Barbara ha scritto:Io vorrei dire a tartamau che per quanto mi riguarda mi sono lamentata anche per la legge sul bicchiere di vino e l'ho fatto anche su facebook e lo farò ovunque avrà un senso parlare di bicchieri![]()
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ecchecavolo, hai toccato un tasto dolente e vado ot: ma vogliono proprio privarci di tutti ma proprio tutti i piaceri della vita?
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non sono alcolizzata ma quando vado a cena fuori un bel bicchiere di bianco fresco e frizzante ci vuole
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e lo bevo lo stesso a mio rischio e pericolo
Potevano lasciare il limite a 0,5 e andava benissimo
Barbara ha scritto:Nel caso della legge sugli alcolici dico che non si tratta di un bicchiere in più ma di un semplice bicchiere visto che hanno portato il tasso a zero!!!
Per il resto hai ragione, non ho letto però il passaggio nel quale Maurizio spera in un esito negativo del ricorso al tar ma probabilmente non ho letto bene tutto, inizierò daccapo
Rucola ha scritto:Barbara ha scritto:Nel caso della legge sugli alcolici dico che non si tratta di un bicchiere in più ma di un semplice bicchiere visto che hanno portato il tasso a zero!!!
Per il resto hai ragione, non ho letto però il passaggio nel quale Maurizio spera in un esito negativo del ricorso al tar ma probabilmente non ho letto bene tutto, inizierò daccapo
Quello di Tartamau, non è esattamente un giudizio aperto, però lascia trasparire.......... con il commento 'la legge è legge', vedi risposta ad Agostino dell'11 luglio
Rucola ha scritto:Questo è il mio ultimo intervento su questo forum, poi mi limiterò a leggerlo.
Pertanto avrei dei suggerimenti da fare a tutte le maggiori associazioni che si occupano di questi tartarughe: Tartaclubitalia, Tartaetruria, Tartaombria, etc., lasciate perdere la vostra ricerca di superiorità di uno sull’altro, riunitevi attorno ad un tavolo, discutete, litigate, insultatevi anche, ma preparate un protocollo, in conformità con la direttiva europea da presentare al Ministero delle Politiche Agricole, nel quale si cerchi di favorire la diffusione e la salvaguardia delle tartarughe autoctone o consolidate (la THB e la Graca Ibera sono ormai sul nostro territori da più di 400 anni) che non crei difficoltà a chi li alleva per diletto o passione.
Poi, vengano pure il marcaggio fotografico, il microchip ed altro, ma tenendo conto che ci sono persone che hanno altro da fare che occuparsi delle tartarughe e della burocrazia, magari devono dedicare il loro tempo a lavorare per mantenere la famiglia.
Che si chieda di demandare la movimentazione ai comitati territoriali e che chi li allevi tenga lui stesso il registro delle nascite e delle cessioni trasmettendo nel frattempo copia di ogni registrazione al comitato territoriale in modo che sia sempre controllabile. L’AUTOCERTIFICAZIONE è un documento previsto dalla legge Italiana.
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Flavio ha scritto:Rucola ha scritto:Barbara ha scritto:Nel caso della legge sugli alcolici dico che non si tratta di un bicchiere in più ma di un semplice bicchiere visto che hanno portato il tasso a zero!!!
Per il resto hai ragione, non ho letto però il passaggio nel quale Maurizio spera in un esito negativo del ricorso al tar ma probabilmente non ho letto bene tutto, inizierò daccapo
Quello di Tartamau, non è esattamente un giudizio aperto, però lascia trasparire.......... con il commento 'la legge è legge', vedi risposta ad Agostino dell'11 luglio
Del resto basta leggere i post passati per avere un idea ben precisa del suo ( si badi bene "legittimo" ) pensiero in merito.
Il fatto che sia trà i soci fondatori di Tartaetruria o meno mi lascia alquanto indifferente, lui ha le tartarughe con i documenti in regola ed è abbastanza scontato che non gli vadano a genio le cessioni che praticamente chiunque potrebbe fare. Che poi io non approvi chi importa e smercia tartarughe da paesi stranieri è cosa detta e stradetta, sopraturtto considerando quante ne abbiamo in italia, parlare di leggi poi, fà morire dal ridere, si fanno scudi fiscali, condoni edilizi, sanatorie sulle dichiarazioni fiscali mendaci, sanatorie sui valori delle polveri sottili, dei diserbanti in falda, dei pesticidi nell' aria, dei valori emessi dai depuratori, solo queste cavolo di tartarughe non riusciamo a sistemare, in compenso ci si sbatte a trovare la sistemazione per le acquatiche d' importazione ed in Italia abbiamo chi ne produce ed importa a migliaia. senza uno straccio di regolamentazione o legge di riferimento, neanche la più elementare indicazione delle dimensioni raggiungibili da adulte, ma la cosa non frega a nessuno, evidentemente tutto ciò che si muove porta soldini e sono questi che diventano conbustibile ideologico e morale, se non c' è soldo le tarte possono anche andare a farsi fottere.
