problema morte marginate

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tartoombria
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Messaggioda tartoombria » gio nov 20, 2008 11:17 pm

A questo punto non regge più nessuna ipotesi (d'altra parte si trattava di pure supposizioni!) e non ci resta che attendere il verdetto delle analisi di Jack!

Ma Carmen, io non ho mica capito: mi sembrava che tu avessi molte perdite, ma non avevo capito che avevi trovato la soluzione!

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Valentina
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Messaggioda Valentina » gio nov 20, 2008 11:18 pm

Io le ho sempre cedute nell'ambito del mio paese o al massimo nel raggio di pochi Km. Alcune di queste persone possedevano hermanni nate a casa loro e non credo abbiano osservato quarantena. Le morti ci son state, ma per lo più nei casi in cui le persone le portavano dentro casa senza corredare il terrario di lampade perchè temevano avessero freddo:(. Comunque sono tutte persone che incontro o frequento, molti questi esemplari sono già riproduttivi e ci son state anche delle nascite (alcuni le hanno rimpinzate di pasta e robaccia di vario tipo, quindi la maturità sessuale è stata raggiunta anche precocemente rispetto alla norma per questa specie).
Probabilmente ci son state anche alcune morti inspiegate, come ne sono capitate anche a me, ma c'è un numero soddisfacente di sopravvissuti.

P.S. Inutile dire che io ho sempre fornito tutte le istruzioni per l'allevamento (e continuo sempre a farlo), ma poi ognuno fa di testa sue e veramente in pochi hanno seguito le mie indicazioni.

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Carmen
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Messaggioda Carmen » gio nov 20, 2008 11:36 pm

Io non lo sò se ho trovato la soluzione, non posso ancora cantare vittoria...sò solo che ho fatto tutto quello che potevo, brancolando nel buio, i risultati li avrò per l'estate prossima :D.
Posso solo dirti che le marginatine che ho quest'anno sono molte più degli altri anni, visto che non le potevo cedere, quindi riuscirò a fare una buona stima.
L'unico problema è che qualche marginata ha scavalcato la rete ed è finita nel recinto delle hermannine e delle grechine e mio suocero, vedendo l'intrusa, l'ha tranquillamente rimessa con le altre, rovinando tutto il mio lavoro per tenerle completamente separate!!!:(

Valentina, conosco questo tipo di persone purtroppo...e sò che puoi dirgli tutto quello che vuoi, ma poi fanno come vogliono..tanto la tartarughina gliel'hai regalata, se muore te ne possono sempre chiedere un'altra no???xx(

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Sandra
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Messaggioda Sandra » gio nov 20, 2008 11:43 pm

Le mie non sono mai andate in grandi allevamenti, sempre in giardini o da sole o con pochi altri esemplari. Sono ancora piccole perché ho cominciato a regalarle da pochi anni e a persone selezionatissime e competenti.Ma sono un po' in tutte le regioni e ho notizia di una a nord e una in Lazio che hanno avuto problemi respiratori e un'altra, sempre in Lazio, che cresce poco rispetto alla compagna.

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Valentina
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Messaggioda Valentina » gio nov 20, 2008 11:47 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Valentina, conosco questo tipo di persone purtroppo...e sò che puoi dirgli tutto quello che vuoi, ma poi fanno come vogliono..tanto la tartarughina gliel'hai regalata, se muore te ne possono sempre chiedere un'altra no???xx(



Infatti fanno proprio così, ma, dopo la terza volta che venivano a chiedere e poi si scopriva che le tenevano dentro vicino al caminetto (e sono più di uno!),non gliene ho più dato!

Quest'anno ho avuto la scusa del blocco delle cessioni, cosa che non è stata capita da molti, dato che hanno insistito parecchio:(!

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cecilia
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Messaggioda cecilia » ven nov 21, 2008 10:07 am

Citazione:
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Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Valentina, conosco questo tipo di persone purtroppo...e sò che puoi dirgli tutto quello che vuoi, ma poi fanno come vogliono..tanto la tartarughina gliel'hai regalata, se muore te ne possono sempre chiedere un'altra no???xx(



Infatti fanno proprio così, ma, dopo la terza volta che venivano a chiedere e poi si scopriva che le tenevano dentro vicino al caminetto (e sono più di uno!),non gliene ho più dato!

