Messaggioda Davide » dom ott 22, 2006 1:26 pm
Serena, l'argomento che ci hai proposto è estremamente interessante, perché riguarda due frequenti aspetti dell'allevamento, forse a volte non molto corretto, delle testuggini nostrane e cioé le lesioni da monta e le lesioni del carapace e della corazza in generale.
Per quanto riguarda le lesioni da monta sul carapace della femmina abbiamo visto che spesso consistono in due abrasioni in posizione mediana posteriore, delle quali una caudale ed una più alta, e questo evidentemente anche a seconda delle dimensioni relative maschio- femmina.
La presenza di lesioni da monta nella femmina, alla quale corrispondono spesso lesioni del piastrone nel maschio, ci devono indurre a ritenere possibili alcuni errori di allevamento quali:
1) Alterato rapporto maschi-femmine, con prevalenza dei primi.
Alcuni allevatori tengono nello stesso recinto diversi maschi e meno femmine, addirittura a volte solo una. Chiaramente questa subirà un eccesso di tentativi di monta che possono risultare dannosi non solo per la corazza, ma anche per la cloaca ed altre parti prese a morsi dai maschi corteggiatori.
2) recinto troppo piccolo, privo di ripari, che non consente alla femmina di sfuggire, anche solo per qualche ora, alle attenzioni eccessive del maschio o dei maschi.
Questi sono probabilmente gli errori più frequenti, ai quali bisogna porre rimedio o riequilibrando il rapporto maschi-femmine, o aumentando le dimensioni del recinto e fornendolo di adeguati nascondigli, o separando periodicamente i maschi dalle femmine. Bisogna ricordare che le femmine fecondate rimandono tali per qualche anno, quindi non è necessario farle accoppiare continuamente, anche se si è visto che la presenza del maschio stimola la deposizione delle uova.
Per quanto riguarda le lesioni della corazza in generale, queste non vanno mai sottovalutate, la loro evoluzione va seguita nel tempo e le condizioni di allevamento devono assicurare un'igiene impeccabile. Tuttavia non è corretto parlare di SCUD ogni volta che si osserva una qualsiasi abrasione della corazza. La SCUD è una sindrome ben precisa, e la sigla significa Septicemic Cutaneous Ulcerative disease, cioe malattia ulcerativa cutanea CON SETTICEMIA.
Già dal punto di vista istopatologico le ulcere, cutanee o della corazza, hanno degli aspetti che le differenziano dalle normali abrasioni o dalle ferite, ad esempio la presenza di rammollimenti ossei (zone malaciche), aree necrotiche, essudato purulento infetto etc, ma un altro aspetto fondamentale della SCUD è la presenza di setticemia.
Questa non è che la diffusione dell'infezione, per lo più batterica,
a tutto l'organismo tramite la circolazione. La setticemia si accompagna SEMPRE ad una profonda debilitazione, palese, evidente, e ad una rapidissima evoluzione verso la morte se non trattata in maniera estremamente aggressiva fin dall'insorgere dei primi segni.
La diffusione dei batteri tramite la circolazione comporta il loro attecchimento in altri organi o altre zone del carapace, con la formazione di focolai infettivi secondari.
La SCUD può iniziare anche partendo da banali abrasioni, cutanee o della corazza, ma l'evoluzione verso questa malattia è quasi sempre legata o ad una preesistente seria debilitazione dell'animale, il quale non ha adeguate difese immunitarie in quel momento, o alla presenza di condizioni igieniche molto scadenti che favoriscono la sovrainfezione di lesioni anche piccole da parte di ceppi batterici particolarmente aggressivi.
Per fare un esempio, un mio conoscente allevava tartarughe hermanni in un grande recinto in campagna, all'interno del quale, per motivi di spazio, accumulava in un angolo dello stallatico fresco. Ebbene, lo stallatico attirava in qualche modo le tartarughe, le quali erano quasi sempre tutte nei dintorni, abbondantemente imbrattate. Lo stallatico è ricco di batteri, e tra questi i Clostridi, (un ceppo di questa famiglia è causa del tetano umano).
I colstridi sono batteri anaerobi, cioé che crescono in assenza di ossigeno, sono particolarmente virulenti e spesso resistenti a molti tipi di antibiotici.
Se una ferita si inquina con terriccio avente una elevata carica batterica, questi, se trovano le condizioni adatte, iniziano a proliferare scatenando una reazione infettiva-infiammatoria che PUO' eventualmente evolvere fino ad una SCUD, soprattutto se il contatto della ferita con materiale inquinato persiste.L'evoluzione è facilitata nelle testuggini già di base denutrite, emaciate, debilitate per qualsiasi causa.
Una tartaruga con una SCUD conclamata, cioé IN ATTO, è una tartaruga gravissimamente debilitata, sofferente, apatica, con le ore contate se non prontamente ed efficaciemente aggredita (ed anche in questo caso le speranze di guarigione sono comunque molto ridotte).
Se una testuggine ha una lesione del carapace ma è vispa, attiva, mangia e si comporta normalmente, sicuramente non ha una setticemia in corso, così come non ha una setticemia in atto una qualsiasi persone che passeggia tranquillamente per strada mangiandosi un gelato. Questo non toglie comunque che la lesione già presente POSSA EVOLVERE verso una forma ulcerativa setticemica, ed è questo aspetto che deve indurci ad una attenta osservazione dell'animale, ad un miglioramento generale delle condizioni di allevamento a partire dalla pulizia, dall'alimentazione, dal soleggiamento del recinto, dalla protezione da ulteriori traumatismi etc. Ovviamente non deve mancare la consultazione di un veterinario per tutti i consigli di cui abbiamo bisogno.