Messaggioda Flavio » gio ott 14, 2010 10:03 am
Non penso che nessuna commissione scentifica si prenderà mai la briga di studiare e documentare una cosa del genere, tanto più che commercialmente ha tutt'altra destinazione.
Il fatto che dalla resina delle conifere si estragga l' acquaragia, penso sia a conoscenza di chiunque abbia dipinto una staccionato o una porta, visto che fino a qualche anno fà( ma ancora adesso ) è ben scritto sulla latta.
Poi, basta prendere un pò di corteccia, prelevata magari da un sacco appena aperto ed annusarla, se non bastasse, si può metterla in un catino e versavi sopra un po di acqua tiepida ed aspirarne i vapori, inizialmente piacevoli, poi via via fastidiosamente pungenti e lacrimosi per gli occhi, sulle patologie, penso inducano problemi oculari e spiratori.
Basti pensare che per fare le famose caramelle " gemme di pino "la materia prima ( presente inminima misura ) viene sottoposta a trattamento termico, proprio per elimimare le sostanza volatili.( o almeno una volta funzionava così )
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Flavio il gio ott 14, 2010 10:04 am, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Non specificata