Quest'anno ho avuto la scusa del blocco delle cessioni, cosa che non è stata capita da molti, dato che hanno insistito parecchio:(!


che tristezza pero' Vale.. io fossi in te cercherei anche se difficile di selezionare i prossimi,magari interrogandoli prima:D non si puo' davvero sentire, capisco che uno alle prime armi possa fare un errore una volta ma perseverare , continuare a chiederle e farle morire no!!!V

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Messaggioda n/a15 » ven nov 21, 2008 12:47 pm

ci sono anche da considerare due cose secondo me. la prima è che le tartarughe muoiono anche in natura, anzi... hanno molti più nemici che nei nostri giardini. la seconda: raggruppando animali selvatici in uno spazio limitato..... prima o poi i problemi arrivano, purtroppo.

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Ale
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Messaggioda Ale » ven nov 21, 2008 12:48 pm

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Messaggio inserito da Carmen


Carmen, hai pensato all'ipotesi di malattie a cui i tuoi adulti adulti resistono, e che da portatori sani trasmetterebbero alla prole???
Speriamo che funziona questa cosa della separazione dalle altre...



Ma le mie piccole non vengono mai in contatto con le adulte fino ai due anni circa d'età.
Le tengo addirittura in balcone mentre le adulte sono giù nell'orto.
[/quote]

Scusa, Carmen, non avevo specificato bene ;) : io dicevo che il passaggio, magari, poteva avvenire durante lo sviluppo embrionale, prima che si formassero il guscio e compagnia bella.
Però, effettivamente, resteranno sempre ipotesi. V

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Carmen
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Messaggioda Carmen » ven nov 21, 2008 1:08 pm

Mi sembra strano che le adulte, tutte apparentemente sane, possano essere portartici di qualcosa che contagiano alle uova e alle piccole che poi risultano invece essere non immuni... ( perchè???)
Non ci vedo molta logica, ma non sono nè medico nè veterinario...
vedremo se qualcuno confermerà o smentirà questa tua ipotesi.

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Agostino
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Messaggioda Agostino » ven nov 21, 2008 1:57 pm

Questa è la mia esperienza:

da sempre gli facevo fare anche il primo letargo e notavo una discreta quantità che rimaneva con problemi, debilitate, più piccole e con gli anni destinate a morire.
Nel primo letargo notavo che se faceva qualche giorno con temperatura leggermente più alta uscivano fuori solo le marginatine, tutte belle pacciute e sane, ma proprio queste poi a distanza di diversi mesi andavano piano piano debilitandosi e morivano con gli stessi sintomi di quelle di Jack. Probabilmente un problema è causato dal fatto che se in inverno escono fuori, poi alla sera anche se ritornano dentro, non hanno il tempo per sotterrarsi a sufficienza e si fregano con le temperature basse che ritornano di notte e magari i giorni successivi.
Nel 2007 ho inizito a spegnere l'incubarice di notte, facendo attenzione che la temperatura non calasse sotto i 25°C, con risultati ottimi sia sulle morti bianche dentro l'uovo, sulle percentuali di schiusa e senza alcun esemplare con scaglie anomale, poi nell'inverno, alla prima uscita che si è verificata in corrispondenza di un innalzamento delle temperature in gennaio, le ho prelevate e messe in terrario, quindi facendogli fare un letargo breve.
Devo dire che nonostante fossi sempre stato convinto dell'importanza anche del primo letargo, ora mi devo ricredere, sono bellissime, rotonde, lisce e in gran forma.

Ma la sperimentazione continua e quest'anno ho spostato la temperatura dell'incubatrice da 32,2°C a 33,2, purtroppo con risultati peggiori; diversi esemplari con scaglie anomale e percentuale inferiore di schiuse, quindi il prossimo anno ritornerò ai 32,2°C.
Per il letargo ora voglio sperimentare una nuova soluzione, cioè le ho lasciate fuori fino a due giorni fà, fino a quando le previsioni annunciavano le prime brinate(arrivata puntualmente ieri mattina)ed inserite in terrario. Ora vedremo come saranno in primavera.

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Messaggioda Suelo » ven nov 21, 2008 2:18 pm

è molto interessante ciò che dici agostino, la tua esperienza è quindi in linea con quella di sandra.
ma poi il secondo anno vanno in letargo tranquillamente?
io ho sempre avuto hermanni e non ho mai avuto problemi per il letargo, infatti anche quelle nate quest'anno sono in letargo già da due mesi. da ottobre ho una margi nata quest'estate e non ne vuole sapere di andare in letargo nonostante di notte gela già da un pò...sono un pò preoccupata, due giorni fa le minime erano attorno allo zero e lei non va neanche nel rifugio!
ma il passaggio dalla temperatura di fuori al terrario può essere fatta in modo diretto o deve essere graduale?

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Messaggioda tartoombria » ven nov 21, 2008 3:33 pm

Visto che ho un momento di tempo vorrei approfittarne per spiegare un concetto che avevo solo accennato in precedenza: il perché secondo me la vicinanza immediata del mare ha un'effetto positivo sulle piccole tartarughe e in particolare sulle marginatine.

