Gli animali erano stati tirati a riva dai pescatori che hanno poi messo in atto la tortura, lasciandole appese con il cappio di nylon intorno al collo. Secondo il WWF, si tratta di un vero e proprio atto di crudeltà e per tale motivo la notizia di reato contro ignoti è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Pisa. Il reato contestato è violazione della legge sul maltrattamento di animali.
I laghetti ex FIPS erano gestiti fino a poco tempo fa come zona adibita alla pesca d’acqua dolce. Il proprietario ha poi chiuso l’attività e, da allora, il luogo è diventato punto di incontro di vari pescatori. “La provincia di Pisa - ha dichiarato a GeaPress Guido Nassi, Coordinatore Guardie WWF di Pisa - ha stampato un opuscolo multilingue con lo scopo di informare sugli adempimenti necessari per andare a pescare. La pesca illegale - ha concluso Nassi - continua, però, ad essere molto diffusa“.
Evito di mettere la foto che se volete troverete qui: http://www.leggo.it/articolo.php?id=131486
Per questa gente ci vorrebbe la legge del taglione.




