tre femmine Th erano in letargo ma non si erano interrate,
due erano in una casetta e una sotto un mezzo vaso e per ripararle dal freddo le avevo ricoperte con della paglia e coperto tutto con un doppio celophane e un onduline.
La mia preoccupazione era il freddo ma ero convinto che animali con qualche lustro alle spalle ben sapevano come fare per passare un inverno seppure anomalo come quest’anno.
Ieri mattina mi sono accorto che una delle femmine Th sembrava riscaldarsi al sole, davvero strano considerato dove abito, in provincia di Pavia, la temperatura al sole era di cinque/sei gradi e la notte precedente un paio di gradi sotto lo zero.
Non sapevo come comportarmi ma ho ritenuto opportuno rimettere la tarta nel suo rifugio e qui la sorpresa: le altre due erano fuori dai rifugi con la paglia mossa, povere bestie erano state attaccate dai topi e dovevano aver sofferto le pene dell’inferno e chissà quanto è durato questo supplizio.
qualche foto:
la tarta al sole

Il rifugio


Il danno



Incavolato nero perché sapevo che queste cose possono succedere ma come al solito quando si sentono le disgrazie altrui si tocca il ferro e si pensa a me no!
Ma ora bisogna risolvere il problema e curare le povere tarta, fino a lunedì complici le festività niente veterinario, ho sentito un amico allevatore che mi ha consigliato un primo intervento quindi ho pulito per bene le ferite rimuovendo lo sporco con acqua tiepida, ho disinfettato con del betadine e applicato un antibiotico.
Le tartarughe attualmente sono in una cassa con sotto un telo di lino e sopra una lampada a infrarossi da 150W e sono riuscito a portare la temperatura intorno ai 30 gradi sotto la lampada con la possibilità per le tarta di allontanarsi, ma non molto, dalla fonte di calore.
Domani le porterò da un veterinario per programmare la cura.
chiedo scusa se mi sono dilungato, è stato uno sfogo e nello stesso tempo un invito a non sottovalutare questi attacchi, Vi assicuro che il prossimo anno mi difenderò in modo appropriato.