Come da Titolo, alcuni giorni fa è uscita una nuova circolare Cites da parte del Corpo Forestale dello stato.
Essa prende spunto da un problema riguardante i certificati stranieri con scheda fotografica. In molti casi essi hanno validità per un'unica transazione commerciale, ciò comporta che il primo venditore contestualmente all'acquisto ne debba rinnovare la validità con un certificato italiano. Di fatto, detto certificato, se passa di mano più volte perde necessariamente di validità dopo il primo. Ciò non si applica nel caso in cui il marcaggio sia definitivo, cioè quando l'animale risulta provvisto di microchip. D'altra parte tutti i certificati d'ora in poi emessi avranno validità esclusivamente per l'acquirente che se lo vorrà cedere, intendo un animale senza marcaggio definitivo, dovrà far emettere e pagare un nuovo certificato. Questa è una pratica in uso in molti paesi UE ed è probabilce che in Italia siano arrivati un numero enorme di questi certificati che hanno perso di validità al primo passaggio commerciale. A tale pratica si sta quindi attenendo anche l'Italia.
Andando in termini pratici, la forestale d'ora in poi verificherà i passaggi con scontrini fiscali, ricevute ed altro (per esempio una cessione ai fini cites che attesti i dati di acquirente e venditore), al fine di capire dove è avvenuta la mancanza. Infatti appare evidente che detti certificati perdono di valore e decadono, viste le premesse. Quindi, anche se so che la maggior parte delle persone non sarebbe in grado di capire cosa ci stia scritto al punto 20 del certificato, specie se scritto in ceco, tedesco o sloveno, è importante sapere che la regola è che il negoziante che acquista animali dall'estero debba convertire il singolo certificato in certificato italiano a sua volta con la restrizione di un unica transazione commerciale che se l'acquirente vorrà cedere, e comunque nel limite massimo di un anno di validità della marcatura fotografica, dovrà necessariamente convertire a sua volta. Fatto questo, se il certificato è a nome di chi lo deve rinnovare, non dovrà pagare il rinnovo, a meno che non decida di cedere a sua volta. In sostanza, evviva il microchip! Adesso, con quelli mini, si possono marcare anche le baby di pochi mesi, fatto questo che evita problemi.
Purtroppo non sono in grado di pubblicare il testo, che farò arrivare ad un moderatore con la preghiera che lo inserisca a scanso di equivoci.
A mio avviso tale cosa vuole indurre l'utilizzo del microchip quanto prima per molti motivi che non è il caso di elencare ed avere un controllo dei movimenti che fanno questi animali.