Ringrazio Guscioduro.
Risposta a JCDENTON:
Citazione:
Se dici di voler regolare la crescita, fai pensare a ben altro e non alla naturale alimentazione.
Non userei la parola "naturale" per voler dire "stabile".
Credo che un'alimentazione può essere naturale, non stabile, comunque non dannosa per la natura stessa del rettile, nei limiti delle capacità di adattamento.
Citazione:
Se volevi intendere quello che ho detto io ora allora ti sei espresso male, ma dai tuoi post sembra ben altra l'intenzione.
L'intenzione è sempre la stessa, dal primo al secondo al terzo post.
L'impressione che avete avuto per cui il primo post significava "far soffrire e procurare dolore" era sono una vostra impressione, mai stata mia.
Citazione:
Non dimentichiamoci poi che le tartarughe hanno centinaia di milioni di anni di evoluzione e se hanno tali caratteri non è certo per ottenere uno svantaggio.
Se per "svantaggio" intendi "dimensioni piccole", non sono d'accordo, perchè l'evoluzione può lavorare anche in tal senso.
Citazione:
Il fatto che si adattano non deve autorizzare a fornirgli spazi ridotti, non è la tartaruga ad esser venuta in casa nostra, ma ce l'abbiamo messa noi ed è nostro dovere trattarla al meglio ed è suo diritto sviluppare tutti i suoi caratteri dimensioni nelle medie della specie compresa. Spero di essermi spiegato.
Discorso morale adeguato per rispettare la natura.
Se seguissi come prassi questa morale, eviterei di allevare tartarughe sia in acquario, sia in laghetto esterno.
Come già spiegato, se la natura si presta ad adattamenti indolori, non trovo necessario (per la mia morale) dover perseguire l'ideale di crescita "come se fossero in un grande fiume", perchè in un grande fiume non sono.