Messaggioda tartamau » gio giu 21, 2012 11:16 am
Barbara potrà confermarlo, le nord africane, in serra fredda, riescono a superare bene anche l'inverno più gelido. Per la mia esperienza, parlo di 3 inverni consecutivi, le Testudo graeca terrestris, adattate ad un medesimo clima, sono arrivate lo scorso inverno a fare un letargo ininterrotto di oltre 3 mesi, idem per delle nord africane che mi sono arrivate lo scorso autunno dall'Olanda. Le morti sono probabilmente dovute a malattie, parassitosi e deperimento. E' infatti chiaro che trattandosi di animali di piccole dimensioni, trattati come vengono trattati quando vengono portate qui, è facile che si debilitino facilmente e muoiano.
Ricordo che prima del periodo caldo medioevale, ci sono stati 4 secoli in cui il limite del clima mediterraneo, che attualmente lambisce le Alpi ed il sud della Francia, è stato il nord Africa. Immaginiamo che nevicava a Cartagine (lodierna Tunisi) e il Cairo. In quel periodo, lontano da noi di soli 800 anni, gli antenati delle popolazioni attuali, effettuavano sicuramente letargo, fatto questo che dimostra la plasticità di questi animali. Quello che secondo me lascia pensare che con i giusti accorgimenti, che portano di fatto ad una modificazione dei comportamenti, possano "imparare nuovamente" a fare letargo.
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