programmi di ripopolamenti

Letargo, cure, accoppiamento, deposizione ecc.
Testudo graeca, hermanni, kleinmanni, marginata
Avatar utente
manu76
Messaggi: 329
Iscritto il: mar set 12, 2006 10:43 am
Località: Lombardia

programmi di ripopolamenti

Messaggioda manu76 » ven dic 03, 2010 12:05 pm

So che in qualche post se ne era già parlato abbondantemente in passato, però, per pura curiosità, vorrei tornare sull'argomento. In particolare mi interessa sapere se sono mai stati avviati in Italia programmi di reintroduzioni o ripopolamenti (che differenza c'è fra le due cose : book : ??) o se quantomeno sono stati tentati da parte del Tarta Club Italia o da parte di altri enti/organi, siano essi pubblici o provati. Leggendo un libro che parla delle hermanni nel loro habitat naturale, sono rimasto sconvolto : Eeek : e sconcertato : Blink : leggendo che in Italia, come in Francia, si è ormai arrivati da qualche anno al punto in cui gli esemplari detenuti dai privati, in cattività diciamo, superano di gran lunga il numero degli esemplari wild rimasti in natura, questo sia per i notevoli successi raggiunti dagli allevatori nella riproduzione in cattività (incubazione delle uova, ecc...), ma più per la distruzione dei loro habitat in natura. Ora da ignorante in materia però mi chiedo, perchè le nostre Autorità non tentano la reintroduzione o il ripopolamento (grazie a chi mi spiega in cosa differiscono), laddove gli habitat si sono conservati (prima che sia troppo tardi per gli habitat), di esemplari visitati dalle autorità sanitarie e giudicati sani (prima che sia troppo tardi anche per le ultime selvatiche rimaste), vista la grande abbondanza di esemplari? Sarebbe un modo possibile per "rinfoltire" le ormai scarsissime popolazioni wild rimaste (naturalmente - per rimanere in tema - dopo studi e rilievi genetici sul patrimonio genetico, onde evitare di inquinare le popolazioni esistenti o di sovrapporre sottospecie o bestiole di areali diversi). So di un tizio qui dalle mie parti che ha donato molti baby ad un giardino zoologico (ma non era meglio rilasciarle in natura, ovvio dove non ci sono già altre popolazioni? : Sad : ). So che qualcosa del genere era stato fatto nel bosco della Mesola, ma non so che risultati abbiano ottenuto e se l'obiettivo sia stato raggiunto: qualcuno ne sa qualcosa di più ?e sull'esito di quell'operazione?
Ovviamente questo è un dibattito aperto ed è ben accetta la condivisione del punto di vista di chiunque volesse intervenire.
Grazie a tutti quelli che interverranno : Thanks :

Avatar utente
Barbara
Messaggi: 9779
Iscritto il: mar mag 22, 2007 8:49 am
Località: Liguria La Spezia
Contatta:

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Barbara » sab dic 04, 2010 8:32 am

L'argomento che ci proponi è interessantissimo e merita davvero di essere sviscerato a fondo, spero che legga ed intervenga un utente che per quanto riguarda il bosco della Mesola è piuttosto ferrato e magari saprà dirci come è andato a finire l'esperimento.
Per quanto riguarda la reintroduzione ed il ripopolamento penso che la differenza stia nel fatto che reintroduzioni si fa laddove una specie era presente ed ora è completamente scomparsa mentre il ripopolamento si fa per aumentare il numero di esemplari di una specie già presente.
Per farmi capire meglio ripopolano i cinghiali se ce ne sono pochi così l'anno successivo i cacciatori hanno di che cacciare : Sad :
Da parte mia avrei forti perplessità a donare un certo numero di esemplari per la reintroduzione o ripopolamento se prima non mi si spiega che quelle zone sono vietatissime a qualsiasi speculazione edilizia
Qualche tempo fa un utente ha aperto un topic in sezione marine che fa davvero riflettere : Sad :
viewtopic.php?f=54&t=18446 la tua idea ed i tuoi intenti sono lodevolissimi manu ma io sono scettica, se puntualmente lasciano distruggere quelli che ancora sono habitat naturali per questi animali ormai in estinzione come possiamo sperare di fermarla reintroducendole?

