Salve a tutti, aggiungo ciò che è la mia stretta esperienza personale, nonchè il mio modo di procedere, quindi con nessuna pretesa di voler far scuola o qualcosa di simile.
Giusto per capirci, qualcosa che "uccida" o allontani un invertebrato, artropode o anellide o protozoo o platelminta o qualsiasi altro tipo di parassita in questione, avvelenerà almeno in parte, volenti o nolenti, l'animale su cui se ne fa' uso.
Gioco forza necessario è approntare un dosaggio e scegliere oculatamente la sostanza, in modo tale che l'ospite ne abbia il minimo (pressochè insignificante)danno, mentre il parassita abbandoni, vivo o morto, l'animale infestato.
Prima di iscrivermi a questo forum, non avevo mai sentito parlare, come dire, "sistematicamente" o scientificamente di sverminazione di tartarughe, nè conoscevo la scuola di pensiero per la quale, secondo alcuni, è naturale che una testudo "conviva" con una popolazione sotto controllo di parassiti intestinali... IO, personalmente, ho sempre proceduto per ogni tipo di terapia, approntandola qualora venisse rilevato il problema, e le uniche cose che somministro "preventivamente", sono integratori minerali e vitaminici.
Una volta ho proceduto d'istinto e senza alcun parere veterinario, per le mie testudo, quando ne trovai una che non so' come, aveva sviluppato un'infestazione così massiccia di ossiuri, tale da alternare periodi di costipazione, ad altri di defecazione massiccia di "masse" quasi esclusivamente costituite da questi vermi.
Premetto che allevo altri animali, tra cui serpenti, e, tra le esperienze più disparate di amici, conoscenti, "personalità" del campo, così come anche acquariofili, ne vedo di tutti i colori.
Nota: se è vero che A VOLTE si può dare dello "scellerato" a chi appronta delle terapie farmacologiche veterinarie per i suoi animali, è anche vero che forse, si può fare differenza tra i diversi tipi di scelleratezze... es: è folle chi si mette a somministrare farmaci al proprio cane o gatto senza parere veterinario, con tutti i vet specializzati che esistono da decenni in ItaGlia; lo è di meno chi tenta di salvare il proprio Discus da un'infestazione protozoica incrociando le dita e diluendo in acquario le giuste dosi *si spera* di flagyl, visto che non esiste una cultura in merito, se non sviluppata, "efficacemente divulgata" , e si tratta solo di provare a salvare l'animale rischiando di ucciderlo, o farsi dire fesserie da vet spesso non troppo seri, aspettando che lo ammazzi qualcuno che magari, non è nemmeno acquariofilo...
A questa categoria purtroppo appartengono anche quelli che ancora consigliano come acaricida per i conigli, il frontline, condannandoli a morte certa o paresi altamente invalidanti, oppure quelli che, sempre in ambito dei relativamente innocui "antipulci", consigliano il foractil, acaricida insetticida residuale indicato per piccoli animali, cani e gatti, rischiando eclatantemente di ammazzare i poveri gatti, per i quali la permetrina è un veleno sistemico non metabolizzabile, e di fatto, un GATTICIDA(nonostante le indicazioni sulla bomboletta!!!);
con queste premesse, posso dire che dal caso di infestazione di ossiuri che rilevai, al minimo sospetto, utilizzo Nemex, "Nemex pasta per cani" per le adulte, "Nemex pasta per gatti, in siringa-doser" (più concentrata a parità di volume) per le piccole.
Il vantaggio è che 1) l'ho testato personalmente a sovradosaggi senza che nè serpenti nè testudo manifestassero effetti collaterali,(ho dovuto sverminare un pitone, una volta, che aveva mangiato dei ratti infestati da ascaridi...) 2) è un vermifugo, non un vermicida, che agisce paralizzando temporaneamente i parassiti, che vengono così espulsi con le feci.
Una volta l'ho consigliato e fatto usare a un'amica che aveva perso le 3 piccole di testudo che le erano nate l'anno precedente, in seguito ad... ascaridi. Prima di allora nemmeno sospettavo che qualcosa di così grosso potesse parassitare un'animale delle dimensioni di una noce (in ultima istanza, uccidendolo con una costipazione letale)
Lo svantaggio, ovvio, che su protozoi non ha il minimo effetto, e che bisogna fare un richiamo 15 giorni dopo la prima somministrazione(meglio 3 somministrazioni, una ogni 7 giorni) e costicchia...
Ha di buono che per nematodi, ascaridi e ancilostomi è efficacissimo, e addirittura, indicato per gatte in allattamento e per gattini, non manifestando alcun effetto tossico, e non è necessario tenere a digiuno l'animale, che a volte lo mangia direttamente e comunque sempre se spalmato sul cibo.
Personalmente posso consigliarvelo perchè l'ho davvero testato parecchio senza alcun danno su nessun animale, e vi consiglio anzi di stare attenti alle sverminazioni sopratutto se nei vostri recinti/giardini, transitano (e magari defecano) gatti randagi.
Ovvio che nel caso di convivenza con gatti di proprietà, meglio procedere con la sverminazione anche con loro.
Questa la mia esperienza. Mi scuso per il post prolisso, ma preferisco leggere, scrivere di rado, e tentare di dare un minimo contributo con i miei rari post
