cronaca di una morte annunciata

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MatteoV
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Messaggioda MatteoV » dom feb 03, 2008 10:00 pm

Citazione:
per farla breve dopo 15 giorni l'abbiamo portata dal veterinario che ci ha diagnosticato un herpes virus...qualche giorno fa è morta...secondo voi che dovrei dire a quell'allevatore?

Visto che quando è stato fatto il test dell'herpes l'esemplare era in vita suppongo sia stato fatto tramite un campione di sangue(solitamente viene mandato in Germania).
Sarebbe più sicuro ripetere l'esame con una necropsia e fare l'analisi dei gangli cerebrali.

Citazione:
Anche nell'uomo stesso non esistono cure che risolvano il problema del tutto. L'unico farmaco efficace contro l'Herpes so che l'Acyclovir. Si può usare anche per le tarta?

Ho letto dell'utilizzo dell'acyclovir anche sulle tarte... sinceramente però non ti so dire se sia realmente efficace..

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Michele
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Messaggioda Michele » dom feb 03, 2008 10:40 pm

alcuni al Tartabeach i guanti li usavano.
Molti si lavavano le mani e poi le disinfettavano con un sapone apposito.
Pochissimi lasciavano toccare gli animali.
Quindi io mi chiedo: ma a che Tartabeach sei andato?!
Perchè ti ostini a criticare gli allevatori e commercianti poi?
Per quanto riguarda il caso della pardalis morta, hai aspettato troppo per portarla dal veterinario. Ma ti sembra normale attendere 15 giorni???
Evito inutili commenti sulla cazzata dell'herpes virus...

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 9:30 am

Sentite, in una discussione civile sarebbe il caso di ascoltare, analizzare e comprendere il valore di quanto scritto nei post altrui.

Non mi sembra il caso di aggredire utenti che hanno avuto un animale morto, che le hanno curate portandole da veterinario ecc.
Non vedo come uno seduto dietro una tastiera, che non ha visto l'animale, ne sappia più del veterinario che ne ha seguito la patologia e spingersi a definirne ca**ta la diagnosi, la mortralità da Herpes esiste, ci sono state delle epidemie in passato , se non sbaglio Adriana ne ha perse molte anni fa e non mi pare il caso di essere nè allarmisti ma neppure supeficiali..

Un conto è saperne di più per approfondire l'argomento un altro arrivare al limite dell'offen sivo.

Altro grosso vizio è quello di prendere a partito preso come menzogniero ogni post che si discosti dalla ''linea editoriale'' del forum e tacciare di falsità tutte le voci fuori del coro.
In genere chi è molto sospettoso lo è, perché è aduso alla 'rielaborazione' (uso un eufemismo) della realtà.


Alla fine si assiste al darsi ragione tra i soliti 6-7 utenti che si spalleggiano a vicenda con conseguente fuga dal forum della maggior parte dei nuovi utenti.

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 9:49 am

I guanti vanno usati e gettati dopo ogni manipolazione di singolo asemplare o gruppi di esemplari nella stessa teca.

Se si va in giro con i guanti ci si salvaguarda da patologie ma c'è il rischio di trasmetterle da teca a teca.

L'uso di amuchina o altri disinfettanti è un errore, va bene se ci si insaponi a fondo e se le mani vengano sciacquate e asciugate bene.

Ogni disinfettante ha una azione tossica o almeno irritante, l'amuchina per esempio ha del cloro, in pratica è una varechina....

Pensate un esempalre a fina mostra...puzzerà di cloro come un pavimento di cucina.

Le tartarugha hanno un olfatto più affinato del nostro, non credo che possano gradire...

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MatteoV
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Messaggioda MatteoV » lun feb 04, 2008 10:01 am

Ho sentito dire che ELISA e PCR possono comunque lasciare il beneficio del dubbio.
Questo vale solo per risultati negativi o anche per quelli di positività?

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 10:03 am

Per amore della verità di cronaca vorrei aggiungere una cosa.

Da svariate chiacchiere con altri tartamaniaci in alcuni casi ho avuto modo di ascoltare delle critiche palesemente pretestuose o dolose al Tartabeach scaturite da invidie e gelosie per una manifestazione di successo e con notevoli meriti.

Ma questo è da metterlo nel conto...

Per questo non do molto credito ad alcune chiacchiere sul Carapax, generalmente criticato da chi non l'ha visitato e solo per sentito dire.

