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la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: mar nov 06, 2012 11:52 am
da puccya
Ciao, causa cambi metereologici repentini da un mese a questa parte sono in perenne preoccupazione per il letargo della mia tarta sopratutto per il forti temporali, vivendo in uno stato di allerta 2 continuo...quindi post alluvione 2011 quest'anno ho preparato la cassetta in legno seguendo tutte le indicazioni e con il primo brusco calo delle temperature (-10°) in un giorno ho spostato la tarta nella cassetta..nel giro di due giorni si è interrata, quasi a comando!ho messo della torba soffice..e ogni tanto la bagnavoe tenevo controllata peccato che sia scomparsa!!!non può essere scappata ma sicuramente si interrata tantissimo, non volevo disturbarla scavando ma sono preoccupata anche perchè qui le temperature si sono rialzate tantissimo sfiorando quasi i 20°..help!!

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: mar nov 06, 2012 4:12 pm
da mbuna
Io ti consiglierei di lasciarla dov'è e di non disturbarla, è il suo istinto a dirle cosa deve fare, noi possiamo solo fare danni

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: mar nov 06, 2012 10:43 pm
da Beppe-Ucspt
Anche da me una è interrata da una decina di giorni nonostante abbia fatto freddo solo un paio di giorni e adesso siamo sui 15/20° mentre le altre, nelle ore più calde si fanno ancora delle passeggiate e mangiano qualcosina...Io la lascio lì e non la disturbo, credo che sappia meglio di me cosa fare!

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: mer nov 07, 2012 2:00 pm
da Enzino
Io ,come te, ho preferito predisporre un cassone 80x80x45 con terra, per il letargo delle tarte el'ho prontamente posizionato all'aperto già da 3 settimane, non appena ho visto un brusco calo delle temp.; vi ho riposto le mie 5 baby , e ,dando a loro la pox di decidere quando andare in letargo, anche erbe e acqua.
Adesso da noi le temp sono bassine, ma con il sole sono ancora quasi tutte fuori, un pò addormentate, ma sveglie; ogni tanto mangiano e bevono e la sera vanno sotto.
Io lascio fare a loro, non credo di saperne di + li loro in fatto di istinto.
: winkwk :
Enzo

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: mer nov 07, 2012 7:18 pm
da Agostino
Scusate, leggo spesso di persone che utilizzano questi "cassoni", ma vorrei sapere se il cassone che dici tu ha il fondo; per sapere se le tarte possono scavare a piacere o il fondo del cassone è a livello della terra ?
Lo chiedo perchè se il cassone ha il fondo a livello della terra, la situazione è gravissima in quanto il substrato all'interno del cassone può essere di qualsiasi altezza e quantità ma trovandosi sopra al livello della terra rischia di ghiacciare e portare a morte le tarte che sono lì, specialmente nelle regioni dove le temperature scendono sotto i 0° C.

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: gio nov 08, 2012 9:30 am
da Enzino
Agostino,
grazie del prezioso suggerimento che mi hai dato.
Il cassone è fatto con assi da cantiere da 2.5 cm, foderato internamente con polistirolo da 2cm ,a sua volta separato dalle terra con fogli di cartone da 0.8cm; il fondo anch'esso così predisposto ha però la possibilità di lasciar defluire eventuale acqua ,rendendo il tutto in un certo senso traspirante.
Per rispondere ora alla tua domanda il cassone è appoggiato al terreno, al momento è in giardino, ma appena le temp diventano stabili , e le tarte decidono definitivamente di fare la nanna, verrà spostato nella intercapedine che gira intorno alla casa a livello taverna; in questo modo staranno al freddo , non ghiacciando, e a temperature abbastanza costanti; inoltre questa intercapedine è ventilata e dotata di un lucernario che illumina a giorno la zona , in mdoo che l'aspetto della luminosità è assicurato in maniera naturale.Per l'umidità della terra penserò io a bagnare la terra cercando di adeguarmi +0- all'esterno....
Spero che quanto stia facendo sia positivo per le tartine.
Se qualcuno degli espertissimi avesse qualche consiglio da darmi sono assolutamente aperto a tutto.
P.S. : il prossimo anno tutte faranno il letargo in maniera totalmente naturale, per quest'anno purtroppo non ho fatto in tempo a predisporre il recinto esterno e relativa casetta etc in maniera ottimale.
Ciao
Enzo

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: gio nov 08, 2012 2:12 pm
da Agostino
il risultato finale dipenderà dalle temperature che ci saranno in quella zona dove metterai il cassone. Se sono superiori ai 10°C non andranno comunque bene.
La mia opinione è che i cassoni sono molto, ma molto più critici di un letargo tradizionale, è molto più difficile mantenervici le temperature ideali per il letargo che sono da 3 a 10°C ; si potrebbe fare un paragone con le piante in vaso, anch'esse molto più critiche da mantenere, solitamente solo gli esperti ottengono buoni risultati.

