Soccorso tarta.....

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mithril
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Messaggioda mithril » mer feb 06, 2008 12:19 pm

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Vai troppo di corsa:D:D:D;)


8) Mi dimentico sempre che su un sito di tartarughe non bisogna avere fretta! ;):D

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Carmen
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Messaggioda Carmen » mer feb 06, 2008 1:57 pm

Continuiamo ad incrociare le dita per la tarta... e nel frattempo Agostino ricordati di dirci cosa dice Vetter a proposito dell'antibiotico da usare: in caso di necessità o anche dovendo suggerire quale antibiotico usare ad un veterinario non esperto in rettili sappiamo che il Baytril non è il più indicato ma non sappiamo quele invece lo sia, ragion per cui, senza un'alternativa valida saremo costretti comunque ad usare il Baytril.

Ma nel libro poi, dice solo "quale NON usare"????

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mer feb 06, 2008 2:20 pm

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Messaggio inserito da Carmen

Continuiamo ad incrociare le dita per la tarta... e nel
Ma nel libro poi, dice solo "quale NON usare"????



Ritengo ,a titolo esclusivamente personale,e quindi senza alcun fondamento scientifico , che la biodiversità sia una cosa seria.
Pur avendo lavorato 20 anni( facendo parte della direzione) in una multinazionale farmaceutica che aveva attivo anche il settore di ricerca farmacologica, non sono mai stato convinto circa l'effettiva trasposizione degli esperimenti fatti sugli animali (mammiferi, ne ho viste di tutti i colori,più che altro nere)all'uomo.Figuriamoci se adesso posso essere convinto che esperimenti fatti su mammiferi(omeotermi) possano tranquillamente essere applicati su rettili(eterotermi). Di una cosa sono sicuro: chi tace acconsente, mai sentito una tartaruga protestare.:(!

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MatteoV
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Messaggioda MatteoV » mer feb 06, 2008 2:38 pm

Da quanto ne so il cefonicid dovrebbe avere uno spettro simile al baytril.
Lo dico per sentito dire, quindi prendete la notizia col beneficio del dubbio.:D
Mi astengo anche per il discorso degli effetti collaterali.

Davide
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Messaggioda Davide » mer feb 06, 2008 2:38 pm

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Pienamente d'accord sul Baytril, per me da usare solo se la tartaruga e spacciata.





Quindi come pratica di eutanasia? ;);)

Davide
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Messaggioda Davide » mer feb 06, 2008 2:45 pm

Io non sarei così zelante nel bocciare definitivamente il baytril, sebbene sia convinto che spesso venga utilizzato impropriamente. Vetter può dire quel che vuole, ma se io devo far morire una tartaruga adesso per evitare che mi muoia un domani per una fantomatica insufficienza renale o per gotta (cosa c'entra poi la gotta con l'insufficienza renale non lo capisco) preferisco correre il rischio. Poi, ripeto, sono il primo a dire che non di rado le tartarughe riescono a guarire NONOSTANTE i nostri maldestri tentativi di cura.

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simon@
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Messaggioda simon@ » mer feb 06, 2008 2:46 pm

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Messaggio inserito da Davide

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Pienamente d'accord sul Baytril, per me da usare solo se la tartaruga e spacciata.





Quindi come pratica di eutanasia? ;);)






Fa piacere sentirlo dire, mnetre si sta somministrando Baytril da 10 giorni come prescritto dal tartaveterinario.
*****
Nota a margine:
sinceramente, se dovessi andare da un veterinario e dovessi IO consigliare a LUI un antibiotico...beh, preferirei fare da sola, allora.V
Anche perchè se poi la tarta schiatta, il veterinario ti risponderà"eh, sei tu che mi hai consigliato l'antibiotico....":(xx(

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mer feb 06, 2008 3:01 pm

Rispondo sia a Simon@ che a Davide :come ho precedentemente esposto, privo di qualsiasi supporto scientifico,ma in un certo senso confortato dall'esperienza,somministrare il baytril ad una tartaruga ,per me,è come togliere gli acari ad una Grammostola col Neguvon.
Ricordo che anche per gli esseri umani,visto che la scienza non è ancora onnipotente,il SSN ha istituito il servizio cure palliative.

Davide
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Messaggioda Davide » mer feb 06, 2008 3:13 pm

Citazione:


Ricordo che anche per gli esseri umani,visto che la scienza non è ancora onnipotente,il SSN ha istituito il servizio cure palliative.





quindi?

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mer feb 06, 2008 3:23 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Davide

[quote]

Ricordo che anche per gli esseri umani,visto che la scienza non è ancora onnipotente,il SSN ha istituito il servizio cure palliative.





quindi?
[quote]

Ma...... i post, oltre a moderarli li leggi anche??

Il post inserito da Massimo.L parla di gotta e insufficienza renale. Gotta = eccesso di acido urico nel sangue e quindi maggiori possibilità di formazione di nuclei di condensazione di acido urico che possono causare ostruzioni.

