Testudo kleinmanni - zoppica

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cyberlucky
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Messaggioda cyberlucky » mer set 26, 2007 5:22 pm

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Qualcuno mi sa spiegare in un italiano molto terra terra che cos'è
la stabulazione? Vedo che su questo forum ogni tanto compare questo
termine...


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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » mer set 26, 2007 5:38 pm

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Qualcuno mi sa spiegare in un italiano molto terra terra che cos'è
la stabulazione? Vedo che su questo forum ogni tanto compare questo
termine...





Stabulare significa alloggiare animali..

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ottilia04
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Messaggioda ottilia04 » mer set 26, 2007 7:34 pm

Qui occorrono delle precisazioni.
1) non e' vero che non esistono altri antibiotici ad ampio spettro sui rettili, infatti si possono utilizzare farmaci come penicilline, penicilline associate a b lattamici, cefalosporine di III e IV generazione, aminoglicosidi (gentalin, per intenderci), sulfamidici...tutti ad ampio spettro e tutti efficaci sui rettili.
2)il baytril e' un chinolonico, farmaco sicuramente molto piu' recente degli altri e quindi meno studiato. E' un farmaco che da' pesanti effetti colaterali anche negli umani con controindicazioni rigidissime, non va usato nei soggetti in crescita, puo' causare svariati effetti collaterali sul sistema nervoso centrale, puo' causare rottura tendinee... ma estremamente efficace nel combatte alcune infezioni.
Ogni farmaco e' anche un veleno,dipende dalla dose, ma, molto piu' spesso,i farmaci, salvano la pelle agli esseri viventi. Vanno sicuramente usati dietro prescrizione medica o veterinaria ed il rapporto con il proprio medico o veterinario e' un rapporto che si deve basare sulla fiducia e sul quale nessun altro ha diritto d'interferire.

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Tortugo
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Messaggioda Tortugo » mer set 26, 2007 8:50 pm

Oltre a ringraziare Ottilia, per la sua grande precisione e per l'aiuto tecnico non indifferente, vorrei riallacciarmi alle controindicazioni da lei citate, riportando quanto mi è stato scritto da un veterinario tedesco (di cui non voglio fare il nome, ma sicuramente conosciuto in Germania per fama e per bravura!) che conosco:
Premesso: gli ho mandato un'email chiedendo informazioni e consigli sul Baytril...questa la sua risposta:
"io uso il Baytril molto spesso, senza problemi. non usarlo in animali che stanno crescendo, può causare problemi alle cartilagini. quando lo usi somministra sempre una soluzione di Ringer o NaCl (ad una certa concentrazione!), in modo da aumentare il flusso attraverso i reni (quindi per lo smaltimento del farmaco!), dato che il Baytril può causare anche problemi renali se somministrato male".
Chiaramente "molto spesso" si intende all'occorrenza, non come le caramelle...ha una certa esperienza sul campo, nel senso che non è nato ieri, nè come uomo, nè come veterinario!
Non me ne vogliate se non vi dico il nome...non me lo sono inventato, chi mi conosce sa che non parlo per il gusto di aprire la bocca. Se ve lo dico, in seno all'amore che ho per le tartarughe, è perchè questo mi è stato detto!...vi ho riportato il testo inerente alla domanda in maniera lineare (tranne le parentesi che le ho aggiunte io:D:D:D;)
tartasaluti
grazie Ottilia!
;);)

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » ven set 28, 2007 1:39 pm

si si, è la stessa cosa che mi ha detto iero parlandone con Nardini, ossia che crea danni alle cartilagini e quindi problemi alle tarta in crescita.
Ovviamente va sempre diluito con ringer o NaCl come dici.
Fondamentale un dosaggio corretto (e non come leggo in giro ogni tanto che i dosaggi vengono sparati un po troppo!)
In ogni caso anche sulle adulte non è una cura tanto leggera..

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cyberlucky
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Messaggioda cyberlucky » ven set 28, 2007 2:10 pm

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Stabulare significa alloggiare animali..


grazie :D

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yuri
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Messaggioda yuri » ven set 28, 2007 3:14 pm

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Il Baytril è un farmaco di un ripiego per carenza di antibiotici ad ampio spettro per animali a sangue freddo va usato l'accortezza di tenere il rettile a 37° e con continua reidratazione.

.


forse volevi dire 27gradi,il baytril agisce bene anche a 27°(Sporle,92) 37 è troppo vicino alla temperatura massima letale

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 28, 2007 3:46 pm

Naturalmente non sono uno specialista e esprimo le mie opinioni.
Vetter ci fa notare che il farmaco è studiato per animali con temperatura corporea di 37°, temperature difficilmente raggiungibili dalle tartarughe.....Ma quella è la temperatura se vuoi scongiurare danni ai reni.

