A proposito di Cites

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Barbara
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A proposito di Cites

Messaggioda Barbara » gio set 09, 2010 7:30 am

Ai tavoli del forum domenica sono capitate parecchie persone chiedendoci se un tale certificato era valido... molti erano ungheresi con solo la foto del piastrone in bianco e nero come identificazione.
Adesso una cosa nota è che in tutta Europa per avere validità il certificato deve riportare foto a colori sia di piastrone che carapace quindi per correttezza rispondevo a chi poneva questa domanda anche e soprattutto dopo essermi consultata con Giacomo esperto di normativa Europea che io non avrei azzardato quell'acquisto.
Il rischio che poi non venga riconosciuto valido in Italia c'è o che magari alla fine ritengano quel Cites alla stregua di un documento di cessione gratuita quindi tartarughe wild!
Voi cosa avreste fatto per curiosità, avreste acquistato tartarughe con un Cites non dico non valido ma quantomeno dubbio?
Io comunque a parte questi Cites dubbi ma dubbi veramente consigliavo agli amici di acquistare esemplari con Cites italiano sui quali non sbagliamo mai : Smile :
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tartamau
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Re: A proposito di Cites

Messaggioda tartamau » gio set 09, 2010 3:53 pm

Barbara ha scritto:Ai tavoli del forum domenica sono capitate parecchie persone chiedendoci se un tale certificato era valido... molti erano ungheresi con solo la foto del piastrone in bianco e nero come identificazione.
Adesso una cosa nota è che in tutta Europa per avere validità il certificato deve riportare foto a colori sia di piastrone che carapace quindi per correttezza rispondevo a chi poneva questa domanda anche e soprattutto dopo essermi consultata con Giacomo esperto di normativa Europea che io non avrei azzardato quell'acquisto.
Il rischio che poi non venga riconosciuto valido in Italia c'è o che magari alla fine ritengano quel Cites alla stregua di un documento di cessione gratuita quindi tartarughe wild!
Voi cosa avreste fatto per curiosità, avreste acquistato tartarughe con un Cites non dico non valido ma quantomeno dubbio?
Io comunque a parte questi Cites dubbi ma dubbi veramente consigliavo agli amici di acquistare esemplari con Cites italiano sui quali non sbagliamo mai : Smile :

Il vero problema è che stanno girando moltissimi certificati contraffatti. Ovviamente la Cites ha tutti gli strumenti per poter capire quali sono interpellando le autorità Cites di provenienza. Una foto attaccata e non timbrata potrebbe, ma non sempre, indicare che qualcosa non va. Nel dubbio è sempre bene soprassedere. Di vero c'è che poi, senza gli interpelli tra autorità, che è impossibile determinarne la validità. La normativa deroga gli stati membri che possono decidere per esempio di attaccare solo la foto del piastrone (ipoteticamente). Ovviamente io non so se è valido nel paese di origine, certamente non in Italia (se vado per esempio a rinnovarlo, ammesso che sia valido). Tuttavia se lo stato membro ha deciso realmente che così va bene, il certificato ha validità su tutto il territorio comunitario. Sappiate che se c'è qualcosa che non va ed il certificato è falsificato, sarà ben difficile rivalersi su chi ce l'ha venduta. Infatti non vengono rilasciate ricevute e probabilmente il nome dell'allevatore del box 1 non esiste neppure o è stato clonato. In sostanza, vallo a ritrovare! Quello che noto è la ricerca del prezzo migliore senza curarsi minimamente dello stato di salute degli animali, spesso super lucidati (sono stato costretto anch'io ad ungerli per ovvi motivi...) e che passano la loro misera esistenza in cassoni a spasso per le fiere d'Europa. Ma sopra tutto non ci si rende conto che si rischiano pericolose malattie, e qui mi fermo!
In sostanza bisogna prima di tutto imparare a leggere i certificati: non basta infatti che sia giallo, ma bisogna leggere cos'altro ci sta scritto. Fortunatamente le voci sono uguali in tutti gli stati europei, pertanto avendo una copia di uno italiano non è difficile capire cosa è stato certificato e come.
Per concludere, un certificato rilasciato in Italia è sempre rintracciabile, stesso discorso per uno di un altro stato membro. La differenza sta nel fatto che in una fiera è IMPOSSIBILE determinarne l'effettiva validità e quando questo sarà possibile il venditore non sarà in alcun modo rintracciabile. Tutto questo per risparmiare pochi euro (spesso quelli che sono la differenza di costo del certificato che qui in Italia costa di più) ed accaparrarsi un esemplare liscissimo e di dubbia provenienza.
Propongo una sezione nella quale si spieghi a leggere un certificati cites...
www.testudoalbino.com

