure non specifico foglietto illustrativo del vermifugo.
Gisella, visto che ho riempito un bel po' di spazio con i mei post in merito a questa pseudo-avventatezza conclusasi positivamente,(che mi auguro di aver chiarito non esserlo stata più di tanto, e non gratuitamente, visto che ho chiesto in giro, letto e discusso esperienze, e mi sono informato un po' sulla molecola e su prodotti alternativi) continuiamo ad approfondire questo discorso? ciò che ti ha detto il dr. Mattia Bielli mi interesserebbe molto, se più specifico di "c'è da discuterne, bisognerebbe vedere, non si fanno gli esperimenti"
Ah, visto che tra l'altro trovo molto interessante questo discorso sulla tossicità eventuale di farmaci o piante o principi attivi in esse contenute, e del resto è pertinente al discorso "vermi", posso anche dirvi che quando ho "ereditato" i miei capostipiti, venivano dall'anziana signora che le possedeva, alimentati con le classiche cose inidonee a una testudo (cibo per cani, pasta al forno e nel migliore dei casi lattuga) e venivano allevate sul terrazzo, pavimentato con piastrelle di cemento. Sono state allevate li almeno per un ventennio, e c'erano diversi vasi di Cotyledon orbiculata [http://www.smgrowers.com/products/plants/plantdisplay.asp?plant_id=457] alle foglie delle quali ovviamente, non lesinavano morsi, qualora fossero a tiro branche più sporgenti o foglie cadute.
Tra le varie caratteristiche di questa pianta, c'è quella di essere usata come vermicida (ad uso umano! TOSICISSIMA) in Africa.. ma attualmente non ho a disposizione la fonte da cui lessi di quest'uso etnobotanico, per cui posso solo riportare che è tossica, ma loro l'hanno sempre mangiata impunemente. Vacci a capire...
*(fatto/evento riportato per pura curiosità e per spirito di condivisione, visto che molti di voi mettono nei recinti le "piante grasse" comprate ai supermarket; il primo che anche privatamente mi viene a dire che ho consigliato di dare da mangiare le fogliolone di Cotyledon alle testudo come vermicida, mi lasci il suo recapito, verrà prontamente picchiato

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