Citazione:
Messaggio inserito da Mc Gyver
Bella idea! Così se lo trovano un cane o un gatto finiscono stecchiti anche loro!
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Giustissimo Pantaleo, ma non solo:l'utilizzo dei "veleni" da parte dell'uomo per il controllo di un genere considerato nocivo o comunque indesiderato è una delle abitudini più difficili da sradicare.I veleni da dividere in biodegradabili e non (il Cianuro di Potassio e la stricnina non decadono biologicamente,per cui il loro ciclo si conclude solo con la diluizione nell'ambiente circostante),non uccidono solo l'animale bersaglio (nocivo ,ma a chi????, la volpe perche mangia qualche fagiano ai cacciatori???)ma anche tutta una serie di animali che di questo si nutrono direttamente o indirettamente.Nel comprensorio cittadino la piramide alimentare è per forza di cose molto ristretta,ma fuori dai centri densamente abitati si innesca un circolo vizioso che porta alla morte anche animali di generi decisamante utili e alle volte anche protetti: mammiferi,rapaci ed altri.Se il gatto ,tipo il mio,di topi non ne vuole sapere,provate con le vecchie ma sempre efficaci tagliole o altre trappole meccaniche (non la pania).Ricorda anche, che un topo o un ratto sono attratti da residui di cibo e dalla sporcizia in genere,e sono abitudinari, se poi trovano una tartaruga da mangiare tanto di guadagnato.
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Detesto i veleniper motivi di cui sopra;ovvio che non si possono eliminare ratti e topi con i Cervoni in quanto il fabbisogno di un alimentare di un Cervone adulto non supera i 30 piccoli mammiferi / anno ,ma sono sempre 30 in meno.I topi e ratti hanno per caratteristica di adeguare la loro potenzialità riproduttiva in funzione de cibo presente nel loro territorio e sono molto inteligenti ed adattabili. Il predatore rende il territorio ostile alla preda e ne evita una eccessiva colonizzazione.
A proposito di topi e ratti: dimostrato il fatto che che le derattizzazioni devono essere sistematiche e non occasionali viene anche supposto che in caso di disastro nucleare siano fra le poche specie in grado di sopravvivere.

