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Alimentazione forzata con sondino.

Inviato: gio mag 29, 2008 10:02 am
da Davide
Da ieri sto alimentando forzatamente con sondino gastrico una hermanni che, in fase di superamento di una malattia respiratoria, continua a non mangiare. Seguo alla lettera le istruzioni del veterinario che ieri l'ha vista e che mi ha insegnato come fare.
Sinceramente temo di stare facendo più danni che altro.
La tartaruga ha una forza incredibile, per tirarle fuori la testa devo forzare il collo in un modo esagerato, gli occhi si gonfiano e mi sembra che da un momento all'altro la testa mi debba rimanere in mano. Per aprire la bocca devo tirare con forza il bargiglio ripetutamente e con insistenza (ha una forza incredibile!) e cercare di cacciarle un bastoncino in bocca per impedire di chiuderla. Inserito finalmente il sondino fino alla stomaco devo iniettare rapidamente 5cc di omogeneizzato alla frutta una parte del quale rigurgita dalla bocca, esce dalle narici, la ingorga completamente.
Dopo tale tortura la poveretta boccheggia stremata,immobile, con la testa sporta al massimo, appoggiata a terra, con gli occhi chiusi, quasi agonizzante. Dovrei ripetere questa procedura due volte al giorno. Il veterinario mi ha assicurato che va bene così, di stare tranquillo. Ma siamo sicuri??? [:22][:22][:251][:251][:251]
Secondo me la sto uccidendo. Qualcuno ha esperienze in proposito?

Inviato: gio mag 29, 2008 10:09 am
da mithril
Apparte che sei bravissimo anche solo a tentarci... ma è normale il rigurgito? Sicuro che infili il sondino fino infondo?
Quando ho visto usare il sondino, il tubicino era lungo quanto il carapace.

Inviato: gio mag 29, 2008 10:19 am
da simon@
Davide, ho alimentato per una settimana/10 giorni una tarta col sondino.
Su consiglio di un'amica esperta riuscivo a farle aprire la bocca in maniera meno traumatica.
Una volta che lei aveva la testa normalmente fuori premevo sulla testa per far sì che il collo premesse sulla sottogulare del piastrone, automaticamente lei socchiudeva il becco, io infilavo di traverso una cannuccia di estathè per tenerle la bocca aperta e infilavo delicatamente il sondino, lei aveva come spasmi da rigurgito, questo ad intermittenza mi permetteva di inserire, seguendo i suoi spasmi, il sondino fino in fondo,( almeno 8 cm di sondino )poi spremevo la siringa di cibo e delicatamente sfilavo

E' andata benissimo , neanche un rigurgito.
La tartaruga pesava 140 grammi

Inviato: gio mag 29, 2008 10:25 am
da Davide
il sondino è molto lungo, ed il vederinario ha fissato con un giro di cerotto il punto fino al quale lo devo inserire (diversi centimetri).
Proverò a fare come dice Simona. Se non dovessi riuscirci lascerò perdere.

Inviato: gio mag 29, 2008 10:27 am
da Adele BS
Ho visto il vet usare il sondino solo per fare in panacur alle adulte: con una delle tarte è stata una vera battaglia; non riesco ad immaginare di doverlo fare due volte al giorno, e magari ad una piccola :(.

Inviato: gio mag 29, 2008 5:26 pm
da Davide
Ho deciso di lasciar perdere, tanto non c'è modo di farle aprire la bocca senza rischiare di ritrovarsi con la sua testa in mano o di staccarle la pelle dalla mandibola. E' una vera tortura sicuramente dolorosissima e molto probabilmente anche dannosa. E pensare che si stava riprendendo rapidamente!Non mangiava ma era vivace e reattiva, mentre adesso se ne sta immobile con la testa penzoloni e gli occhi socchiusi, ed è visibilmente molto sofferente. Secondo me le abbiamo fatto un male cane, se addirittura non le abbiamo provocato un qualche danno. Nel bargiglio ha una evidente e vasta ecchimosi, come si fa a tirarglielo due volte al giorno? Non inizierà mai a nutrirsi da sola torturata in questo modo!
Io lascio le cose come stanno. Le faccio iniezioni di fisiologica e se incomincierà a mangiare bene, altrimenti....amen.