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yuri
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Messaggioda yuri » lun feb 04, 2008 11:10 am

il Problema di fondo del discorso di Luca è di non conoscere per nulla l'Herpes.
se l'herpes è in fase latente, quindi la malattia non è manifesta e la tarta non ha nessun sintomo, il virus non è in giro per il corpo, ma si è " rifugiato” nei gangli celebrali. In nessun modo è possibile diagnosticare l'herpes,sia clinicamente che visivamente, l'unico modo è sopprimere la tartaruga e prelevare un pezzo del ganglio. Quale allevatore è disposto per pura curiosità ad uccidere una delle sue tartarughe per vedere se nell’allevamento è presente Herpes?
In questo stadio la malattia, fino a prova contraria!, non è infettiva, questa fase può durare anche tutta la vita della tartaruga e mai manifestarsi e la tarta muore di vecchiaia o altro.
Altre volte spesso in seguito a stress o abbassamento delle difese immunitarie, in virus torna in circolo nell’organismo, la tarta allora si presenta malata, scolo nasale stomantite apatia e spesso morte veloce. In questo stadio la malattia è molto infettiva ed è diagnosticabile con la Pcr o l'Elisa(come dice giustamente Matteo ), ma anche in questo caso si possono avere dei falsi negativi e forse anche falsi positivi, la tarta è malata ma dalle analisi risulta non infetta.
I test si possono fare in Italia a Milano presso il S.Raffaele dal grande DR.Origgi oppure in germania all università di Hockenheim.
in questo discorso,che penso avrò fatto una decina di volte,puoi capire che un allevatore non puo sapere se la sua tarta è infetta se il virus si latentizza, se ti presenta una tarta moribonda allora puo saperlo.
tante volte è stato diagnosticato l'herpes solo con un esame visivo senza analisi di laboratorio, l'affidabilità equivale a 0 perchè chi è in grado di riconoscere l'herpes ad occhio sa anche che è necessario avere una conferma con le analisi, chi non richiede le analisi spesso non è competente in questa malattia. non è sempre così al 100%,ma quasi

poi.come si fa a stabilire chi è l'untore?le tarta del venditore o le tarta dell acquirente?.
anni fa ho dato via la mia femmina di pardalis e dopo 5 mesi chi l'ha comprata mi ha contattato dicendo che la tarta aveva l'herpes e rivoleva i soldi perchè l'avevo fregato.Visto che ero sicuro della salute della pardalis(difficilmente sopravvive all’ herpes) , ho chiesto in giro, è ho saputo che da circa un anno aveva l'herpes nel suo allevamento e aveva perso tutte le hb e le greche erano in cura. ho saputo che la pardalis era stata messa in comunità con le testudo (anche se mi diceva il contrario),se io non ero molto amico del suo veterinario e di molti suoi conoscenti, la voce che aveva messo in giro che io avevo venduto una pardalis perchè aveva l'herpes,ancora circolerebbe;)

L’acliclovir (zovirax) è l’unico antivirale esistente e viene usato anche per le tartarughe insieme a una terapia antibiotica per le possibili infezioni batteriche secondarie puo essere risolutivo e salvare la tartaruga, ma mai e poi mai,eliminerà il virus dal suo organismo.
In italia il virus erpetico è molto presente,le greche sono abbastanza resistenti e spesso sono il serbatoio del virus. Non se ne sente tanto parlare, perché si sa, difficilmente chi ha l’herepes lo va a sbandierare ai 4 venti, anche perché esiste l’usanza di cedere gli esemplari infetti al primo malcapitato.
Finisco il mio solito papiro con un domanda:Rosbif per la pardalis il veterinario ha fatto fare le analisi a milano o in germania?

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loana
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Messaggioda loana » lun feb 04, 2008 11:25 am

Citazione:
Messaggio inserito da yuri

il Problema di fondo del discorso di Luca è di non conoscere per nulla l'Herpes.
se l'herpes è in fase latente, quindi la malattia non è manifesta e la tarta non ha nessun sintomo, il virus non è in giro per il corpo, ma si è " rifugiato” nei gangli celebrali. In nessun modo è possibile diagnosticare l'herpes,sia clinicamente che visivamente, l'unico modo è sopprimere la tartaruga e prelevare un pezzo del ganglio. Quale allevatore è disposto per pura curiosità ad uccidere una delle sue tartarughe per vedere se nell’allevamento è presente Herpes?
In questo stadio la malattia, fino a prova contraria!, non è infettiva, questa fase può durare anche tutta la vita della tartaruga e mai manifestarsi e la tarta muore di vecchiaia o altro.
Altre volte spesso in seguito a stress o abbassamento delle difese immunitarie, in virus torna in circolo nell’organismo, la tarta allora si presenta malata, scolo nasale stomantite apatia e spesso morte veloce. In questo stadio la malattia è molto infettiva ed è diagnosticabile con la Pcr o l'Elisa(come dice giustamente Matteo ), ma anche in questo caso si possono avere dei falsi negativi e forse anche falsi positivi, la tarta è malata ma dalle analisi risulta non infetta.
I test si possono fare in Italia a Milano presso il S.Raffaele dal grande DR.Origgi oppure in germania all università di Hockenheim.
in questo discorso,che penso avrò fatto una decina di volte,puoi capire che un allevatore non puo sapere se la sua tarta è infetta se il virus si latentizza, se ti presenta una tarta moribonda allora puo saperlo.
tante volte è stato diagnosticato l'herpes solo con un esame visivo senza analisi di laboratorio, l'affidabilità equivale a 0 perchè chi è in grado di riconoscere l'herpes ad occhio sa anche che è necessario avere una conferma con le analisi, chi non richiede le analisi spesso non è competente in questa malattia. non è sempre così al 100%,ma quasi