A mio avviso il fatto importante è il tasso di umidità elevato presente nell'aria sia in estate che in inverno unito a temperature logicamente piuttosto miti nell'intero corso dell'anno.

Le marginata soffrono molto l'ambiente eccessivamente secco: tanto che come molti hanno già detto sia durante l'inverno sia in estate l'aridità, unita o non a sbalzi di temperatura, è tra le prime cause dell'insorgenza di scolo nasale.

Sicuramente non è il caso di affermare che lo scolo nasale nelle marginata è normale: io non ho mai visto un esemplare in natura che presentasse questo problema. Le malattie respiratorie sono frequenti in questa specie in allevamento, in particolare nelle zone mediterranee non costiere; gli esemplari allevati all'estero in condizioni ambientali ricreate artificialemente mi risulta che presentino più raramente questo problema seppur con maggior frequenza che in altre specie.

In effetti, in base a quanto riportato da diversi allevatori, spesso gli esemplari nati in incubatrice ed allevati in terrario si rivelano in seguito più forti!

In conclusione quindi, secondo me, l'aerosol naturale prodotto dalle brezze marine fornisce ai giovani esemplari nati liberi le condizioni ideali per uno sviluppo sano!

Gli altri esemplari nati in cattività (o ancor peggio in incubatrice!) e tenuti in condizioni non ideali prima o poi muoiono perché sono più cagionevoli a causa dello sviluppo che definirei "stentato".

X CARMEN: conosco bene le tue zone e temo che l'aridità le caratterizzi: ho l'impressione che l'effetto positivo delle brezze non riesca a spingersi tanto all'interno! Mah, non so! Facci sapere se funzinerà la soluzione delle casette in mattoni!

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Messaggioda Valentina » ven nov 21, 2008 4:16 pm

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che tristezza pero' Vale.. io fossi in te cercherei anche se difficile di selezionare i prossimi,magari interrogandoli prima:D non si puo' davvero sentire, capisco che uno alle prime armi possa fare un errore una volta ma perseverare , continuare a chiederle e farle morire no!!!V



L'ho sempre fatto e sono sempre persone che conosco. Nella realtà di un paese di poco più di 1000 abitanti è difficile, vengono proprio a casa mia a chiedermele o mi fermano per strada.
Il primo anno, se capita un decesso, concedo il beneficio del dubbio, anche tenendo conto del fatto che la "mortalità infantile" per questa specie è alta. Ovviamente chiedo in che condizioni venivano tenute. Se si ripresentano dopo la 2° volta che hanno avuto decessi... Bè gliele nego, soprattutto se non hanno seguito le mie istruzioni. Però capisci che, con la paura che magari a qualcuno venga l'idea di venirmele a rubare, non posso che dare fiducia, almeno la prima volta:(

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Ale
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Messaggioda Ale » ven nov 21, 2008 4:58 pm

Lorenzo, la tua ipotesi può essere giustissima, però c'è il fatto che, già rimanendo in Sardegna, ci sono molti esemplari che risiedono nell'entroterra di quella famosa zona in cui abbondano (o almeno abbondavano); ma anche nelle zone di origine (Grecia ecc), molte popolazioni sono ben lontane dal mare, e in molti casi si trovano anche a quote normalmente non popolate dalle altre testudo, quindi in contesti che sono tutt'altro che "marittimi".
Resta da capire se tutte le zone del mediterraneo popolate da questa specie hanno effettivamente in comune elevati tassi di umidità.
Boh, ci capisco sempre meno!:D

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Messaggioda tartoombria » ven nov 21, 2008 7:44 pm

Ale per la Grecia, come ho detto già sopra non mi esprimo perché non so, ma per la Sardegna sono quasi certo che le popolazioni principali di Testudo vivono non lontane dalle coste, e io ribadisco che dalle mie osservazioni le uniche neonate le ho viste lì.

Per quelle interne che personalmente non conosco, penso che ci siano le stesse buone speranze di sopravvivere che hanno le piccole di Valentina, nate in terra, o quelle di Sandra, incubate nella terra del nido insieme ad altre specie, che comunque ce la fanno per la maggior parte!

Se invece qualcuno ipotizzasse di rilasciare (cosa illegale che quindi è meglio non ipotizzarla!) neonate di Tm nate in incubatrice asettica non credo che per le piccole ci siano molte speranze!

Comunque in tutto questo discorso l'unica cosa certa è che si tratta di riflessioni personali che non hanno nessun fondamento scientifico: prendili come spunti di approfondimento che sarie lieto venissero colti da qualcuno!


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