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: gio nov 08, 2012 2:33 pm
da Enzino
Il cassone è come se fosse messo in una cantina illuminata da luce solare ,e dovrebbe avere temp tra -5° e 5° circa, ma monitorerò.
concordo con la maggiore difficoltà del mantenimento di temp costanti, ma a Bergamo durante l'inverno ci sono comunque sbalzi di temp che vanno dai 3/4° medi a -15°, quindi comunque potrebbero essere critici a priori.
sicuramente avrò il mio da fare per cercare di tenerle al meglio ma come avevo detto prima quest'anno non avevo alternative.
il prox anno avranno il loro recinto con casetta, terra smossa e poi tutto condito con abbondante paglia una volte a nanna certa.
grazie dei consigli.
Ciao
Enzo

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: gio nov 08, 2012 3:03 pm
da Agostino
Il mio intervento è fine a mettere in evidenza la criticità dei sistemi cosiddetti a "cassone" che a mio parere troppo spesso vengono usati in modo errato e che sono molto pericolosi, specialmente se usati in zone dove le temperature possono essere molto fredde ma anche troppo calde. Nel sottosuolo la temperatura è sempre più costante. Altri luoghi dove la temperatura è costante sono le cantine, ma non tutte sono ben interrate e quindi non mantengono valori sotto i 10°C. Nelle cantine però occorre controllare anche il fattore umidità che deve essere abbastanza alto.

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: gio nov 08, 2012 3:15 pm
da Enzino
grazie,
sono proprio le persone con la tua esperienza che aiutano noi neo tartofili ad intraprendere la giusta strada e a non commettere errori di cui ci pentiremmo.
Cercherò di fare in modo di tenere la terra piuttosto umida, adesso mi attivo per capire se esiste qualcosa in commercio,tipo quei sensori che si mettono interrati per gli impianti di irrigazione e regolano l'accensione dell'impianto in base all'umidità del terreno; anzi se tu conosci qualcosa del genere sono tutt'orecchi; quei sensori da terrario possono andare? eventualmente mi sai dire a quale gradi di umidità occorre tenere la terra?
Enzo

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: gio nov 08, 2012 8:14 pm
da Agostino
sinceramente per l'umidità non impazzirei a fare sistemi complessi, basta solo una spruzzata ogni 15 giorni, mentre metterei un termometro di precisione con la sonda inserita nella posizione dove sono le tartarughe per verificare le temperature minime e massime.

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: ven nov 09, 2012 8:58 am
da Enzino
Grazie seguirò il tuo consiglio

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: ven nov 09, 2012 1:09 pm
da CARLINO
Agostino ha scritto:Il mio intervento è fine a mettere in evidenza la criticità dei sistemi cosiddetti a "cassone" che a mio parere troppo spesso vengono usati in modo errato e che sono molto pericolosi, specialmente se usati in zone dove le temperature possono essere molto fredde ma anche troppo calde. Nel sottosuolo la temperatura è sempre più costante. Altri luoghi dove la temperatura è costante sono le cantine, ma non tutte sono ben interrate e quindi non mantengono valori sotto i 10°C. Nelle cantine però occorre controllare anche il fattore umidità che deve essere abbastanza alto.

Il letargo è possibile in un sistema a cassone se si calcola esattamente la coibentazione in base alle condizioni climatiche della zona. Ho in terrazza un cassone/rifugio di due metri per uno che ha funzionato perfettamente anche lo scorso inverno quando la temperatura è stata sotto i -10 °C per una settimana. Va curato particolarmente l'isolamento tenendo presente nei calcoli che anche la massa di terreno funziona da isolante ed infatti non a caso le tartarughe non si interrano mai lungo le pareti.

