Parto dal presupposto che non parlo per esperienza diretta, ma per esperienza "libresca"...Marta Avanzi e Massimo Millefanti, nel loro libro "il grande libro delle tartarughe" la inseriscono tra le acquatiche, a differenza della pulcherrima che è inserita tra le terrestri...io penso che il mantenimento sia simile, simile per altro a quello della Cuora, delle Terrapene, insomma...di tartarughe che possono essere considerate "borderline" tra terrestre e palustre..qualcuna con una maggiore tendenza a spostarsi sulla terra, qualcuna in acqua. Io opterei per uno spazio riccho di cespugli (chiaramente con qualche zona di sole!), con un substrato di corteccia (tipo di quelle da giardinaggio, che si usa per non far crescere le erbacce!) da una parte e erba bassina dall'altra...e da un lato una parte con acqua, con un certo volume d'acqua che le permetta di farsi una nuotatina e di immergersi quando vuole.
Devi alimentarla come se fosse una carbonaria, una Cuora amboinensis...insomma, una dieta varia, a base di vegetali, ma con frutta e anche insetti saltuariamente...lumachine, camole del miele e della farina, lombrichi, pezzetti di pesce, pellets per tartarughe acquatiche....più varia possibile
