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Letargo acquatiche in frigorifero.

Inviato: gio set 13, 2007 1:46 pm
da pminotti
Lo avete mai fatto personalmente?

Il problema è che abitando in un appartamento dove la temperatura minima non scende sotto i 21° (a caloriferi spenti, a causa della conformazione del palazzo) e disponendo solo di una cantina dove la temperatura non scende sotto i 15° non posso fare ricorso alla natura per abbassare la temperatura delle tartarughe e convincerle ad andare in letargo.

Come faccio a farle digiunare e a portarle da 21° a 8°-5°?
Quanto tempo devono digiunare prima di andare in letargo?
Quanto devono restarci?

Il "dopo" è già risolto con un frigorifero "Ad hoc".

Per farle uscire dal letargo pensavo di alzare progressivamente la temperatura seguendo al contrario lo schema di raffreddamento.

Inviato: gio set 13, 2007 3:16 pm
da Tommy
di che specie si tratta??

allora cmq prima del letargo devono digunare almeno per 3 settimane circa...
dato che tu abiti a milano ti consiglio di sistemare le tue tartarughe su un balcone, l abbassameto della temperatura sarà graduale e naturale, da metà fine ottobre (quando le temperature saranno freschine) penso che tu possa trasferirle in frigorifero!

Questo metodo è usato da molti allevatori stranieri a quanto so...se n era gia parlato lo scorso anno cmq, e qualcuno del forum l ha pure testato!

Inviato: gio set 13, 2007 3:27 pm
da cyberlucky
Domanda da pivello: ho letto ovunque che tenere le tarte
(tipo TSS) a temperature inferiori ai 24 gradi potrebbe
portare a malattie da raffreddamento... infatti ho speso
molti soldi per i termoriscaldatori per l'acqua e lo spot
per la zona emersa.

Ora si consiglia di metterle fuori (anche se io non posso)
senza riscaldatori in modo che affrontino un abbassamento
graduale della temperatura.

Ehm... ma così non si rischia che vadano in letargo malate?

Inviato: gio set 13, 2007 3:38 pm
da Tommy
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Ehm... ma così non si rischia che vadano in letargo malate?



domanda, in natura come fanno?:D

poi malattie da rafreddamento in esemplari adulti è molto piu diffcile che si verifichino...
io lo scorso anno ho fatto con il metodo descritto prima e la mia trachemys è viva e sta benissimo! quest anno (dopo aver fatto un letargo controllato lo scorso anno) si fara un letargo classico in laghetto!

Inviato: gio set 13, 2007 3:56 pm
da cyberlucky
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Ehm... ma così non si rischia che vadano in letargo malate?



domanda, in natura come fanno?:D

poi malattie da rafreddamento in esemplari adulti è molto piu diffcile che si verifichino...
io lo scorso anno ho fatto con il metodo descritto prima e la mia trachemys è viva e sta benissimo! quest anno (dopo aver fatto un letargo controllato lo scorso anno) si fara un letargo classico in laghetto!



Ma anche tu le hai poi trasferite in frigorifero?

Inviato: gio set 13, 2007 4:25 pm
da pminotti
Sono parecchie:

2 Emys
4 Trachemys
2 Graptemys
2 Sternotherus

Il guaio è che non riesco a metterle all'aperto perchè ho solo un balcone di 1m*2.

Potrei provare e vedere che succede con una o due.

Alle Ocadie, alle Pelusius, alla Pelomedusa, alla Sternotherus piccola e alle Apalone eviterei comunque di farlo fare.

Inviato: gio set 13, 2007 4:34 pm
da Tommy
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Ehm... ma così non si rischia che vadano in letargo malate?



domanda, in natura come fanno?:D

poi malattie da rafreddamento in esemplari adulti è molto piu diffcile che si verifichino...
io lo scorso anno ho fatto con il metodo descritto prima e la mia trachemys è viva e sta benissimo! quest anno (dopo aver fatto un letargo controllato lo scorso anno) si fara un letargo classico in laghetto!



Ma anche tu le hai poi trasferite in frigorifero?



no io le ho tenute ad 8 gradi in cantina! cmq come dici te il rischio c è di rafreddamenti, però come ti dicevo è piu facile in esemplari piccoli o che in estate sono stati allevati in casa, se allevati all aperto durante la stagione calda il rischio è quasi nullo...

Inviato: gio set 13, 2007 4:42 pm
da Caila
e se son state allevate in casa in estate per chi come me non ha avuto possibilità di metterle fuori?
Io a fine mese vado dal veterinario che me la controlla e mi spiega come farglielo fare, ma anche io ho il problema che vivo in appartamento e non ho locali al chiuso freddi costanti...ho paura sinceramente che la mia Rina ci lasci le penne:-(
La mia è una trachemys ss di due anni quasi...

Inviato: gio set 13, 2007 5:12 pm
da cyberlucky
Sono nella stessa situazione di Caila.
Ho due TSS di cui ignoro l'età, però il piastrone è di 9 cm.
Sempre tenute in acquaterrario e mai fatto un letargo.
Anche io vivo in appartamento e non ho locali adatti.

A questo punto ho due sole soluzioni:

1) niente letargo
2) letargo in frigo

Inviato: gio set 13, 2007 7:38 pm
da Stefano Redaelli
Una settimana di digiuno (a la settimana prima sporadico) --> dieci giorni in cantina --> due mesi in frigo --> dieci giorni in cantina --> ripresa a mangiare.

Controlla che l'aria circoli per bene.

A mio parere non e' proprio ortodosso il letargo in frigo (anche se lo utilizzano con successo espertissimi allevatori) ma preferisco fare tutto piu' naturale possibile.

Gli sterno a 15gradi se ne fregano, si accoppiano e mangiano cosi' pure le emys e qualche trachemys bella grossa.

Inviato: gio set 13, 2007 8:10 pm
da pminotti
Ok, grazie mille.

Mi sa che quest'anno provo con una Trachemys.

Il guaio è che ho la cantina a 15, 18° .

Quindi solo dicembre e gennaio?

Inviato: ven set 14, 2007 9:40 am
da cyberlucky
A questo punto (come direbbe un famoso personaggio televisivo)
la domanda sorge spontanea:

Ma il letargo per le TSS è così importante dal punto di vista
della salute dell'animale da correre il rischio di sbagliare?

(per la serie: il gioco vale la candela?)

Inviato: dom set 16, 2007 2:24 pm
da pminotti
Posto che diciamo sempre che serve, sto cercando di capire come farlo.

In effetti mi sentirei un po' in colpa a prendere Paciugo

Immagine

e metterlo nel frigorifero per vedere "cosa succede".

Però, o cambio casa o faccio così.