Comunque leggo che altri sono concordi con l'idratare l'esemplare quando viene somministato il farmaco.

Ricordo che ci sono antibiotici alternativi e che un antibiotico andrebbe prescritto dopo un antibiogramma e non affidandosi al suo largo spettro.....

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 28, 2007 4:45 pm

Citazione:
Messaggio inserito da yuri
forse volevi dire 27gradi,il baytril agisce bene anche a 27°(Sporle,92) 37 è troppo vicino alla temperatura massima letale


Faccio notare che gli esemplari per cui più si ricorre al Baytril perché più soggette alle polmoniti sono proprio quelle specie, come le Kleinmanni, che nel loro habitat naturale hanno temperatare che superano in alcuni periodi dell'anno i 40° e che Vetter ne sconsiglia l'uso in un testo dedicato alle Hermanni.

Quindi con specie da terrario caldo gli eventuali rischi di danni renali sono inferiori.

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » ven set 28, 2007 6:47 pm

personalmente non ho mai tenute nessuna tarta a quelle temperature, anche perchè regolarne di conseguenza anche l'umidità diventa "facile" solo utilizzando qualche vaporizzatore per l'acqua regolato per esempio da un timer, oppure devi essere presente tutto il giorno a casa e controllare la situazione ogni ora, aggiungendo acqua in funzione del valore dell'igrometro.. insomma la gestione di quelle temperature non è facile!
comunque almeno 30 gradi per l'utilizzo del baytril ci vogliono di sicuro..
ah per il discorso dei 40 gradi nel loro habitat non metto in dubbio che ci siano, ma è anche vero che in natura hanno la possibilità di ripararsi in "tane" dove secondo me la temperatura è inferiore..
Con questo comunque non voglio dire che il discorso sia sbagliato, ma solo di fare attenzione perchè per tenere un animale a quelle temperature bisogna avere l'umidità ben sotto controllo, e soprattutto bisogna saper riadattare l'animale alle temperature che si hanno solitamente in terrario senza fargli subire un trauma, quindi modificando la temperatura massima distribuendo la variazione nell'arco di diversi GIORNI!

n/a11

Messaggioda n/a11 » ven set 28, 2007 7:10 pm

Sì, nelle tane la temperatura è inferiore di molto.

Mikyy
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Messaggioda Mikyy » dom nov 11, 2007 1:14 am

Sono passati circa 40 giorni dalla fine della terapia.
La tartaruga è rimasta sempre uguale. Zoppica e gambe gonfie anche per via dei liquidi assunti con la siringa (ha urinato solo la prima volta mi sembra) e non mangia (l'avrò vista forse solo 3 volte prendere una fogliolina).
Secondo voi può anche essere in letargo dato che non mangia? Sono sincero...pensavo che morisse dato il lungo digiuno.


ps, alla fine le ho costruito un terrario con tanto di lampada spot e uva 10%

n/a11

Messaggioda n/a11 » dom nov 11, 2007 10:03 am

Le Kleinmanni non vanno il letargo ma in estivazione, ovvero hanno un rallentamento del ritmo metabolico quando le temperature diventano molto alte, torride.
A che temperatura la tieni?
Hai provato a farle fare dei bagni tiepidi?
Prova a darle da bere dell'acqua distillata, ma non quella dei ferri da stiro, prendila in farmacia.
Allo stato naturale bevono la rugiada all'alba dalle foglie dei cespugli, la rugiada è in pratica acqua distillata.
I venditori egiziani di Kleinmanni consigliano di farle fare un bagmo almeno ogni 15 giorni.

Mikyy
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Messaggioda Mikyy » dom nov 11, 2007 11:40 pm

Si le ho fatto fare qualche bagnetto.
La temperatura massima mi sembra che sia 35 sotto la lampada.
Comunque loro si spostano scegliendo quindi la temperatura desiderata.

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » lun nov 12, 2007 2:11 pm

il fatto del gonfiore sottocutaneo a detta della maggior parte degli esperti si tratta di mafunzionamento dei reni, probabilmente non a causa dell'animale in se, ma dovuto probabilmente a qualche tipo di parassita o batterio che appunto colpisce i reni.
In alternativa potrebbe trattarsi di clostridi, i quali producono dei "gas" e quindi si potrebbero evidenziare sintomi del genere.
A detta degli specialisti è una cosa abbastanza rara, quindi, dato che sembra essere un fenomeno ormai diffuso alle tarta malate soprattutto di questa specie, rimane più plausibile la prima ipotesi.


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