La cosa che più mi crea turbolenza agli ammenicoli e sentire qualcuno definirsi amante e protettore delle tartarughe quando invece ne trae solo un congruo profitto, ho una profonda stima per gente come Minizoo, Aziendanaturaviva ed altri che commerciano in animali e da questo ne traggono un giusto guadagno, se non altro se ne assumono gli oneri ed i demeriti, chi si presenta in modo ben più altisonante, di solito si insaccoccia i piccioli e non ci paga su uno schifo di tassa, in più vorrebbero quasi essere riveriti.
Flavio ha scritto:Di certo c' è che chi possiede pochi esemplari, magari una sola coppia prolifica, ed intende donarne i nati, si trova ulteriori paletti da scansare, con ulteriori costi, tempi, e burocrazia. Questa volta la proposta dei suddetti paletti, non è partorita dalle sedi preposte, ma addirittura suggerita ad esse da un' associazione che proclama trà i suoi intenti la ricerca scentifica ( visitando il sito la cosa mi sembra alquanto discutibile, ma potrebbe tranquillamente essere una mia impressione ) certo che dagli ultimi post
che si possono leggere, sembra che i reali obbiettivi della sopra citata associazione siano ormai a conoscenza dei molti, evidentemente l' affare è cospiquo al punto che non ci si preoccupa più neppure di salvare le apparenze, o peggio qualcuno ha una considerazione talmente bassa da considerare in blocco la controparte, una massa di idioti mentecatti a cui puoi far passare di tutto sotto l' egida della protezione della specie.
tartamau ha scritto:Flavio ha scritto:Di certo c' è che chi possiede pochi esemplari, magari una sola coppia prolifica, ed intende donarne i nati, si trova ulteriori paletti da scansare, con ulteriori costi, tempi, e burocrazia. Questa volta la proposta dei suddetti paletti, non è partorita dalle sedi preposte, ma addirittura suggerita ad esse da un' associazione che proclama trà i suoi intenti la ricerca scentifica ( visitando il sito la cosa mi sembra alquanto discutibile, ma potrebbe tranquillamente essere una mia impressione ) certo che dagli ultimi post
che si possono leggere, sembra che i reali obbiettivi della sopra citata associazione siano ormai a conoscenza dei molti, evidentemente l' affare è cospiquo al punto che non ci si preoccupa più neppure di salvare le apparenze, o peggio qualcuno ha una considerazione talmente bassa da considerare in blocco la controparte, una massa di idioti mentecatti a cui puoi far passare di tutto sotto l' egida della protezione della specie.
Quanto dici è vero, purtroppo la normativa non fa distinzione tra pochi o tanti.![]()
Tieni però conto che il discorso del microchip al quinto anno è una questione vecchia ed è stata solo ribadita, magari a seguito della richiesta di un chiarimentoma non nasce qui. E se si fosse onesti lo si direbbe. Nei tempi burocratici arriveranno poi tutta una serie di procedure che hanno il solo scopo di uniformare tutti i Cites italiani. Questo è il discorso del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Immagina cosa avverrebbe se questa marea di movimentazioni, per problemi di microchip, rinnovi o altro (per altro previsti dalla normativa e stranamente dimenticati) non siano poi considerate in futuro valide. A me preoccuperebbe piuttosto più questo che aver fatto tutto con evidente, ed aggiungo INUTILE, semplicità.
Non con questo a me piace la cosa, anche se ci si ostina a dire delle falsità (non riguarda te Flaviolo chiarisco, altrimenti pensi subito male!): probabilmente non ti immagini le centinaia di schede che mi aspettano! Piuttosto sarebbe meglio riuscire a far introdurre in commercio i chip minuscoli di ultima generazione, così piccoli da poter microchippare anche tartarughe di un anno o poco più, ed abolire foto, rinnovi e spese! Ma questo si può capire solo guardando avanti, dando per scontato che è praticamente impossibile tornare indietro...
Rucola ha scritto:Barbara ha scritto:Nel caso della legge sugli alcolici dico che non si tratta di un bicchiere in più ma di un semplice bicchiere visto che hanno portato il tasso a zero!!!
