100 tartarughe da traslocare...
Inviato: gio ago 30, 2007 6:30 pm
Tratto da "La Nuova Venezia":
"Cento tartarughe da traslocare
Enormi e onnivore, saranno affidate a un ente animalista
Dovranno sloggiare le tartarughe marine che vivono da anni nella fontana del monumento di Garibaldi, a Castello. Ciò avverrà presumibilmente i primi giorni di ottobre, quando dovrebbero iniziare i lavori affidati a Vesta dopo l’accordo raggiunto tra Comune, Municipalità del centro storico e Soprintendenza. Un intervento quanto mai atteso e sollecitato dal decentramento in questi anni, data la visibile incuria in cui versa la fontana a lato di Via Garibaldi con la statua del condottiero in pessime condizioni, gli scarichi mal funzionanti, piante infestanti ovunque e appunto un centinaio di tartarughe marine che andranno comunque «piazzate» da qualche parte.
Vesta avrà meno di un mese per intervenire e così garantire anche la sopravvivenza dei muschi cresciuti attorno alla fontana, e che la Soprintendenza ha ordinato di salvaguardare nel contesto dell’opera.
Come prima cosa Vesta dovrà trovare una casa alle tartarughe marine che, carnivore, in questi ultimi anni hanno divorato anche i pesci rossi che vivevano prima nella vasca sottostante la statua, e sono sopravvissute grazie al pellegrinaggio di chi spesso gli ha gettato pane, biscotti e anche mangimi o carne in scatoletta per cani e gatti. Tartarughe talmente voraci che in passato sono state viste addirittura mangiarsi un colombo nella vasca.
L’azienda prenderà contatto nei prossimi giorni con le associazioni animaliste di zona, così da poter sistemare le tartarughe, retaggio dell’abitudine di molte famiglie veneziane che, dopo averle acquistate quando erano piccoline per i figli, hanno ben pensato di gettarle nella fontana quando sono cresciute. Cosa avvenuta anche nel parco della Bissuola a Mestre e in molti canali della terraferma.
Quindi, toccherà ai lavori veri e propri di restauro, con Vesta che interverrà nella pulizia e recupero della statua di Garibaldi con il supporto di due tecnici della Soprintendenza, per poi dedicarsi alla pulitura complessiva della vasca della fontana e al rifacimento di tutto l’impianto idrico essendo le tubature, gli scarichi e l’impianto di riciclo dell’acqua praticamente fuori uso o da rifare. La Soprintendenza ha imposto la rimozione dei quattro fari a terra per l’illuminazione del monumento a Garibaldi, ma non si sa ancora se in seguito verranno utilizzati altri sistemi con lo stesso fine. Da quanto risulterebbe inoltre, le tartarughe presenti nella vasca rientrerebbero nella categoria di quelle non importabili dall’estero e per le quali, in base alle nuove leggi in vigore, è anche vietata la vendita. Il restauro della fontana è un risultato che la Municipalità vede raggiunto dopo anni di accesi dibattiti cittadini.(28 agosto 2007)"
A parte che secondo il giornalista sono "marine"...
A parte che i pesci nella vasca ci sono ancora...
A parte che il piccione nell'acqua non l'avranno certo annegato loro,si tratta del solito campionario di TSE, TSS, Pseudemys e qualche Graptemys.
Le misure da pochi cm, alcune superano anche i 30...
Mi chiedo quale associazione si prendera' carico di queste tarta...
In allegato un paio di foto scattate quest'estate.
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"Cento tartarughe da traslocare
Enormi e onnivore, saranno affidate a un ente animalista
Dovranno sloggiare le tartarughe marine che vivono da anni nella fontana del monumento di Garibaldi, a Castello. Ciò avverrà presumibilmente i primi giorni di ottobre, quando dovrebbero iniziare i lavori affidati a Vesta dopo l’accordo raggiunto tra Comune, Municipalità del centro storico e Soprintendenza. Un intervento quanto mai atteso e sollecitato dal decentramento in questi anni, data la visibile incuria in cui versa la fontana a lato di Via Garibaldi con la statua del condottiero in pessime condizioni, gli scarichi mal funzionanti, piante infestanti ovunque e appunto un centinaio di tartarughe marine che andranno comunque «piazzate» da qualche parte.
Vesta avrà meno di un mese per intervenire e così garantire anche la sopravvivenza dei muschi cresciuti attorno alla fontana, e che la Soprintendenza ha ordinato di salvaguardare nel contesto dell’opera.
Come prima cosa Vesta dovrà trovare una casa alle tartarughe marine che, carnivore, in questi ultimi anni hanno divorato anche i pesci rossi che vivevano prima nella vasca sottostante la statua, e sono sopravvissute grazie al pellegrinaggio di chi spesso gli ha gettato pane, biscotti e anche mangimi o carne in scatoletta per cani e gatti. Tartarughe talmente voraci che in passato sono state viste addirittura mangiarsi un colombo nella vasca.
L’azienda prenderà contatto nei prossimi giorni con le associazioni animaliste di zona, così da poter sistemare le tartarughe, retaggio dell’abitudine di molte famiglie veneziane che, dopo averle acquistate quando erano piccoline per i figli, hanno ben pensato di gettarle nella fontana quando sono cresciute. Cosa avvenuta anche nel parco della Bissuola a Mestre e in molti canali della terraferma.
Quindi, toccherà ai lavori veri e propri di restauro, con Vesta che interverrà nella pulizia e recupero della statua di Garibaldi con il supporto di due tecnici della Soprintendenza, per poi dedicarsi alla pulitura complessiva della vasca della fontana e al rifacimento di tutto l’impianto idrico essendo le tubature, gli scarichi e l’impianto di riciclo dell’acqua praticamente fuori uso o da rifare. La Soprintendenza ha imposto la rimozione dei quattro fari a terra per l’illuminazione del monumento a Garibaldi, ma non si sa ancora se in seguito verranno utilizzati altri sistemi con lo stesso fine. Da quanto risulterebbe inoltre, le tartarughe presenti nella vasca rientrerebbero nella categoria di quelle non importabili dall’estero e per le quali, in base alle nuove leggi in vigore, è anche vietata la vendita. Il restauro della fontana è un risultato che la Municipalità vede raggiunto dopo anni di accesi dibattiti cittadini.(28 agosto 2007)"
A parte che secondo il giornalista sono "marine"...
A parte che i pesci nella vasca ci sono ancora...
A parte che il piccione nell'acqua non l'avranno certo annegato loro,si tratta del solito campionario di TSE, TSS, Pseudemys e qualche Graptemys.
Le misure da pochi cm, alcune superano anche i 30...
Mi chiedo quale associazione si prendera' carico di queste tarta...
In allegato un paio di foto scattate quest'estate.
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