Avatar utente
ubu
Messaggi: 214
Iscritto il: gio mag 14, 2009 8:30 pm

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda ubu » gio dic 16, 2010 4:19 pm

Se sono sparite e stanno sparendo un motivo ci sarà.
Dato i che i fattori di riduzione delle tartarughe selvatiche (incendi, traffico automobilistico, nuove costruzioni, macchine agricole, psesticidi, bracconaggio) non sono in diminuzione ma anzi aumentano di anno in anno, un programma di reintroduzione sarebbe vano in quasi tutto il territorio naturale.

Avatar utente
Agostino
Messaggi: 5288
Iscritto il: sab mag 21, 2005 9:06 am
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Agostino » gio dic 16, 2010 8:18 pm

Attualmente credo che sia assolutamente impensabile farlo,
per fare dei ripopolamenti serve un progetto enorme e una sinergia fra vari enti, fra cui ricercatori e biologi.
Mica si possono rilasciare a caso tutte le tartarughe che trovi o sequestri, poi non è facile trovare un territorio dove prima c'erano ed ora ci siano le caratteristiche naturali idonee.
Oppure rischi di fare una schifezza come fece anni fà il direttore del Carapax che riversò casse di esemplari (ovviamente ci hanno segnalato che erano solo i più brutti e di poco valore commerciale), in alcune isole, senza avvisare nessuno e senza un vero progetto di reintroduzione e neppure uno studio scientifico, dove però si beccò anche delle denuncie.

Al bosco della Mesola non vi è stato una reintroduzione, solamente sono rimasti circa un migliaio di esemplari, ma sembra che molti siano stati rilasciati da privati negli anni addietro e comunque non sembra che vi sia una specie specifica.

I ricercatori dicono ancora che è molto più dannosa una sola reintroduzione di diversi prelievi(ovviamente dove c'è ancora una popolazione stanziale di tarte).

gabonica
Messaggi: 267
Iscritto il: dom mag 02, 2010 6:36 pm
Località: lucania

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda gabonica » gio dic 16, 2010 10:11 pm

saro' catastrofico, ma con tutte le tarta straniere che stanno arrivando dall'est europa e dai balcani,sara' una vera e propria pestilenza, gia mi immagino quante scapperanno e quanta gente liberera' i piccoli pensando di fare una cosa positiva....

Avatar utente
manu76
Messaggi: 329
Iscritto il: mar set 12, 2006 10:43 am
Località: Lombardia

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda manu76 » ven dic 17, 2010 2:12 pm

Grazie mille al nostro presidente per il suo puntuale intervento, preciso ed interessante. In effetti avevo aperto il topic apposta proprio per sapere cosa ne pensasse la direzione del TCI in merito. : Thanks :

Avatar utente
Giuseppe Liotta
Messaggi: 2470
Iscritto il: lun set 28, 2009 3:16 am
Regione: Sicilia
Località: Etna
Contatta:

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Giuseppe Liotta » sab dic 18, 2010 3:06 pm

Poter reintrodurre delle tarta sarebbe un atto da vero tartamante!! : Thumbup : ma come ha già spiegato ago non è una cosa semplice come potrebbe apparire, non basta prendere degli esemplari e liberarli.... : Sad :
per reintrodurre delle tarta, oltre alla collaborazione (ma soprattutto la volontà!!!)di più enti, è necessario conoscere la precisa origine degli animali che si vogliono reintrodurre(ad es. non si possono liberare hh sicule in toscana) nonchè bisogna avere lo starbene di veterinari ed esperti che ne certifichino la linea genetica e il buono stato di salute.

Oggi con tutte le hh che vengono detenute in italia, sarebbe certamente possibile dar vita a dei progetti di reintroduzione mirata. personalmente conosco diversi allevatori (me compreso) che ben volentieri darebbero molti dei loro esemplari per delle reintroduzioni. Con alcuni di loro ho anche chiesto aiuto a vari enti e centri di recupero, ma abbiamo ottenuto solo promesse...

purtroppo oggi pare che l'importante sia solo ottenere cites per venderle... e solo a pochi passa per la mente che noi allevatori possiamo dare un aiuto VERO alle tarta, vedendo le copiose nascite annuali ,non come soldi da intascare, ma come potenziali “nuovi inquilini di boschi e parchi” che ritornano nel loro ambiente naturale .

anche se a breve termine non la vedo facile, io spero che primo o poi qualche cosa cambi in questo senso e il mio consiglio è sempre quello di allevare gli animali in purezza, evitando ibridi o accanite selezioni alla ricerca di mutazioni (albinismo e simili) che sono belli solo per i nostri stupidi occhi!!!
Si cerca sempre la “novità”, la “rarità”, come se si stesse parlando di monete o francobolli ….
..ma le tarta non sono pezzi da museo… e meriterebbero quantomeno un’ allevamento più consapevole !!

