galloitalica & hellenica

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 9:02 am

Proviene da un allevamento tedesco con progenitori Hellenica italiane.

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Ho una piccola Emys di 5 mesi sveglia che a detta di chi me l'ha ceduta è Hellenica ed ha l'occhio a stella......



E non hai modo di chiedere a chi te l'ha ceduta come fa ad essere sicuro sull'effettiva sottospecie?;)


n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 9:06 am

Le famose Ingauna di Fritz sono state classificate partendo da un solo esemplare trovato in Liguria.......poi miracolosamente sono salite a una decina e sono al centro di un progetto di ripopolamento.....Conoscendo alcuni meccanismi di finanziamento scientifici ho dei dubbi satanici sulla cosa....}:)

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 9:07 am

Su quelle svizzere... in passsato da Comacchio partivano per essere destinate ai brodini degli elvetici...
Forse qualcuna sarà anche scappata, chissà?!

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Messaggioda EDG » lun feb 04, 2008 9:56 am

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Messaggio inserito da Massimo L.

Proviene da un allevamento tedesco con progenitori Hellenica italiane.



Ok, grazie;), ma è proprio quel "progenitori hellenica italiane" che mi lascia in dubbio, poi può anche essere che abbiano fatto degli studi genetici su quegli esemplari quindi in questo caso si è sicuri sulla sottospecie...

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 10:09 am

Al momento le uniche certezze sono sulle provenienze geografiche....

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Messaggioda EDG » lun feb 04, 2008 10:10 am

Questa è una galloitalica senza l'occhio a stella:

Immagine:
Immagine
52,47 KB

Questa invece è una hellenica(provenienza Albania) con l'occhio a stella:

Immagine:
Immagine
22,58 KB
(fonte della foto: balcanica.cz)

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 10:17 am

Ma forse come ha scritto Carmen la stella è una caratteristica dei gioveni esemplari..?!

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 10:19 am


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Messaggioda EDG » lun feb 04, 2008 10:21 am

Citazione:
Messaggio inserito da Massimo L.

Ma forse come ha scritto Carmen la stella è una caratteristica dei gioveni esemplari..?!



Anch'io la penso più in questo modo anche se ci sono casi di esemplari adulti con questa particolarità, come ad esempio in questa emys orbicularis orbicularis:

Immagine:
Immagine
44,39 KB

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 10:23 am


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Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 10:34 am


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Messaggioda pminotti » ven feb 08, 2008 10:59 pm

Mettiamoci pure il cuore in pace.

Avevo scritto una mail alla Dottoressa D'angelo, che mi ha appena confermato che non è possibile identificare le sottospecie a vista.

Credo non ci siano problemi a riportare la risposta.

"La variabilità morfologica della trinacris (ex orbicularis) è esagerata.
Ma su grandi numeri si può identificare il o i morfotipi più frequenti.
Nello specifico il morf. orbicularis e il maculosa.Per parlare più
semplicemente quello a pallini gialli su fondo verde scuro e quello
somigliante ad una Hermanni (con gli anelli di accrescimento). Poi c'è
l'intermedio tra i due.
Tornando alla tua domanda credo che sia difficilissimo distinguere solo per
via morfologica le varie sottospecie. In realtà alcune (vedi E.o. luteofusca
con olotipo completamente chiaro (beige))sono completamente diverse dallo
standard, altre molto più "normali" come anche la trinacris come ho già
detto che ha tutte le variabili della orbicularis.
Ci sono però alcuni caratteri "caratterizzanti", vedi il colore dell'iride
nei maschi o ancora la colorazione del piastrone, la forma delle macchie, la
colorazione della gola etc.
Il prof. Fritz determinò le prime sottospecie solo morfologicamente, poi
però con l'avvento della genetica alcune distinzioni furono confermate altre
no.
Un occhio esperto coglie comunque le variazioni, ma non credo possa essere
un metodo sicuro per distinguere le sottospecie."


Quindi ci resta il DNA.

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Messaggioda pminotti » ven feb 08, 2008 11:07 pm

Potrebbe essere interessante se organizzassimo in bel censimento.

Se tutti noi allevatori fotografassimo i nostri esemplari e compilassimo una bella scheda con le caratteristiche forse potremmo arrivare a qualche cosa di più scientifico.

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Messaggioda EDG » ven feb 08, 2008 11:21 pm

Grazie per la risposta, non so chi sia la Dottoressa D'angelo ma più pareri e esperienze si sentono, a maggior ragione se da fonti scientifiche, meglio è.
Il fatto del censimento sarebbe interessante, ma purtroppo non credo sia fattibile sempre per lo stesso motivo detto fino ad ora.

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Messaggioda pminotti » sab feb 09, 2008 9:43 am

E' uno degli estensori dell'articolo che citavo prima.

"Amphibia-Reptilia 27 (2006): 513-529
Variation of Sicilian pond turtles, Emys trinacris – What makes a species cryptic?
di Uwe Fritz, Stefania d’Angelo, Maria Grazia Pennisi, Mario Lo Valvo"

E' il direttore della Riserva del WWF del lago di Preola.

Adesso ci manca il Prof. Fritz.

In effetti, il problema principale è che non sappiamo mai con certezza a che sottospecie appartengano.

Sappiamo solo, e nemmeno sempre, da dove arrivano.


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