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I microchip si possono riciclare?

Inviato: lun set 26, 2011 9:08 pm
da EDG
Il dubbio l'ho sempre avuto quindi ormai lo espongo perchè non credo di svelare qualcosa che non sia già passata alla mente di chiunque.
Si pensa che con i microchip si siano risolti molti problemi per mantenere la legalità nei traffici di tartarughe, ma sicuri che sia così? Il microchip non può passare da una tartaruga a un'altra? Come è facile inserirlo, penso sia facile estrarlo e reinserirlo. Quindi, chi assicura che se uno ha una tartaruga con Cites e microchip, dopo che questa muore per una qualsiasi causa, il proprietario non estragga il microchip da quella per inserirlo ad un'altra appena bracconata che magicamente diventa in regola?
Oppure, anche senza considerare il decesso, non è possibile che uno compri esemplari debilitati, o semplicemente brutti per prendere tartarughe a prezzi più bassi e poi utilizzare i loro microchip per regolarizzare esemplari più belli che già si avevano nel proprio allevamento ma senza documenti? In poche parole si ricicla l'esemplare di scarso valore ma legale con quello pregiato ma illegale e si invertono i ruoli.
Con questa discussione ovviamente spero di non istigare nessuno a compiere atti del genere, ma vorrei avere una risposta a questi miei dubbi, che probabilmente sorgono perchè mi sfugge qualcosa che in realtà non rende possibile questi esempi, o almeno spero.

Re: I microchip si possono riciclare?

Inviato: mar set 27, 2011 10:16 am
da Flavio
Quello che hai esposto, penso sia già stato attentamente valutato e messo in atto da più personaggi.
Del resto se si considera che una volta denunciato l' animale microchippato, è solo il chip con eventuale relativo documento, ad essere preso in considerazione, senza una foto un segno particolare ( sesso a parte ).
E se si considera che la normativa permette ( alcuni veterinari lo consigliano ) di inserire il chip sotto pelle nella zampa,
( sono certo che senza essere un veterinario, chi è dotato di un pò di manualita e pochi scrupoli possa rimuoverlo ),
Quello che mi ruga di tutta la faccenda è il fatto che una volta chippate le tarte ( a luglio me ne sono ciucciate 40 ) a detta degli organi competenti, hai fatto il massimo per la legalità.
Purtroppo i fondi ed il personale sono al lumicino ed aspettarci grandi cose forse non è neppure realistico, ma personalmente farei fare visite periodiche ( a sorpresa ) nei vari allevamenti ( il mio per primo ), con tamponi a campione.
Sono certo che solo la possibilità di incappare in un intervento del genere, risparmierebbe a molte tartarughe strane complicazioni.

Re: I microchip si possono riciclare?

Inviato: mar set 27, 2011 1:07 pm
da Giuseppe Liotta
credo che per essere certi che un tarta non possa essere ri-cippata i cites dovrebbero prevedere anche delle foto, che magari negli adulti dovrebbero essere rinnovate dopo un tot da anni

Re: I microchip si possono riciclare?

Inviato: mar set 27, 2011 2:12 pm
da tartamau
Si clonano le identità delle persone, di cosa ci stupiamo? Vi domando: quando ad una qualsiasi fiera si trovano delle Testudo hermanni hermanni adulte con un certificato per esempio sloveno (il noto allevamento ha solo boettgeri ed hercegovinensis e da lì escono solo quelle), cosa verrebbe da pensare? Per sgamare queste frodi sarebbe semplicissimo, non pensate? Ma il grosso del problema si ha con i certificati fotografici, specie se fotocopie in b/n del piastrone, dove chiunque e senza alcuna competenza specifica o aiuto da parte di chicchessia, può fare quello che vuole. Con questo non significa che per esempio il microchip non sia efficace (la fotomarcatura a mio avviso andrebbe abolita!), semplicemente che c'è chi si comporta in modo non consono, come in tutti i campi della vita. Parlarne è per altro l'equivalente di quello che succede quando ad una notizia particolare fanno seguito molti emuli, pertanto un post del genere a mio avviso è pericoloso, anche se il quesito in sè verosimile.
Difficilmente le scorciatoie portano lontano...

Re: I microchip si possono riciclare?

Inviato: mer set 28, 2011 7:49 am
da Flavio
Parlarne è per altro l'equivalente di quello che succede quando ad una notizia particolare fanno seguito molti emuli, pertanto un post del genere a mio avviso è pericoloso, anche se il quesito in sè verosimile.

Non penso che parlandone si dia l' immbeccata agli " addetti ai lavori " come tu stesso porti ad esempio hb/hbe = hh, la pratica è già di uso comune. Voglio rimarcare il fatto che davanti al vil denaro la fantasia ( ed altro ) di certi individui non ha bisogno di suggerimenti. Purtroppo la lacunosità delle leggi in materia, unita alla mancanza di mezzi degli addetti, permette questo tipo di azioni.

Re: I microchip si possono riciclare?

Inviato: mer set 28, 2011 12:56 pm
da Agostino
Prima cosa è un illecito, poi se lo fa un privato rischia grosso con il problema igienico ma se lo fa un veterinario rischia la radiazione.............
quindi penso che anche se certe cose possono passare nella mente di tutti, è bene che rimanga solo un vago pensiero.

Re: I microchip si possono riciclare?

Inviato: mer set 28, 2011 12:58 pm
da tartamau
Flavio ha scritto:
Parlarne è per altro l'equivalente di quello che succede quando ad una notizia particolare fanno seguito molti emuli, pertanto un post del genere a mio avviso è pericoloso, anche se il quesito in sè verosimile.

Non penso che parlandone si dia l' immbeccata agli " addetti ai lavori " come tu stesso porti ad esempio hb/hbe = hh, la pratica è già di uso comune. Voglio rimarcare il fatto che davanti al vil denaro la fantasia ( ed altro ) di certi individui non ha bisogno di suggerimenti. Purtroppo la lacunosità delle leggi in materia, unita alla mancanza di mezzi degli addetti, permette questo tipo di azioni.

Vero, gli "addetti" già lo sanno, ma così diventano tutti "addetti", non pensi? Il problema è che usando la strada maestra ottenere le certificazioni richiede anni, ed in questo modo si pensa di trovare una scorciatoia, ma sarà così?

Re: I microchip si possono riciclare?

Inviato: mer set 28, 2011 1:19 pm
da Flavio
Forse ho la presunzione che tutti la pensino come me, che mi sono tolto gesso e punti vari, ma che per gli animali sono continuamente dal veterinario.
Poi in coda a questo è giusto che venga sottolineato il messaggio di Agostino.

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da Agostino » 28 set 2011 12:56

Prima cosa è un illecito, poi se lo fa un privato rischia grosso con il problema igienico ma se lo fa un veterinario rischia la radiazione.............
quindi penso che anche se certe cose possono passare nella mente di tutti, è bene che rimanga solo un vago pensiero.


Se uno fà due righe di conto forse aspetta qualche anno, sempre ammesso che conosca il significato del termine "penale ".