Per il resto hai ragione, non ho letto però il passaggio nel quale Maurizio spera in un esito negativo del ricorso al tar ma probabilmente non ho letto bene tutto, inizierò daccapo
Quello di Tartamau, non è esattamente un giudizio aperto, però lascia trasparire.......... con il commento 'la legge è legge', vedi risposta ad Agostino dell'11 luglio
Rucola ha scritto:tartamau ha scritto:Flavio ha scritto:Di certo c' è che chi possiede pochi esemplari, magari una sola coppia prolifica, ed intende donarne i nati, si trova ulteriori paletti da scansare, con ulteriori costi, tempi, e burocrazia. Questa volta la proposta dei suddetti paletti, non è partorita dalle sedi preposte, ma addirittura suggerita ad esse da un' associazione che proclama trà i suoi intenti la ricerca scentifica ( visitando il sito la cosa mi sembra alquanto discutibile, ma potrebbe tranquillamente essere una mia impressione ) certo che dagli ultimi post
che si possono leggere, sembra che i reali obbiettivi della sopra citata associazione siano ormai a conoscenza dei molti, evidentemente l' affare è cospiquo al punto che non ci si preoccupa più neppure di salvare le apparenze, o peggio qualcuno ha una considerazione talmente bassa da considerare in blocco la controparte, una massa di idioti mentecatti a cui puoi far passare di tutto sotto l' egida della protezione della specie.
Quanto dici è vero, purtroppo la normativa non fa distinzione tra pochi o tanti.![]()
Tieni però conto che il discorso del microchip al quinto anno è una questione vecchia ed è stata solo ribadita, magari a seguito della richiesta di un chiarimentoma non nasce qui. E se si fosse onesti lo si direbbe. Nei tempi burocratici arriveranno poi tutta una serie di procedure che hanno il solo scopo di uniformare tutti i Cites italiani. Questo è il discorso del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Immagina cosa avverrebbe se questa marea di movimentazioni, per problemi di microchip, rinnovi o altro (per altro previsti dalla normativa e stranamente dimenticati) non siano poi considerate in futuro valide. A me preoccuperebbe piuttosto più questo che aver fatto tutto con evidente, ed aggiungo INUTILE, semplicità.
Non con questo a me piace la cosa, anche se ci si ostina a dire delle falsità (non riguarda te Flaviolo chiarisco, altrimenti pensi subito male!): probabilmente non ti immagini le centinaia di schede che mi aspettano! Piuttosto sarebbe meglio riuscire a far introdurre in commercio i chip minuscoli di ultima generazione, così piccoli da poter microchippare anche tartarughe di un anno o poco più, ed abolire foto, rinnovi e spese! Ma questo si può capire solo guardando avanti, dando per scontato che è praticamente impossibile tornare indietro...
Semplificare..... facilitare....adeguarsi a procedure consolidate in altri paesi europei......non vuol dire tornare indietro
Flavio ha scritto:Rucola ha scritto:Barbara ha scritto:Nel caso della legge sugli alcolici dico che non si tratta di un bicchiere in più ma di un semplice bicchiere visto che hanno portato il tasso a zero!!!
Per il resto hai ragione, non ho letto però il passaggio nel quale Maurizio spera in un esito negativo del ricorso al tar ma probabilmente non ho letto bene tutto, inizierò daccapo
Quello di Tartamau, non è esattamente un giudizio aperto, però lascia trasparire.......... con il commento 'la legge è legge', vedi risposta ad Agostino dell'11 luglio
Del resto basta leggere i post passati per avere un idea ben precisa del suo ( si badi bene "legittimo" ) pensiero in merito.
Il fatto che sia trà i soci fondatori di Tartaetruria o meno mi lascia alquanto indifferente, lui ha le tartarughe con i documenti in regola ed è abbastanza scontato che non gli vadano a genio le cessioni che praticamente chiunque potrebbe fare. Che poi io non approvi chi importa e smercia tartarughe da paesi stranieri è cosa detta e stradetta, sopraturtto considerando quante ne abbiamo in italia, parlare di leggi poi, fà morire dal ridere, si fanno scudi fiscali, condoni edilizi, sanatorie sulle dichiarazioni fiscali mendaci, sanatorie sui valori delle polveri sottili, dei diserbanti in falda, dei pesticidi nell' aria, dei valori emessi dai depuratori, solo queste cavolo di tartarughe non riusciamo a sistemare, in compenso ci si sbatte a trovare la sistemazione per le acquatiche d' importazione ed in Italia abbiamo chi ne produce ed importa a migliaia. senza uno straccio di regolamentazione o legge di riferimento, neanche la più elementare indicazione delle dimensioni raggiungibili da adulte, ma la cosa non frega a nessuno, evidentemente tutto ciò che si muove porta soldini e sono questi che diventano conbustibile ideologico e morale, se non c' è soldo le tarte possono anche andare a farsi fottere.
La cosa che più mi crea turbolenza agli ammenicoli e sentire qualcuno definirsi amante e protettore delle tartarughe quando invece ne trae solo un congruo profitto, ho una profonda stima per gente come Minizoo, Aziendanaturaviva ed altri che commerciano in animali e da questo ne traggono un giusto guadagno, se non altro se ne assumono gli oneri ed i demeriti, chi si presenta in modo ben più altisonante, di solito si insaccoccia i piccioli e non ci paga su uno schifo di tassa, in più vorrebbero quasi essere riveriti.
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