Ciao Fede, allora…sperando di essere chiaro…
Gli animali sono ospitati in una frazione di 120 x 60 di un cassone di legno ben più grande, ma opportunamente limitato per “costringere” le baby testuggini ad esporsi il quanto più possibile alle 2 lampade (compatte UVB Arcadia 10% con riflettore, montate per orizzontale) che lo illuminano. La grotta di legno gli permette comunque di sottrarsi ai raggi qualora lo ritenessero opportuno. Non appena le dimensioni degli animali lo esigeranno, verrà tolto il separè in legno e montata una lampada ai vapori di mercurio localizzata in un angolo. Nel frattempo le testuggini saranno cresciute abbastanza da aumentare il tempo di termoregolazione per raggiungere il gradiente termico ottimale e, di conseguenza, avranno così assunto una dose sufficiente e necessaria di raggi UVB al loro fabbisogno. Il cassone è a sua volta alloggiato in un ex balcone oggi chiuso, molto luminoso dato un’intera vetrata a parete, e termodinamicamente dipendente in parte dell’escursione termica esterna. La temperature minima ambientale è assicurata da una stufetta elettrica termostata sui 22°, un basking spot è costituito da un tappetino di 40W 50 x 30 posto ad un’estremità del cassone con massime anche di 52°C che le piccole sembrano gradire dopo il pasto. All’estremità opposta la tana di legno, con fondo di torba bionda, viene mantenuta sempre umida versandoci l’acqua che a giorni alterni viene offerta da bere agli animali. Durante il giorno gli stessi vengono esposti ad una escursione termica che sfrutta la possibilità di arieggiare il balcone, aprendo la porta finestra o, al contrario, tenendola ermeticamente chiusa; ciò a seconda delle necessità in parte dettate, come dicevo, dalla temperatura esterna. Di notte spengo tutto. In questa stagione, rifacendomi specificamente alle stazioni metereologiche prossime al sito d’origine dei genitori, simulo ogni giorno, nel primo pomeriggio, una acquazzone con un nebulizzatore d’acqua tiepida che gli animali mostrano di gradire moltissimo: la temperatura si abbassa, l’umidità si alza e le piccole escono dalla grotta affamatissime, mangiando spesso ciò che prima ignorano. Il cibo che gli offro 2-3 volte alla settimana lo coltivo personalmente e si compone di un mix, rigorosamente seccato al sole, delle seguenti miscele: erba di campo + fieno, vari tipi di cicorie: catalogna frastagliata, da taglio bionda a foglia larga, zuccherina di Trieste, catalogna gigante di Chioggia, selvatica di campo, rucola + altre erbe di selvatiche tra cui tarassaco, vari tipi di Plantago e di malva. Gli unici vegetali offerti freschi sono le pale di fico d’india, servite spaccate a metà, la carota e la zucchina. No frutta, no proteine animali. Frammenti di osso di seppia sono sparpagliati sul fondo del cassone composto da una miscela di torba bionda, sabbia e paglia. Di tanto in tanto spolvero leggermente il cibo con del Repcal (calcio + vitamina D3, senza fosforo).
Se volete altre info chiedete.
PS: grazie Edelfrau, di quel cucciolo là già mi sento più meritevole dei complimenti…è mia figlia.
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