Avatar utente
manu76
Messaggi: 329
Iscritto il: mar set 12, 2006 10:43 am
Località: Lombardia

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda manu76 » sab dic 18, 2010 10:29 pm

Giuseppe Liotta ha scritto:Poter reintrodurre delle tarta sarebbe un atto da vero tartamante!! : Thumbup : ma come ha già spiegato ago non è una cosa semplice come potrebbe apparire, non basta prendere degli esemplari e liberarli.... : Sad :
per reintrodurre delle tarta, oltre alla collaborazione (ma soprattutto la volontà!!!)di più enti, è necessario conoscere la precisa origine degli animali che si vogliono reintrodurre(ad es. non si possono liberare hh sicule in toscana) nonchè bisogna avere lo starbene di veterinari ed esperti che ne certifichino la linea genetica e il buono stato di salute.

Oggi con tutte le hh che vengono detenute in italia, sarebbe certamente possibile dar vita a dei progetti di reintroduzione mirata. personalmente conosco diversi allevatori (me compreso) che ben volentieri darebbero molti dei loro esemplari per delle reintroduzioni. Con alcuni di loro ho anche chiesto aiuto a vari enti e centri di recupero, ma abbiamo ottenuto solo promesse...

purtroppo oggi pare che l'importante sia solo ottenere cites per venderle... e solo a pochi passa per la mente che noi allevatori possiamo dare un aiuto VERO alle tarta, vedendo le copiose nascite annuali ,non come soldi da intascare, ma come potenziali “nuovi inquilini di boschi e parchi” che ritornano nel loro ambiente naturale .

anche se a breve termine non la vedo facile, io spero che primo o poi qualche cosa cambi in questo senso e il mio consiglio è sempre quello di allevare gli animali in purezza, evitando ibridi o accanite selezioni alla ricerca di mutazioni (albinismo e simili) che sono belli solo per i nostri stupidi occhi!!!
Si cerca sempre la “novità”, la “rarità”, come se si stesse parlando di monete o francobolli ….
..ma le tarta non sono pezzi da museo… e meriterebbero quantomeno un’ allevamento più consapevole !!


Mai intervento fu azzeccato più di questo, grazie Giuseppe!

Avatar utente
Barbara
Messaggi: 9779
Iscritto il: mar mag 22, 2007 8:49 am
Località: Liguria La Spezia
Contatta:

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Barbara » dom dic 19, 2010 9:15 am

Sono d'accordissimo con il tuo discorso Giuseppe, secondo me rimane un problema molto insormontabile e cioè: dove le reintroduciamo? Si dovrebbero creare aree tipo parco dell'Abruzzo dove ci sia la certezza che non vengano bracconate o peggio ancora uccise da ruspe ed escavatori : Eeek :
Io non avrei nulla in contrario a mettere a disposizione alcune delle mie nascite annuali per la reintroduzione anche perché fino ad ora le pochissime tartarughe che ho ceduto le ho veramente regalate ad amici, a monte però dovrebbe esserci la certezza di cui parlavo prima : Wink :

Avatar utente
Giuseppe Liotta
Messaggi: 2470
Iscritto il: lun set 28, 2009 3:16 am
Regione: Sicilia
Località: Etna
Contatta:

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Giuseppe Liotta » dom dic 19, 2010 10:58 am

non sono molti, ma i posti dove poter reintrodurre ci sono e come!!!
manca la volontà!!!! spero che il tartaclub possa impegnarsi nell'organizaare un progetto del genere!!
..sono convinto che molti utenti saranno disposti a collaborare

Avatar utente
gianni
Messaggi: 181
Iscritto il: lun mag 18, 2009 9:16 am
Località: Genoa

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda gianni » lun dic 20, 2010 10:59 pm

Giuseppe Liotta ha scritto:non sono molti, ma i posti dove poter reintrodurre ci sono e come!!!

in sardegna ci sono pascoli abbandonati nell'interno che penso non diventeranno oggetto di speculazione; le introduzioni ci sono state anche nel passato remoto, senza che mi pare abbiano nuociuto

Avatar utente
Ritacapecchi
Messaggi: 439
Iscritto il: gio mag 26, 2005 9:08 am
Località: Massa Marittima Toscana

