piramidalizzazione

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stenella
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Messaggioda stenella » mer ago 15, 2007 9:54 pm

riporto quanto scritto in un articolo della facoltà di veterinaria dell'università di bari:
(...)arrivati al momento della deposizione scelgono un luogo che possieda le caratteristiche di temperatura e di umidità adatte al completamento dello sviluppo dei feti. Il prodotto del concepimento può essere esposto ad agenti dannosi durante il periodo embrionale o quello dello sviluppo fetale. La sensibilità e le conseguenze variano nei diversi stadi dello sviluppo.Tra le malformazioni più comunemente riscontrate nei rettili ritroviamo i mostri doppi. le deformità del carapace dei cheloni, anomalie del tegumento, displasia dell'apparato ioideo, anomalie dell'apparato oculare (...)
parlano quindi di fattori esterni e non di un coinvolgimento genomico.

komodo
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Messaggioda komodo » mer ago 15, 2007 10:15 pm

secondo me il problema della tarta di franklin è dovuto tutto al fatto che la parte centrale del carapace non cresce(e questo è un problema genetico) e diciamo "tira" tutto il resto, scondo me il risultato è simile ad una piramidalizzazione dovuta ai soliti motivi ma non lo è.

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Ale
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Messaggioda Ale » mer ago 15, 2007 10:53 pm

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riporto quanto scritto in un articolo della facoltà di veterinaria dell'università di bari:
(...)arrivati al momento della deposizione scelgono un luogo che possieda le caratteristiche di temperatura e di umidità adatte al completamento dello sviluppo dei feti. Il prodotto del concepimento può essere esposto ad agenti dannosi durante il periodo embrionale o quello dello sviluppo fetale. La sensibilità e le conseguenze variano nei diversi stadi dello sviluppo.Tra le malformazioni più comunemente riscontrate nei rettili ritroviamo i mostri doppi. le deformità del carapace dei cheloni, anomalie del tegumento, displasia dell'apparato ioideo, anomalie dell'apparato oculare (...)
parlano quindi di fattori esterni e non di un coinvolgimento genomico.



Scusa, e questi agenti dannosi, secondo te, dove andrebbero ad agire per creare gli effetti che tu hai citato?? Prorpio sul DNA.
Durante l'embriogenesi, infatti, le varie regioni cromosomiche modulano la loro attività a seconda dello stadio di sviluppo (solo in questo modo si vengono a strutturare i piani corporei con le corrispondenti simmetrie); ciò spiegherebbe l'azione diversificata da parte di questi agenti,a seconda dello stadio embrionale.

franklin
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Messaggioda franklin » mer ago 15, 2007 11:45 pm

io sono proprio piu' propense a credere a temperature troppo alte durante l'incubazione proprio perchè l'animale è stato incubato come femmina,quindi ad alte temperature,magari troppo alte....

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » gio ago 16, 2007 12:03 am

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riporto quanto scritto in un articolo della facoltà di veterinaria dell'università di bari:
(...)arrivati al momento della deposizione scelgono un luogo che possieda le caratteristiche di temperatura e di umidità adatte al completamento dello sviluppo dei feti. Il prodotto del concepimento può essere esposto ad agenti dannosi durante il periodo embrionale o quello dello sviluppo fetale. La sensibilità e le conseguenze variano nei diversi stadi dello sviluppo.Tra le malformazioni più comunemente riscontrate nei rettili ritroviamo i mostri doppi. le deformità del carapace dei cheloni, anomalie del tegumento, displasia dell'apparato ioideo, anomalie dell'apparato oculare (...)
parlano quindi di fattori esterni e non di un coinvolgimento genomico.



esatto.. quì è spiegato 1000 volte meglio di come avevo scritto, ma il succo è quello!

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stenella
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Messaggioda stenella » gio ago 16, 2007 10:32 am

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riporto quanto scritto in un articolo della facoltà di veterinaria dell'università di bari:
(...)arrivati al momento della deposizione scelgono un luogo che possieda le caratteristiche di temperatura e di umidità adatte al completamento dello sviluppo dei feti. Il prodotto del concepimento può essere esposto ad agenti dannosi durante il periodo embrionale o quello dello sviluppo fetale. La sensibilità e le conseguenze variano nei diversi stadi dello sviluppo.Tra le malformazioni più comunemente riscontrate nei rettili ritroviamo i mostri doppi. le deformità del carapace dei cheloni, anomalie del tegumento, displasia dell'apparato ioideo, anomalie dell'apparato oculare (...)
parlano quindi di fattori esterni e non di un coinvolgimento genomico.