poi.come si fa a stabilire chi è l'untore?le tarta del venditore o le tarta dell acquirente?.
anni fa ho dato via la mia femmina di pardalis e dopo 5 mesi chi l'ha comprata mi ha contattato dicendo che la tarta aveva l'herpes e rivoleva i soldi perchè l'avevo fregato.Visto che ero sicuro della salute della pardalis(difficilmente sopravvive all’ herpes) , ho chiesto in giro, è ho saputo che da circa un anno aveva l'herpes nel suo allevamento e aveva perso tutte le hb e le greche erano in cura. ho saputo che la pardalis era stata messa in comunità con le testudo (anche se mi diceva il contrario),se io non ero molto amico del suo veterinario e di molti suoi conoscenti, la voce che aveva messo in giro che io avevo venduto una pardalis perchè aveva l'herpes,ancora circolerebbe;)

L’acliclovir (zovirax) è l’unico antivirale esistente e viene usato anche per le tartarughe insieme a una terapia antibiotica per le possibili infezioni batteriche secondarie puo essere risolutivo e salvare la tartaruga, ma mai e poi mai,eliminerà il virus dal suo organismo.
In italia il virus erpetico è molto presente,le greche sono abbastanza resistenti e spesso sono il serbatoio del virus. Non se ne sente tanto parlare, perché si sa, difficilmente chi ha l’herepes lo va a sbandierare ai 4 venti, anche perché esiste l’usanza di cedere gli esemplari infetti al primo malcapitato.
Finisco il mio solito papiro con un domanda:Rosbif per la pardalis il veterinario ha fatto fare le analisi a milano o in germania?




propongo di salvare questa pagina tra i "preferiti" per tirarla fuori all'ennesima discussione che salta fuori priva di fondamenti medici effettivi.
(E già che ci siamo anche la beatificazione di yuri che, comunque, ricordo a tutti essere un grande allevatore nonchè un futuro veterinario);)

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 11:27 am

Sarebbe il caso che Rosbif si faccia redigere dal veterinario un certificato di morte in cui siano specificati motivi, le eventuali analisi ecc.
e che Rosbif lo invii all'allevatore e ai responsabili del Tartabeach che valuteranno il da farsi.

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Carmen
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Messaggioda Carmen » lun feb 04, 2008 11:28 am

Volevo solo far notare che al Tartabeach solo l'espositore-padrone delle tartarughe può toccare i propri animali.
Non ci vedo il senso di usare guanti di lattice o lavare le mani per manipolare le proprie tartarughe, specialmente in caso vivano tutte insieme, come ad esempio le mie marginate ed hermanni.

Probabilmente state parlando di casi particolari di allevatori di esotiche che normalmente, anche in casa loro, usano guanti prima di passare da un esemplare all'altro o da una teca all'altra, lo spero per loro, in quel caso credo che siano i primi ad attuare questi accorgimenti anche durante una mostra.

Per quanto riguarda animali malati, credo che sia solo una questione di numeri: più espositori ci sono, più ci sarà la probabilità di incappare in qualche animale malato,
ma d'altronde non credo ci si possa fare niente.

Se avete suggerimenti concreti, ben vengano.

n/a11

Messaggioda n/a11 » lun feb 04, 2008 11:31 am

Citazione:
Messaggio inserito da Carmen

Volevo solo far notare che al Tartabeach solo l'espositore-padrone delle tartarughe può toccare i propri animali.



non sono mai stato alla manifestazione ma da quanto ho letto nei post precedenti pare alcuni espositori le facciano toccare, se è vero che addirittura mettono a disposizione l'amuchina....