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: ven nov 09, 2012 4:25 pm
da Agostino
Però rimane sempre una situazione molto molto critica e al minimo errore rischi di fare "un bel gelato".
Se ti rimane sotto lo zero per un mese le cose cambiano........ non arrivando calore da nessuna parte, piano piano anche internamente la temperatura scende; l'isolamento ritarda il passaggio del freddo, ma prima o poi la temperatura si abbassa inesorabilmente, è una legge fisica; il tempo dipenderà dal fattore di isolamento, ma prima o poi la funzione isolante lascierà passare il freddo). Ci sono stati anni che sono ghiacciati gli impianti idraulici all'interno delle case non utilizzate, facendo scoppiare i radiatori e i tubi, quindi figurati se non può succedere in un terrazzo o in terra se non interrati.
Il motivo principale per cui sotto terra le tartarughe sono ben protette è dato dal fatto che dal suolo arriva sempre un pò di calore che evita di far ghiacciare le tartarughe. Ci sono stati anni molto freddi che il suolo ha ghiacciato per alcuni decimetri e alcune tartarughe non ce l'hanno fatta, ma sono casi rari.
Poi occorre fare attenzione alla specie allevata, con le Testudo boettgeri ci sono pochi problemi, mentre con le Testudo hermanni e le Testudo marginata occorre ancora più cura e ci si deve assicurare che una volta ben interrate siano ben ricoperte di materiali isolanti come paglia e foglie in abbondanza. Gli esemplari giovani di queste ultime due specie, in genere scavano abbastanza, ma gli esemplari di cattura solitamente si rifugiano sotto cespugli e rovi, scavando poco e quindi se sono allevate al nord, è bene controllare il loro letargo molto di più. In genere se i piccoli escono dal letargo durante alcune giornate calde durante gennaio o febbraio, è bene fargli finire il letargo e metterle in terrario da quel momento, questo perchè la sera poi ritorna il freddo forte e loro non riescono in poche ore a scavare nuovamente per mettersi al riparo, rischiando di morire.

Re: la tarta si è persa nel letargo...

Inviato: lun nov 12, 2012 4:55 pm
da CARLINO
Agostino ha scritto:Però rimane sempre una situazione molto molto critica e al minimo errore rischi di fare "un bel gelato".
Se ti rimane sotto lo zero per un mese le cose cambiano........ non arrivando calore da nessuna parte, piano piano anche internamente la temperatura scende; l'isolamento ritarda il passaggio del freddo, ma prima o poi la temperatura si abbassa inesorabilmente, è una legge fisica; il tempo dipenderà dal fattore di isolamento, ma prima o poi la funzione isolante lascierà passare il freddo). Ci sono stati anni che sono ghiacciati gli impianti idraulici all'interno delle case non utilizzate, facendo scoppiare i radiatori e i tubi, quindi figurati se non può succedere in un terrazzo o in terra se non interrati.
Il motivo principale per cui sotto terra le tartarughe sono ben protette è dato dal fatto che dal suolo arriva sempre un pò di calore che evita di far ghiacciare le tartarughe. Ci sono stati anni molto freddi che il suolo ha ghiacciato per alcuni decimetri e alcune tartarughe non ce l'hanno fatta, ma sono casi rari.
Poi occorre fare attenzione alla specie allevata, con le Testudo boettgeri ci sono pochi problemi, mentre con le Testudo hermanni e le Testudo marginata occorre ancora più cura e ci si deve assicurare che una volta ben interrate siano ben ricoperte di materiali isolanti come paglia e foglie in abbondanza. Gli esemplari giovani di queste ultime due specie, in genere scavano abbastanza, ma gli esemplari di cattura solitamente si rifugiano sotto cespugli e rovi, scavando poco e quindi se sono allevate al nord, è bene controllare il loro letargo molto di più. In genere se i piccoli escono dal letargo durante alcune giornate calde durante gennaio o febbraio, è bene fargli finire il letargo e metterle in terrario da quel momento, questo perchè la sera poi ritorna il freddo forte e loro non riescono in poche ore a scavare nuovamente per mettersi al riparo, rischiando di morire.

Concordo in pieno con te Agostino ,ed infatti ho affermato che il cassone deve essere accuratamente calcolato sia per la volumetria che la coibentazione .
Abito in riva al lago e nel corso degli anni non avevo mai registrato come quest'anno una temperatura così bassa per un tempo così lungo: avevo per fortuna comunque abbondato con i calcoli e quindi tutto è andato per il meglio.
E' evidente che avendo la possibilità di un giardino la decisione migliore è quella del letargo in terra !