Scusa, e questi agenti dannosi, secondo te, dove andrebbero ad agire per creare gli effetti che tu hai citato?? Prorpio sul DNA.
Durante l'embriogenesi, infatti, le varie regioni cromosomiche modulano la loro attività a seconda dello stadio di sviluppo (solo in questo modo si vengono a strutturare i piani corporei con le corrispondenti simmetrie); ciò spiegherebbe l'azione diversificata da parte di questi agenti,a seconda dello stadio embrionale.



appunto!!! tu stai parlando di teratogenesi, mutagenesi ecc. il discorso genetico (di ereditarietà, caratteri dominanti e recessivi) è un altro...è logico che un agente mutageno provochi delle alterazioni del DNA. era sottointeso.

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Ale
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Messaggioda Ale » gio ago 16, 2007 1:43 pm

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riporto quanto scritto in un articolo della facoltà di veterinaria dell'università di bari:
(...)arrivati al momento della deposizione scelgono un luogo che possieda le caratteristiche di temperatura e di umidità adatte al completamento dello sviluppo dei feti. Il prodotto del concepimento può essere esposto ad agenti dannosi durante il periodo embrionale o quello dello sviluppo fetale. La sensibilità e le conseguenze variano nei diversi stadi dello sviluppo.Tra le malformazioni più comunemente riscontrate nei rettili ritroviamo i mostri doppi. le deformità del carapace dei cheloni, anomalie del tegumento, displasia dell'apparato ioideo, anomalie dell'apparato oculare (...)
parlano quindi di fattori esterni e non di un coinvolgimento genomico.



Scusa, e questi agenti dannosi, secondo te, dove andrebbero ad agire per creare gli effetti che tu hai citato?? Prorpio sul DNA.
Durante l'embriogenesi, infatti, le varie regioni cromosomiche modulano la loro attività a seconda dello stadio di sviluppo (solo in questo modo si vengono a strutturare i piani corporei con le corrispondenti simmetrie); ciò spiegherebbe l'azione diversificata da parte di questi agenti,a seconda dello stadio embrionale.



appunto!!! tu stai parlando di teratogenesi, mutagenesi ecc. il discorso genetico (di ereditarietà, caratteri dominanti e recessivi) è un altro...è logico che un agente mutageno provochi delle alterazioni del DNA. era sottointeso.




Io mi ero semplicemente basato sulla tua frase:"parlano quindi di fattori esterni e non di un coinvolgimento genomico",(son partito dal presupposto che danni al DNA implicano automaticamente un coinvolgimento genomico da parte dei mutageni). Errore di comprensione.
Il dicorso che facevo io era volto a spiegare la presenza di numerosissimi esemplari che vengono su piramidalizzati e che, permettetemi di dire, è impossibile che abbiano tutti subito danni al genoma dovuti a fattori esogeni( a parte le alte temperature e qualche altra cosa, dovremmo avere tutti i giardini contaminati!).
Secondo me ci deve essere sicuramente un meccanismo ereditario( sicuamente influenzato moltissimo da paramentri esterni come cibo e sole)che rende molti soggetti più vulnerabili(e portare anche alla tarta di franklin).
E' ovvio che alcune deformità possono essere provocate da agenti fisici o chimici, ma non si possono spiegare così tutti i casi!
E poi, un'azione mutagena può coinvolgere anche cellule della linea germinale, sia dell'adulto che dell'embrione in formazione e portare a gameti vitali....quindi io no sarei così sicuro del fatto che questi fattori esterni non c'entrino nulla con l'ereditarità.

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stenella
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Messaggioda stenella » gio ago 16, 2007 4:23 pm

io ho riportato quanto scritto su un articolo. comunque concordo pienamente con te, una certa "predisposizione genetica" anche secondo me c'è.:);)

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DelorenziDanilo
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Messaggioda DelorenziDanilo » ven ago 17, 2007 2:44 pm

mah.. non posso di certo dire che sia impossibile, però trovo molto più probabile che quando si trovano tarta malformate sia molto più frequente che si tratti di problemi causati durante lo sviluppo dell'embrione.


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