Colgo l’occasione per precisare alcune cose.
Ero presente alla preparazione del servizio di Striscia perché convocato come “esperto”.
Subito dopo l’apertura del pacco ho fatto un intervento precisando che si trattava di un imballaggio a regola d’arte e che l’insacchettamento è la norma per gli invii delle tartarughe (p.s. girate i sacchetti, così le unghie non si impigliano nelle cuciture

) e che quindi non si poteva parlare di maltrattamento ma solo di violazione del regolamento postale.
Il problema è solo ed esclusivamente la mancata indicazione della presenza di animali nel pacco e l’affidamento a corrieri non autorizzati.
In effetti il pacco è rimasto in giro tre giorni ed era piuttosto malconcio.
Del resto, le stesse cose le scrissi a ANV nel 2007 quando acquistai da loro tre Ocadie.
Chiudevo auspicando un cambio della normativa, adeguandola a quella degli altri paesi CEE.
Risultato:
Taglio integrale del mio intervento!
Ecco tutto ciò che è rimasto:

Evidentemente si è preferito spettacolarizzare il problema.
Che dire poi del dragone d’acqua (Physignatus) messo in una teca desertica?
Mi spiace molto per gli esiti della visita a Bassano, però credo che un “Mea Culpa” di ANV non guasterebbe.
Così come in certe risposte a vari clienti.
Penso tutti ricordino il caso delle presunte “Trachemys Scripta Gaigeae” (sic) apparso su TCI un annetto fa o su una certa vendita di Pelomeduse, poi rivelatesi una Pelomedusa e una Pelusius apparso su Tartaportal il mese scorso.
E’ un vero peccato che certe situazioni scaturiscano da anni di disinteresse per i clienti e per la normativa.
Un minimo di attenzione in più potrebbe portare finalmente a una regolamentazione più rispondente del problema.
ANV non è l’Orco che mangia i bambini, però potrebbe essere “un pelo” più attento a come gestisce le PR.
E sarebbe meglio non cadere nel trabocchetto animalista del “Maltrattamento”.
E’ solo un problema di trasporti.