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Ritacapecchi » dom gen 09, 2011 5:42 pm

ciao a tutti ,

il titolo di questa discussione mi ha interessato molto anche perchè di questi programmi di reintroduzioni le ho visti molto da vicino . Come ha detto Ago , questi reintroduzioni dovrebbero essere fatti da persone competenti e fatti secondo delle regole ben precise , non come le ho visti fare io cioè a casaccio solo per diminuire la concentrazione degli animali in quel o questo recinto . Mi riferisco a quello che è avvenuto al carapax tanti anni fa. Posso dire che solamente nel 1991 ci fu una reintroduzione di Thb in Grecia e li partecipò anche il WWF Italia , e se non ricordo male fu l'unico ad essere autorizzato dal Corpo Forestale dello Stato . Da allora le reintroduzioni fatte da quel centro non furono mai più autorizzate dal CFS con gli ultimi fatti sulle isole dell'arcipelago toscano come il Giglio , la Capraia , e le ultime sulla Gorgona . Queste reintroduzioni , cioè quelle sulle isole furono fatti con Testudo hermanni di origine sconosciuta . Vi dico la verità le liberazioni potrebbero essere utili però bisogna saperle fare utilizzare specie di origine certa , con studi fatti in precedenza sia sulla specie sia sul luogo dove si vorrebbe reintrodurre importante anche la buona salute degli esemplari e soprattutto avere tutto in regola , le autorizzazioni sia dal punto di vista del CFS ma anche dal mondo scientifico . E poi importante continuare a seguire questi animali liberati . Io ho saputo anche che le liberazioni fatte dal centro in queste isole come la Gallinara (in Liguria) hanno fatto una brutta fine buttandosi dagli scogli . allora sarebbe giusto fare queste operazioni seguendo dei buoni criteri scientifici e anche con analisi genetica degli animali , cosa che adesso si fanno all'ordine del giorno.
Non so se in questo momento ci sono organizzazioni che stanno studiando delle reintroduzioni e se vengono attuate . Comunque mi sembra che il mondo scientifico non sia molto favorevole a queste operazioni , speriamo in seguito
Rita

Avatar utente
Flavio
Messaggi: 2315
Iscritto il: mer mar 08, 2006 9:59 am
Regione: Piemote
Località: Piemonte
Contatta:

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Flavio » lun gen 10, 2011 5:00 pm

L' unico aspetto positivo da un rilascio in natura di tartarughe, è il fatto che non volanocosì se fanno la fine delle "tortore dal collare", almeno non ci spaccano la testa quando cadono stecchite, dobbiamo renderci conto che banalmente, tranne poche realtà circoscritte, le tartarughe stanno meglio nei nostri giardini. : Nurse : : Nurse :

Avatar utente
Agostino
Messaggi: 5288
Iscritto il: sab mag 21, 2005 9:06 am
Località: Emilia Romagna
Contatta:

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda Agostino » lun gen 10, 2011 5:34 pm

Quei pochi posti dove ancora esistono popolazioni è bene preservarli, e contemporaneamente migliorare la qualità di vita di quelle in cattività;
in fondo è quello che sta facendo il Tarta Club Italia sotto tanti aspetti, fra cui uno è dato dal lavoro che svolge il nostro forum !

Avatar utente
AleeHali
Messaggi: 580
Iscritto il: mar ago 22, 2006 1:04 pm

Re: programmi di ripopolamenti

Messaggioda AleeHali » lun gen 17, 2011 1:39 pm

Buongiorno a Tutti,
Lasciando da parte, per il momento, le considerazioni legislative e/o amministrative, da un punto di vista tecnico l'ostacolo maggiore per le reintroduzioni in Italia è la mancanza di un'iniziativa unitaria basata su una mappatura genetica seria, completa e riconosciuta di quel poco di wild che c'è in giro.

Avendo questa, il problema si divide in due: 1) ripopolare gli areali originali ancora esistenti o difendibili. 2) Creare delle colonie nuove (all'interno di aree protette, eccetera).

Fare le reintroduzioni è un po' uno specchio dell'allevamento delle tartarughe in genere: ci sono poche regole da seguire; se le si segue, è relativamente facile; se non le si segue, si fanno dei disastri.
L'esperienza ha dimostrato come anche delle persone competenti ed animate dalle migliori intenzioni (e.g.Devaux) possano fare degli scivoloni impensabili.

Ciao
IUCN/TFTSG - TSA Europe


Torna a “Terrestri Mediterranee”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 55 ospiti