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Barbara
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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Barbara » gio set 09, 2010 3:58 pm

Aspettavo la tua risposta Maurizio in quanto io personalmente non potendo verificare la validità ne sconsigliavo l'acquisto ed anche gli ufficiali Cites presenti in fiera da me interpellati hanno detto che in Italia non viene ritenuto valido e conosciamo la normativa ma che non potevano intervenire bloccando le vendite in quanto non sapevano se in Ungheria son validi e quindi avrebbero scatenato un caso internazionale.
Per avere la certezza che siano validi bisogna aspettare che siano giorni feriali e contattare le autorità Cites di provenienza come hai detto tu, ma non certo di domenica : Rolleyes :

tartaveloce
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Re: A proposito di Cites

Messaggioda tartaveloce » gio set 09, 2010 4:47 pm

sono d'accordo con maurizio, la normativa è una ma ci sono deroghe diverse . in questo caso è meglio non acquistare aniamli se non si è certi della validità del certificato o almeno avere un documento di vendita del commerciante con i suoi estremi dove si potrà rivalersi in caso di certificato falso altrimenti sono guai(sperando che anche i suoi dati non siano falsi).

chi acquista un esemplare con certificato estero, io consiglio di spendere ulteriori 15 euro e far convertire il cites .

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Giacomo-PG » gio set 09, 2010 6:58 pm

Infatti il problema grosso è che bisognerebbe chiedere PRIMA di acqusitare,mentre molti venivano a cose fatte.
Dal canto mio, non me la sono sentita di dire a nessuno"Ti hanno fregato",perchè un minimo di margine c'è-
Ad esempio i cechi e gli ungheresi vendono alcune tartarughe con il cites fotografico e la foto del solo piastrone che teoricamente non va bene.
Parlando con Bar e con Zoltan,hanno detto che da loro basta quello;dopo è venuto da me un cliente da Praga a prendere una tartaruga e gli ho chiesto se era effettivamente così:mi ha detto assolutamente no,anche da loro servono 2 foto,piastrone e carapace.
Quindi non credo ci siano tante deroghe,quanto meno sui caratteri generali che riguardano la normativa.
Poi una dicitura in più,una casella barrata invece di un'altra alla fine ci sta e non credo sia un problema.

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda ciccio73 » gio set 09, 2010 9:41 pm

le mie marginate acquistate in fiera provenienza tedesca avevano solo la prima foto con il timbro e ultima foto da adulta senza alcun timbro mancavano le successive foto dal 2 al 4 anno.
eppure prima di acquistare ho fatto controllare il tutto ad un funsionario della forestale presente in fiera con tanto di banchetto,e mi ha detto tutto ok.
mi hanno fatto i cites italiani grazie alla conoscenza della mia buona fede dicendomi che la prossima volta che acquisto una tarta con cites deve avere tutte le foto dei 5 rinnovi e con timbro.

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Flavio
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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Flavio » gio set 09, 2010 9:53 pm

Se non una sezione, magari un post, sintetico ma esaustivo trova senz' altro d' accordo anche me.

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda phoenix » gio set 09, 2010 10:36 pm

Flavio ha scritto:Se non una sezione, magari un post, sintetico ma esaustivo trova senz' altro d' accordo anche me.


Anch'io sono d'accordo con Flavio. : Bash :

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Luca-VE » gio set 09, 2010 10:53 pm

Io ho un CITES ungherese, ma ci sono entrambe le foto (timbrate) di carapace e piastrone.
Ma credo nel 90% dei casi i CITEs ungheresi abbiano una sola foto...credo anch'io che come accennato da tartamau i singoli Paesi membri abbiano la possibilita' di derogare (e probabilmente la "movimentazione italiana" ne e' la prova), quindi la mia opinione e' che tali CITES se non sono falsificati , essendo regolari documenti europei, debbano essere riconosciut anche in Italia o altrove.
Altrimenti facciano una denuncia all'Ungheria e al suo Servizio CITES...
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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Flavio » gio set 09, 2010 11:29 pm

Penso anch' io che sia un loro modo di operare in deroga, c' è chi snellisce e chi ha la dieta mediterranea ed appesantisce, il problema, ma mi auspico non sussista, potrebbe venire dall' italia al momento della conversione o rinnovo, come ben sai gli uffici sono tanti e..................