Per il mio: se sai cosa è una Grammostola (e aggiungo rosea solo per facilitarti le cose) ed il Neguvon le conclusioni puoi trarle da solo.:D:D

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mer feb 06, 2008 3:38 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Davide

Citazione:


Ricordo che anche per gli esseri umani,visto che la scienza non è ancora onnipotente,il SSN ha istituito il servizio cure palliative.





quindi?

Avevo saltato la risposta a questo tuo quesito : le cura palliative sono quelle che vengono praticate ai malati terminali e che in pratica non servono ad un c....o .

Per il moderatore c....o sta per cavolo (se non ci credi conta i puntini)






Davide
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Messaggioda Davide » mer feb 06, 2008 3:41 pm

Citazione:
Messaggio inserito da Mc Gyver

Citazione:
Messaggio inserito da Davide

[quote]

Ricordo che anche per gli esseri umani,visto che la scienza non è ancora onnipotente,il SSN ha istituito il servizio cure palliative.





quindi?
[quote]

Ma...... i post, oltre a moderarli li leggi anche??

Il post inserito da Massimo.L parla di gotta e insufficienza renale. Gotta = eccesso di acido urico nel sangue e quindi maggiori possibilità di formazione di nuclei di condensazione di acido urico che possono causare ostruzioni.

Per il mio: se sai cosa è una Grammostola (e aggiungo rosea solo per facilitarti le cose) ed il Neguvon le conclusioni puoi trarle da solo.:D:D






Lasciamo perdere. Io semplicemente non ho capito cosa c'entrino le cure palliative, tutto qui. Non ho "colto" il richiamo che hai fatto.
Poi.
Il fatto di somministrare farmaci ritenuti altamente tossici e pericolosi solo ai casi disperati non ha molto senso, perché l'organismo così debilitato, ormai prossimo alla morte, con una disfunzione multipla di organo e apparato SICURAMENTE appaleserà solo ed esclusivamente tutti gli effetti tossici della molecola somministrata, e l'esito sarà comunque letale (probabilmente anche facilitato)
Se invece si somministra il farmaco quando è necessario, ma quando ancora l'organismo appare reattivo, non in agonia avanzata, allora le probabilità che l'animale possa superare la tossicità del farmaco beneficiando dell'effetto terapeutico sono molto maggiori e il farmaco sarà sicuramente utile.

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MatteoV
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Messaggioda MatteoV » mer feb 06, 2008 4:11 pm

Ma ci sono altri studi degli effetti collaterali del baytril sui cheloni oltre a quelli del dott. Vetter?
La domanda che mi viene spontanea di conseguenza... ci sono test anche sugli altri antibiotici(come la cefalosporina che citavo prima) o questi vengono ritenuti meno pericolosi proprio per il fatto che non sono stati fatti studi approfonditi?(e quindi che non ci sia documentazione di sistematici effetti collaterali?)
PS: sono le domande di un "profano" curioso... non vogliono essere in nessun modo prese come dati reali.

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Mc Gyver
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Messaggioda Mc Gyver » mer feb 06, 2008 4:26 pm

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[


Battute a parte ,la Grammostola è un grosso ragno tropicale e gli acari che talvolta riescono ad infestarle fino a portarle a morte, sono anche loro aracnidi e quindi soggetti tutti e due all'azione letale del Neguvon.
Quello che volevo dire era che: se la tartaruga presenta una patologia grave(e quando la manifesta dato il metabolismo piuttosto lento dei rettili solitamente siamo già alla frutta)qualsiasi cura il veterinario competente disponga deve essere ben accetta.Non sono d'accordo per il caso della ferita,in quanto se le larve erano di mosca carnaria ,la natura aveva già provveduto da sola.
L'uso di larve di mosca carnaria per la rimozione di tessuti in stato di necrosi è stata applicata anche in campo umano,per inciso le larve si nutrono solodi tesuti necrotizzati . Io,in tal caso ,se proprio non c'era la possibilità di un controllo veterinario ,come Fedro avrei curato l'ambiente e l'alimentazione ,ma mi sarei limitato ad una pulizia della ferita e seguente applicazione di merbromina o mercurocromo.

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Fedro
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Messaggioda Fedro » mer feb 06, 2008 4:28 pm

Farò tesoro di queste nozioni...
Ma se la vecchiarda abbrustolita (sembra freddy krueger) ce la fa non le racconterò quello che avete scritto...rischierei di farmi sputacchiare!
Intanto spero che il suo attuale detentore (non so come definirlo) prima o poi si convinca a cedermela, almeno per farla stare meglio, dato che dove la teneva prima c'è un suolo duro e sporco (pollaio) e pochissimo sole. E il tipo si lamenta pure che sta tarta non si riproduce!
Vorrei vedere lui se riuscisse ad avere tale capacità in un posto simile, nemmeno dopo secoli di astinenza!!


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