Senza dubbio con la fioritura è possibile effettuare una determinazione sicura e istantanea di queste piante che, a prima vista, dal fogliame sembrano tutte uguali.
Con un occhio allenato però, e soprattutto potendo osservare e toccare i campioni dal vivo, è possibile riconoscere queste specie anche senza infiorescenze, fattore utile per capire e coltivare al meglio quello che abbiamo raccolto.
Sperando di fare una cosa utile anche per altri utenti ho realizzato velocemente alcune foto che ci aiutano a determinare anche dalle foglie queste piante palustri piuttosto comuni in tutta Italia, facendo una comparazione con la sezione e la visione frontale.
Typha latifolia (campione A): le foglie hanno solitamente un colore bluastro-glauco. Non hanno una nervatura centrale e, al tatto, appaiono lisce, piatte, comprimibili e “spugnose” per via dei tessuti rigonfi d'aria. Anche in sezione possiamo vedere bene i tessuti aeriferi e la mancanza di una nervatura.
Iris pseudacorus (campione B): le foglie sono verdi. Nel centro della foglia è presente una nervatura centrale, visibile ad occhio e individuabile al tatto. La foglia, anche in sezione, appare piatta, priva di spessore, se non nella parte centrale.
Sparganium erectum (campione C): le foglie sono verdi, solitamente più chiare rispetto alle altre due specie prese in esame. Presentano una evidente nervatura centrale che divide in maniera inconfondibile la foglia in due parti. La foglia vicino al terreno è a sezione trigona (triangolare), comprimibile e spugnosa mentre, nella parte superiore, la nervatura centrale rimane evidente al tatto e globalmente la foglia assume una forma a “V”, cosa che non si verifica nelle altre due specie. Caratteristica importante, rispetto alle piante precedenti, è anche il modo in cui si inseriscono le foglie che, viste frontalmente, risultano appaiate a due a due in maniera speculare.
Se hai voglia Nico con queste nuove informazioni hai qualche elemento in più per determinare le tue piante