Inviato: gio mag 29, 2008 5:29 pm
da simon@
prova ad invogliarla con le schifezze, SOTTILETTA, ad esempio, fu il primo boccone che fece da sola la mia, chiaro che poi le proporrai altro.
mettila a bagno nel gatorade, vedi se lo beve pure, che le fa bene.
Ed è importante lasciarla libera sul pavimento, il movimento la rende predisposta al cibo, falle unn percorso con delle schifezze qua e là...incrocio le dita ;)

Inviato: gio mag 29, 2008 6:35 pm
da Davide
domani provo con la sottiletta. Insisterò anche con le crocchette per il gatto bagnate.......magari qualche cacca felina (no, quelle no;)).
Speriamo bene!

Inviato: gio mag 29, 2008 6:46 pm
da simon@
Attenzione:
siccome certi antibiotici affaticano i reni e le crocchette del gatto IDEM, opta per un'alternativa

Inviato: gio mag 29, 2008 6:58 pm
da n/a11
Su un altro forum hanno segnalato come realizzare un sondino 'fai da te' molto pratico.

Bisogna prendere uno di quei lacci composti da una piattina di plastica con un filo di ferro dentro, utilizzati sia in agricoltura che per richiudere le buste delle confezioni alimentari o dell'immondizia.
Sfilare il ferro, inserire l'ago di una siringa di insulina da un lato e inserire nella bocca l'altro capo.
Essendo piatto è più facile riuscire nell'impresa.
La parte inserita nella bocca va stondata negli angoli per evitare lesioni.

Se si hano difficoltà a far defluire il materiale perché il diametro del tubo è troppo piccolo bisogna cercare quelli da giardinaggio, alcuni hanno il diametro maggiore.

Inviato: gio mag 29, 2008 7:02 pm
da simon@
Massimo, il sondino di silicone morbido delle "farfalline" da prelievo delle misura più piccola che esiste non graffia, specialmente se si scalda il bordo da inserire con un accendino il silicone si arrotonda.

Inviato: gio mag 29, 2008 7:43 pm
da Davide
il problema non è il sondino, che andrebbe benissimo, è il fatto che non si riesce ad aprirle anche un minimo la bocca senza doverla traumatizzare con una certa violenza.
Sembra incredibile, ma anche se a vederla appare quasi agonizzante per tenerle fuori la testa e per aprire pochissimo la bocca ci vuole davvero molta forza.
Sicuramente così sono più i danni che non i benefici.
Per quanto riguarda le crocchette il problema dell'eventuale sovraccarico renale non sussiste nel breve termine, servirebbero solo per mettere in moto l'alimentazione spontanea. La terapia antibiotica l'ha terminata qualche giorno fa.

Inviato: gio mag 29, 2008 8:04 pm
da yuri
se rigurgita,penso che tu non inserisca il sondino in prodondità.all incirca per capirci devi arrivare in prossimità della sutura pettorale,di solito facendo con delicatezza la sonda poi non scende oltre.se la infili di meno,la tarta butta tutto fuori.
aprirle la bocca se prendi dimestichezza non è poi tanto traumatico,usa un attrezzo per aprirla(io uso un cacciavite a spacco modificato,non taglia più ed è arrotondato,per le piccole uso degli stuzzicadenti e roba simile,per tartarughe da 2 a 5 kg con le mani è molto semplice,per le sulcate uso il crich;)
ti consiglio di tirare fuori entrambe le zampe anteriori,poi la testa la caccia da sola,una volta aperta la bocca è pratico usare qualche attrezzo che la mantenga aperta,a volte uso una graffetta per fermare i fogli,aperta,e modificata(ma devo mettere una foto..sennò non si capisce un piffero)
personalmente non ho problemi a fare queste operazioni,considerando che le ho sverminate e trattate tutte,più di 200 tarte per due trattamenti,sulcate adulte e terrapene(che sono le peggiori)comprese.
come sondino di solito uso dei cateteri buster ad uso veterinario o degli aghi cannula senza ago,comunque tubi di flebo o delle butterfly(farfalline) vanno bene,basta trovare il diametro giusto,nei legacci da giardinaggio ci passa giusto..l'acqua.
due alimentazioni al giorno mi sembrano un po troppe,a me hanno consigliato il critica-care(ottimo in questi casi)20 ml/Kg.
ultimo consiglio,se hai problemi e ti sembra di fare più danni che altro,considera la possibilià di fare applicare una sonda fissa,nei casi di alimentazione prolungata e la scelta migliore

Inviato: gio mag 29, 2008 8:10 pm
da simon@
UN PLAUSO a YURI.
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Davide, scusa, quanto è grande la tarta?

Inviato: gio mag 29, 2008 8:28 pm
da Davide
la tartaruga è 13 centimetri.