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Barbara » ven set 10, 2010 7:34 am

Anche io mi auguro che non sussistano problemi al momento della conversione, però sottoponendo il quesito al mio ufficiale Cites (che è molto preparato) mi ha detto che potrebbero certificarne il legale possesso ma dare una fonte F in quanto non in regola con le nostre normative : Eeek : quindi compri una tartaruga con Cites giallo e ti trovi con una fonte F.
Rammento che questi rinnovi non vengono fatti direttamente dai Cites di zona ma passano dalla commissione scientifica che come ben sappiamo "interpreta" e poi hai voglia di andare a far denunce a destra e sinistra : zip : : book : con i soldi degli avvocati uno ci si compra un battaglione di tartarughe : turtlec :

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Luca-VE » ven set 10, 2010 8:27 am

Barbara ha scritto:Anche io mi auguro che non sussistano problemi al momento della conversione, però sottoponendo il quesito al mio ufficiale Cites (che è molto preparato) mi ha detto che potrebbero certificarne il legale possesso ma dare una fonte F in quanto non in regola con le nostre normative : Eeek :


Sara' anche preparato, ma ha dato un suo opinabile parere privo di fondamento...
Un CITES non puo' essere "parzialmente regolare", o lo e', o non lo e'.
Nel primo caso, cioe' regolarita' del documento, devono accettarlo senza discussioni e restrizioni.
Nel secondo, se non fosse ritenuto regolare, devono sequestrare, fare gli accertamenti del caso ed eventualmente fare un interrogazione nei confronti dell'Ungheria in questo caso.

Barbara ha scritto:ma dare una fonte F in quanto non in regola con le nostre normative : Eeek :

Barbara non abbiamo "nostre" Normative, non fare l'errore che e' alla base dei ragionamenti di altri, le Normative sono le stesse per tutti i Paesi CITES.
Per quello un CITES ungherese, se non e' contraffatto, deve essere accettato anche dagli altri Paesi membri.
Al massimo possono chiedere che al rinnovo vengano prodotte entrambe le foto o di adeguarlo a standard differenti.
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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Barbara » ven set 10, 2010 9:05 am

Un Cites Luca può al momento del rinnovo essere "declassato" dalla nostra commissione scientifica, so di casi già successi e poi hai voglia di fare ricorsi per contestare : Eeek : tanto sappiamo bene quanto margine di discussione ci sia con la commissione scientifica : Rolleyes :
Io per mio parere personale NON acquisterei mai una tartaruga con Cites del quale no sono certa per poi ritrovarmi impelagata i mille grattacapi e mai lo consiglierei agli amici.

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda tartaveloce » ven set 10, 2010 11:02 am

per altri motivi ho sentito telefonicamente un funzionario cites e ho chiesto informazioni in merito al cites ungherese in questione. di seguito allego risposta via mail.

> bisognerebbe vederlo, comunque in generale bisogna accettare qualunque
> tipo
> di marcaggio abbia imposto un paese terzo, addirittura se non l'ha imposto
> affatto, motivandolo.

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Re: A proposito di Cites

Messaggioda Luca-VE » ven set 10, 2010 11:32 am

tartaveloce ha scritto:per altri motivi ho sentito telefonicamente un funzionario cites e ho chiesto informazioni in merito al cites ungherese in questione. di seguito allego risposta via mail.

> bisognerebbe vederlo, comunque in generale bisogna accettare qualunque
> tipo
> di marcaggio abbia imposto un paese terzo, addirittura se non l'ha imposto
> affatto, motivandolo.

E' esattamente quello che intendo, un CITES ungherese o di qualsiasi Paese e' comunque un CITES europeo ad uso commerciale europeo, non e' un documento ad uso interno al Paese di emissione, e per quello deve essere accettato.
La Commissione scientifica, o il Singolo Ufficio o Funzionario CITES non possono prendersi la briga di declassarli o non accettarli, se a loro avviso qualcosa non va devono farlo presente a monte a chi quei documenti li emette.
Unico rischio, a mio avviso, e' di incappare in documenti fasulli, ma in quel caso possono esserlo anche quelli tedeschi, cechi, olandesi o della Repubblica delle Banane ;-)
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