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simon@
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Messaggioda simon@ » lun feb 04, 2008 11:40 am

Premesso che io di Yuri ho già il santino in camera da mesi, con tanto di lumino acceso perenne:D:D:D:D....
volevo solo far notare che, di solito(anche se non è la regola, chiaramente) quando si pone una domanda su un forum si attende una risposta o si segue la discussione nel suo evolversi.
La nostra utente rossbif si è iscritta il 2 febbraio e AD OGGI ore 11, 29 del 4 febbraio, non si è mai più connessa.
Solo per dire che:
1) non è fuggita perchè le risposte non le son piaciute o perchè si sia sentita aggredita
2)non ha ancora potuto darci altri particolari della vicenda, che fino ad ora è un post preso e buttato lì

*****************
Io sono stata sia al Tartabeach, come espositore, da tre anni ad oggi, che in visita più volte al Carapax, quando ancora non era nata mia figlia e una volta quando lei era piccola.
Posso dire che al tartabeach c'è un controllo perfino troppo accurato del rispetto delle regole da parte dello staff; peraltro ogni allevatore si comporta con le sue tarte in maniera personale:
c'è chi le estrae dalla teca e le porge a chi chiede, c'è chi ha dei guanti che fa mettere ai visitatori per maneggiare la tarta, c'è chi usa amuchina in gel ... personalmente ho stampato due simpatici cartelli con scritto SI PREGA DI NON TOCCARE LE TARTARUGHE.GRAZIE, e se qualcuno vuole fare una foto fuori dalla teca, io le prendo e le faccio fotografare in MANO MIA.
Certo, io son lì per esporre e non devo far valutare la merce, per cui presumo che chi compra voglia invece "esplorare" l'animale...

Per il Carapax devo dire che nelle visite non mi son mai dovuta scandalizzare di niente, ma tutta la mia poca considerazione viene da altro, non da chiacchiere:
ci sono tra i nostri utenti due persone che per anni hanno lavorato al Carapax e che hanno raccontato cose davvero incredibili.
Ecco, questo non è sentito dire, sono esperienze DIRETTE di gente che mette sia la faccia(con quelli del Carapax) che il NOME E COGNOME qui sul forum.

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Messaggioda simon@ » lun feb 04, 2008 11:50 am

Dimenticavo una cosa:
fosse successo a me avrei SUBITO chiamato il venditore e risolto con lui, mai mi sarei sognata di chiedere su un forum come comportarmi...semmai, in caso di mancata soluzione del problema avrei forse chiesto opinioni.
Ecco, la vedo proprio strana come procedura.

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Messaggioda Davide » lun feb 04, 2008 12:33 pm

rossbif ha scritto il primo messaggio di questa discussione poi non si è fatto più sentire. Su questo messaggio, peraltro motivo a mio avviso di leciti dubbi, si è costruito un castello che tende sempre più ad ingigantirsi in maniera ingiustificata.

Per Massimo: Una tartaruga con scolo nasale che boccheggia ha una polmonite. Se la causa di questa malattia FOSSE un'infezione da herpes virus la morte non avverrebbe dopo 5 mesi.
Se la tartaruga non è morta in quei giorni vuol dire che è guarita, e successivamente si è ammalta di nuovo, magari per un'altra causa. Una patologia respiratoria seria in un tartaruga
non si protrae per 5 mesi.

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Messaggioda Carmen » lun feb 04, 2008 1:29 pm

sono mai stato alla manifestazione ma da quanto ho letto nei post precedenti pare alcuni espositori le facciano toccare, se è vero che addirittura mettono a disposizione l'amuchina....
[/quote]


A prescindere da quello che alcuni fanno o non fanno, credo che sia espressamente scritto nel regolamento che è vietato far maneggiare le tartarughe al pubblico,
non riesco però ad aprire la pagina del regolamento...
trà l'alro le teche sono fatte in modo che solo l'espositore ci possa infilare le mani dentro, infatti hanno un'apertura posta in alto nella parte posteriore, per cui il pubblico tocca le tartarughe solo se glie le porge l'espositore.

A me sono soprattutto bambini che chiedono di tenere in mano una tartarughina, ma io spiego sempre che non è una cosa buona, per via delle malattie ( chissà quante altre ne hanno toccato prima :0)

Se poi uno è interessato a far manipolare un proprio animale, è giusto che metta a disposizione guanti o amuchina.


Per quanto riguarda la scatoline monouso dove tenere gli animali in mostra, a me sinceramente fanno impressione...trà l'altro ci sono degli spazi minimi per animale da rispettare e non credo possano essere rispettati con le vaschette per le patatine!!!

Mi chiedo cosa dica l'ASL, visto che da me sono passati obbligandomi a tenere non più di dieci piccoline in una teca di un metro cubo!!!

( circa 150 grammi in tutto !!!!:0)


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